La community CONTA: l’airdrop di Sonic è un FLOP, pioggia di CRITICHE su X

Siamo entrati in un’epoca web3 dove il ruolo della community è più che mai fondamentale per il successo a lungo termine di un progetto crypto, ma questo Sonic non sembra averlo capito proprio perfettamente. Ieri è andato live il claim della Season 1 airdrop, un evento che tutti gli utenti della piattaforma aspettavano con trepidazione e per cui si erano preparati da molti mesi. Purtroppo però, le cose non sono andate esattamente nel verso giusto.

Secondo quanto emerso dalla shitstorm che ne è scaturita su X, migliaia di utenti sono rimasti a mani vuote nonostante fossero early supporters e nonostante avessero farmato l’airdrop con parecchi capitali e con alta frequenza. In pochissimi sono risultati eleggibili, e chi ci è riuscito ha beccato solo il contentino. Ora però la delusione è palpabile, e Sonic si ritrova a fare i conti con la fiducia che ha deciso di sacrificare in cambio di denaro.

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Sonic airdrop S1: cosa è successo?

Sonic ha debuttato con il suo primo round airdrop, di cui si era tanto parlato in passato, ma che evidentemente non è stato all’altezza delle aspettative. In totale sono stati distribuiti 190.500.000 $S, valutati attualmente $0,37 a token, per un controvalore complessivo di  circa $70 milioni. Di questa somma, il 75% è bloccata in vesting per 270 giorni sotto forma di NFT, riscattabile progressivamente nel tempo.

In totale su Sonic troviamo 225.000 utenti attivi mensili, con un picco massimo raggiunto a maggio di 960.000 indirizzi. Facendo un calcolo molto semplice e dividendo il premio distribuito per il totale dei partecipanti, possiamo vedere che in media ogni address avrebbe dovuto riscattare tra gli 846 ed i 198 $S. Chiaramente non è una metrica precisa e vanno aggiunte altre variabili,  ma ci dà un’idea generale delle proporzioni spannometriche dell’airdrop.

Invece, in media ogni wallet ha ricevuto 4.891 $S, con una mediana di 1.223 $S, valori che mostrano chiaramente come Sonic abbia preferito ricompensare le whale, escludendo i segmenti più modesti della propria comunità. Pensate che un solo utente ha claimato 742.675 $S ( ed ha già prelevato tutti i fondi dalla chain), mentre migliaia di altri indirizzi non hanno ricevuto nulla, o comunque solo importi simbolici che non valgono il tempo speso nel farming.

La distribuzione discutibile di Sonic: l’ennesimo giochetto airdrop per premiare insiders e whale

Da un rapido sguardo agli indicatori del claim ci accorgiamo come evidentemente Sonic abbia fatto fuori una marea di indirizzi che hanno contribuito alla crescita della chain. Su 225.000 utenti attivi, che sono poi dati al ribasso rispetto agli scorsi mesi, solo 5.142 hanno eseguito il claim, risultato chiaro di una distribuzione molto selettiva.

C’è stato in particolare un criterio di eleggibilità che ha “segato le gambe” a parecchi farmers con capitali modesti. Infatti solo chi aveva ottenuto punti che davano diritto a 200 $S poteva riscattare il premio, mentre tutti i valori inferiori sono stati scartati. In questo modo la maggior parte della comunità non ha ottenuto nulla, mentre i grandi investitori ( tra cui forse anche qualche insider) si sono pappati il grosso della torta.

Specifichiamo che si sapeva, quantomeno negli ultimi mesi, che questo airdrop sarebbe stato parecchio diluito e che sicuramente non sarebbe stato life-changer, ma non ci si aspettava una distribuzione così discriminatoria.

Shitstorm sui social: la community di Sonic si fa sentire

Ovviamente come risposta la comunità di Sonic ha espresso il proprio disappunto su X nel mezzo di una marea di critiche per la gestione dell’airdrop. I feed sono pieni di utenti ed influencer che per lunghi mesi hanno farmato il progetto, partecipato a qualsiasi campagna incentivo, speso centinaia di dollari in fees, ma che sono poi risultati non eleggibili.

Il risultato non può che essere una shistorm totale, con cui vengono messi alla luce i comportamenti scorretti di Andre Cronje ed il suo team, che hanno promesso esplicitamente delle ricompense, che però non sono mai arrivate. A settembre 2024 ad esempio un’iniziativa invitava la community a spendere in media $30 dollari per degli NFT “esclusivi” che avrebbero dato accesso all’airdrop. 

Complessivamente Sonic ha raccolto oltre $1 milioni, solo da questi NFT, peccato che poi quei punti ottenuti non siano serviti a nulla, se non a raccogliere denaro per premiare le whales. Ora tutti puntano il dito verso il progetto, con accuse pesanti che lasciano pensare ad un futuro difficile da ricostruire. Intanto il token $S perde il 6% dall’annuncio del claim.

Hyperliquid airdrop docet: la community prima di tutto

Ci stupisce vedere come una blockchain di tutto rispetto come Sonic abbia preferito depredare i suoi stessi seguaci piuttosto che investire su di loro e sulla crescita del proprio ecosistema. Nel 2025, senza un supporto adeguato che proviene dal basso, risulta difficile sopravvivere, soprattutto in un contesto blockchain così competitivo.

HyperLiquid lo sa molto bene, visto che al suo precedente airdrop, che ricordiamo come il migliore nella storia delle criptovalute, ha deciso di premiare tutti coloro che avevano anche solo una volta interagito con la piattaforma. In quell’occasione sono stati regalati oltre $1,2 miliardi ai prezzi del TGE, escludendo VC ed altre entità che avrebbero diluito la somma.

Quella scelta coraggiosa oggi è stata premiata dal mercato: HYPE è cresciuto del 1.200% dal suo airdrop, e la piattaforma sta macinando revenue come una macchina da guerra.  Sonic invece ora dovrà affrontare momenti difficili, in cui verosimilmente ci sarà una fuga di capitali ( fase già in corso), e una price action sfavorevole per il token $S. Si raccoglie ciò che si semina.