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Ethereum BATTE Bitcoin: Wall Street ha un nuovo PREFERITO

Ethereum batte di nuovo Bitcoin, anche in una giornata buia per gli asset crypto a Wall Street!

Terzo giorno di seguito. E questa volta i numeri sono più pesanti del solito. A Wall Street va in onda un’altra puntata di Ethereum batte Bitcoin, una serie TV (metafora, per carità!) che nessuno, neanche il più fantasioso degli sceneggiatori, avrebbe mai potuto partorire.

Nella giornata di ieri Ethereum, con i suoi ETF, ha incamerato 296 milioni di dollari, a fronte di deflussi dagli ETF su Bitcoin di 131 milioni di dollari. Cifre che sono segnale di una altseason imminente? Vedremo il tutto più avanti, anche facendo riferimento ad un gettonato approfondimento del nostro direttore.

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Ethereum di nuovo re del mercato

Numeri che davvero nessuno sarebbe stato in grado di immaginare. Abbiamo infatti gli ETF su Ethereum che battono per il terzo giorno consecutivo gli ETF su Bitcoin.

Quelli su $BTC hanno visto, nonostante una giornata positiva per le borse americane, deflussi per 131 milioni di dollari. Nello specifico sono fuoriusciti capitali dall’ETF di ARK, da Grayscale e da Fidelity. BlackRock completamente ferma.

NOTA: quelli che sono fuoriusciti da ARK possono essere frutto di una necessità di riequilibrare altri fondi a gestione attiva di ARK stessa.

Su Ethereum invece la musica è decisamente diversa. Abbiamo infatti:

GestoreInflow
iShares BlackRock102 milioni di dollari
Fidelity126,9 milioni di dollari
Bitwise13,1 milioni di dollari
21Shares-0,4 milioni di dollari
I dati degli ultimi giorni

È il terzo giorno di seguito che vede Ethereum superare Bitcoin nel tempio del trading e degli investimenti a livello globale. Un ulteriore segnale dell’arrivo della alt season?

=> Per rispondere a questa domanda leggi l’approfondimento del nostro direttore Alessio Ippolito.

Una situazione che in pochi sarebbero stati in grado di immaginare, sulla quale probabilmente incide una necessità di ruotare capitali accumulati su Bitcoin (che è stato il top performer degli ultimi 18 mesi) e anche un appetito su Ethereum che è rinforzato anche dagli investimenti di diverse società quotate.

Recupero possibile?

Non in termini assoluti: gli ETF su Bitcoin hanno accumulato una quantità di capitale assolutamente inconcepibile per qualunque altra categoria di asset, tant’è che ha battuto i record che erano prima detenuti dall’oro.

Tuttavia in termini relativi i mercati stanno premiando Ethereum più di quanto stiano premiando Bitcoin, cosa che si riflette in un prezzo, quello di $ETH, che si sta avvicinando a grandi falcate ai suoi massimi storici.

Un recupero incredibile dopo grandi sofferenze nella prima parte del ciclo – che è stato dominato in lungo e largo da Bitcoin.

A spingere c’è BlackRock, ma anche Fidelity. Segno sì di un interesse da parte degli istituzionali, ma anche di retail che finalmente sembrerebbero pronti ad aprire al settore alt, ammesso che Ethereum si possa far rientrare in questo comparto.

Cosa sono inflow e outflow?

Sono un metro molto preciso dell’interesse (e degli investimenti) sul sottostante di un ETF.

Quando la domanda degli ETF sposta il valore delle quote su livelli superiori al prezzo effettivo di ETH sottostante, i market maker (tecnicamente gli AP), inviano denaro al gestore affinché siano emesse nuove quote, che verranno vendute a mercato per riallineare i prezzi.

In caso contrario, quando le vendite spingono il valore delle quote sotto quello del collaterale, allora gli AP/MM fanno il contrario, causando dunque deflussi o outflow.

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