Dopo aver sfiorato la quotazione dei $50 dollari il 13 luglio, il token HYPE di HyperLiquid sembra essersi preso qualche giorno di ferie dai mercati. Da lì i prezzi sono scesi del 12% circa fino ad arrivare al valore attuale dei $44, il tutto mentre Ethereum ed altre altcoin hanno offerto il meglio di sé con performance da capogiro.
Nulla di preoccupante: la struttura grafica rimane rialzista, così come il sentiment della community, ma qualcuno ipotizza che gli smart money non siano più interessati a questo ecosistema e che preferiscono cercare opportunità altrove. In realtà, come vedremo dai dati di questo articoli, la situazione è ancora palesemente ottimista!
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Hyperliquid frena l’ascesa: c’è da preoccuparsi?
Da inizio anno Hyperliquid ci aveva abituati a prestazioni fuori dal comune, molti più audaci rispetto a quelle poste in essere da Bitcoin ed Ethereum. Invece negli ultimi giorni di contrattazione, la situazione si è ribaltata: HYPE ha incontrato alcuni ostacoli sul grafico che hanno frenato la sua corsa, nonostante dal comparto altcoin iniziavano ad arrivare segnali di euforia. Come se i capitali dei mercenari si siano spostati spostati su altre chain ed altri token più attraenti.
Questa ipotesi appare tuttavia alquanto fuorviante, in quanto se analizziamo i dati on-chain ci accorgiamo che dal 13 luglio ( giorno dell’ATH di HYPE) la rete ha attirato ben $700 milioni di USDC come liquidità. Allo stesso tempo altre chain competitor, come ad esempio Base, hanno visto uscire denaro dalle proprie mura, segno la lieve correzione di HYPE non è dovuta a un abbandono dell’ecosistema, ma piuttosto a una fisiologica presa di profitto.

È assolutamente normale che una coin cresciuta del 380% in 3 mesi possa correggere leggermente la sua traiettoria. Nonostante le forti pretese di Hyperliquid ed i suoi risultati sbalorditivi, non dobbiamo dimenticare che ci muoviamo pur sempre in un mercato profondamente speculativo. Dopo un’impennata del genere, è fisiologico che molti investitori decidano di consolidare i guadagni, prendendo profitto e aspettando nuovi segnali prima di rientrare in posizione.
Rallentano i prezzi, ma non l’entusiasmo
Se infatti da una parte le quotazioni di HYPE hanno mostrato segni temporanei di debolezza, dall’altra il DEX Hyperliquid non sembra aver mai perso l’interesse dei suoi utenti. Poche ore fa è stato raggiunto un nuovo massimo storico di open interest a $14,7 miliardi, segno che evidentemente i traders stanno aumentando le proprie esposizioni sulla piattaforma.
Per chi non lo sapesse l’open interest riguarda la somma del controvalore dei contratti futures attivi all’interno di un mercato. Il fatto che questo numero stia crescendo in modo così continuativo, considerando che a fine giugno il valore era di appena la metà, è la dimostrazione della forte trazione che Hyperliquid esercita sui partecipanti del settore.

Per non parlare dell’HyperEVM, che si allarga ogni giorno nel contesto DeFi lanciando nuovi protocolli e avviando nuove iniziative. La rete ha portato il suo TVL a quasi $2 miliardi, con un numero di utenti attivi mensili di 20.000 unità ed interazioni giornaliere maggiori di 300.000 tx.
Buon momento per entrare su Hyperliquid? Si torna a salire?
Difficile poter dire con precisione se da adesso in poi Hyperliquid tornerà a crescere sui mercati o ci sarà ancora una fase di contrazione dei prezzi. Quello che possiamo affermare è che alcuni indicatori, tra cui anche alcuni a sfondo economico/fondamentale, ci suggeriscono di rimanere rialzisti su HYPE. Uno di questi è il P/E ratio, che calcola il rapporto tra prezzo del token ed utili generati.
Negli ultimi giorni mentre il prezzo del token è sceso leggermente, i guadagni della rete sono schizzati alle stelle andando a toccare un nuovo record. Questo ha portato inevitabilmente ad un calo della metrica, il che ci indica come la moneta potrebbe essere sottovalutata ai valori attuali. Da maggio in poi tutte le volte che P/E ratio è sceso sotto a 4, ogni volta è stata una buona opportunità di acquisto. Vediamo se la storia si ripeterà.

Ovviamente la price action di breve periodo di HYPE dipenderà molto dalle condizioni macro dei mercati e dall’andamento di Bitcoin, re indiscusso del settore crypto. Tra ieri ed oggi c’è stata qualche turbolenza e la moneta ha accusato il colpo, ma complessivamente la situazione rimane ancora positiva.
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