FOMO in arrivo? Le ALTCOIN iniziano a scaldarsi, i traders alzano il RISCHIO

Le altcoin sono finalmente tornate a dettare legge sul mercato dopo essere state a lungo sottomesse dal bullismo del re Bitcoin, che ha giocato in anticipo un campionato tutto suo. La criptovaluta più famosa al mondo sta continuando a spingere, ed ha da poco superato il traguardo di $1.000 miliardi nella metrica della capitalizzazione realizzata, ma attualmente il focus degli investitori sembra essere sulle monete alternative.

Secondo quanto riportato dai dati on-chain Glassnode, stanno emergendo segnali che danno più vigore al comparto alt piuttosto che a BTC, e che anticipano una possibile accelerazione della volatilità nelle prossime settimane. Se non dovesse esserci grosse sorprese dal lato macro, probabilmente assisteremo a un proseguimento della rotazione del capitale, ma con una foga speculativa maggiore.

Ethereum conquista più fiducia di Bitcoin: ora è il turno delle altcoin

Il primo alert che mette in risalto questo cambio di narrativa arriva proprio da Ethereum, che negli ultimi giorni ha visto aumentare di molto la sua quota di open interest. In particolare, non è cresciuto solo il valore assoluto ma anche la percentuale di dominance sul resto del mercato, indicando un crescente interesse speculativo verso ETH rispetto a BTC. 

Sicuramente avrete visto come la dominance di Bitcoin si sia ridimensionata proprio nell’ultimo periodo, accompagnando una crescita delle altcoin nel mercato spot. Qui invece, come mostrato dall’indicatore “BTC vs ETH: Perpetual Open Interest Dominance”, il ridimensionamento arriva dal mercato futures, dove per l’appunto Ethereum risulta più attraente agli occhi degli investitori.

Ricordiamo che Ethereum è la moneta driver per tutto il flusso altcoin, e funge da termometro per il sentiment del mercato verso i token più rischiosi. Quando ETH performa meglio di BTC, allora significa che qualcuno sta aumentando l’appetito per il rischio.

Open interest delle top altcoin in volata

Non è chiaramente solo l’open interest di Ethereum a crescere, ma anche quello delle top altcoin come Solana, Ripple e Dogecoin. In questo momento abbiamo superato il massimo del 2021 e siamo approdati intorno al livello dei $45 miliardi, con un valore raddoppiato rispetto a soli 3 mesi fa. Questo grande aumento suggerisce che i traders si stanno aprendo a posizioni speculative sulle alt, tramite l’uso della leva finanziaria.

Ancora più importante però è la persistenza di questo shift di interesse, con gli incrementi giornalieri dell’open interest che sono rimasti per più di 12 giorni consecutivi sopra la soglia di +2 deviazioni standard. Tradotto in lingua italiana: non è solo la mole di denaro entrata in gioco a fare notizia, ma anche la costanza con cui questo inflow si mantiene alto.

È evidente che è in atto una trasformazione significativa nel modo con cui i partecipanti del mercato guardano alla propria propensione al rischio. Per diversi mesi fino ad oggi non c’è mai stata una tale intensità speculativa prolungata sulle altcoin. Dunque questo potrebbe essere l’inizio di qualcosa di una fase ben più dinamica.

In aumento il costo del denaro per posizioni a leva sulle alt

Completiamo quest’analisi integrando un dettaglio fondamentale per interpretare l’attuale comportamento dei traders sul fronte altcoin. Nei mercati derivati infatti l’open interest non è l’unica metrica da monitorare, in quanto ci mostra solo la quantità di contratti in circolazione, e non il livello di “aggressività” di quelle stesse scommesse.  È chiaro che la direzione dominante è il long, ma non possiamo capire se siamo o meno in FOMO. senza analizzare il funding rate.

Ecco, negli ultimi giorni, il funding rate sulle altcoin è salito in modo vertiginoso, riflettendo un aumento del costo del denaro per chi punta al rialzo. In sostanza, attualmente c’è una forte domanda per andare long, e per restare esposti c’è da pagare una tassa a chi è short per compensare gli squilibri.  La media dei finanziamenti degli ultimi 30 giorni è esplosa a $32,9 milioni, un valore che segnala un ottimismo sfrenato degli investitori.

Nonostante tutta questa euforia, che potrebbe essere interpretata come un eccesso speculativo da correggere, non siamo ancora in piena FOMO. Il perpetual premium è ancora più basso rispetto ai $42 milioni toccati a marzo 2025 con il primo picco di Bitcoin sopra i $100.000, e molto più modesto rispetto ai $70 milioni di dicembre 2024.

Insomma, il mercato altcoin sta accelerando, gli investitori sono più fiduciosi e più propensi ad assumersi qualche grosso rischio, ma c’è ancora molto spazio. La vera euforia deve ancora arrivare, preparatevi all’atterraggio sulla luna.