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Hyperliquid SPINGE più di ONLYFANS: tira di più il TRADING che un pelo di…

Chissà se un giorno anche i trader di Hyperliquid si faranno pagare per mostrare le proprie "virtù", ma restando nel campo del trading.

Non parliamo tuttavia di revenue totali in valore assoluto, per cui OF continua a produrre numeri più impressionanti, ma di guadagni pesati per il numero di dipendenti. Vediamo più nel dettaglio questo curioso confronto.

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Non ci saremmo mai aspettati di dirlo, ma effettivamente la piattaforma Hyperliquid è diventata così grande da poterla paragonare, in termini di guadagni, ad uno dei nomi più famosi dell’intrattenimento per adulti, ossia OnlyFans. Il sito per eccellenza di contenuti osé, che negli ultimi anni ha attirato tante critiche quanto accessi ed abbonamenti, ora potrebbe essere superato da una semplice piattaforma per il trading futures di crypto a leva.

Hyperliquid meglio di OnlyFans: chi paga per sbirciare e chi paga per tradare

Non tutti sanno che il business di Hyperliquid è uno dei più snelli ed efficienti del pianeta: offrire la possibilità di fare trading a leva su numerose crypto, tramite un’interfaccia professionale ed efficiente, porta parecchio grano in cassa. Gli utenti pagano per aprire e gestire posizione in un mercato che non dorme mai, generando così un flusso costante di commissioni non indifferente.

Ma la cosa più impressionante è il numero di persone che si occupano di mandare avanti il protocollo: appena 11, contro gli oltre 160 che lavorano su attività come quelle di OnlyFans. Se dovessimo calcolare il rapporto revenue per dipendente di entrambe le realtà, ci accorgeremmo di un gap enorme. 

Secondo infatti quanto riportato dalla community francese di Hyperliquid, il DEX genera mediamente $102,4 milioni all’anno per ogni dipendente, contro i $37,6 di OnlyFans. I dati sono calcolati secondo gli introiti degli ultimi 30 giorni, (dove dobbiamo ammettere che Hyperliquid ha fatto meglio del solito), e proiettati su base annua.

Revenue Hyperliquid
Revenue per dipendenteFonte dati: https://twitter.com/HyperliquidFR/

In termini assoluti, OF continua ad incassare comunque più soldi, con stime che parlano di $6,3 miliardi solamente nel 2024. Hyperliquid invece, secondo i dati di DeFiLlama, al ritmo attuale produrrebbe $1,2 miliardi di revenue in un anno. 

Hyperliquid batte anche Tether

I più attenti si saranno accorti che oltre ad OnlyFans, Hyperliquid supera nella stessa metrica revenue per dipendente anche il colosso Tether. La società dell’italiano Gianluca Devasini,  che si occupa di gestire l’emissione della stablecoin USDT, genera un ben $93 milioni per dipendente, poco meno rispetto a quanto alla piattaforma di trading.

Anche Tether condivide un organico modesto, con appena 139 dipendenti al timone di un’azienda che nel 2024 ha chiuso con i bilanci a +$13 miliardi di utili. Numeri folli che non hanno nulla a che vedere con quelli delle più grosse tech corporate statunitensi. Nvidia ad esempio produce appena $3,6 milioni per dipendente, mentre Apple e Meta poco più di $2 milioni.

Si era discusso molto ad inizio anno di come quello di Tether fosse il business più proficuo del mondo, anche più redditizio delle banche e degli asset manager di Wall Street. Ma a quanto pare, Hyperliquid sembra battere anche questo primato.

Tether revenue per dipendente
Tether profittiFonte dati: https://x.com/PrestonPysh

Perchè funziona così bene il business dei perp DEX?

Hyperliquid funziona perché banalmente è un prodotto utile ed efficiente che risolve uno dei bisogni più centrali del mondo crypto: quello di speculare sull’andamento degli asset. Per quanto il settore possa aver inventato casi d’uso particolari ed innovativi, quello della speculazione è ancora il motore che attira più domanda in assoluto.

Tutti vogliono approfittare di un mercato così volatile e frenetico, a maggior ragione se nel mezzo si può utilizzare anche l’effetto leverage per moltiplicare l’esposizione. A tal proposito, Hyperliquid come perp DEX offre leve più alte di molti concorrenti, costi di commissione più ridotti, ed un efficienza e scalabilità paragonabili a quelle delle piattaforme decentralizzate.

A contribuire a questo suo successo c’è anche un’evoluzione del settore DeFi, che ha visto attirare sempre più utenti volenterosi di uscire dagli ambienti chiusi degli exchange. Fino a pochi anni fa i volumi dei DEX valevano appena l’1% di quelli registrati dalle controparti CEX; oggi invece siamo a quasi il 20%. Inutile dire che tutto ciò ha giocato a favore di Hyperliquid.

Altre considerazioni su Hyperliquid

Dobbiamo comunque considerare che un numero di soli 11 dipendenti fissi che gestiscono Hyperliquid, appare clamorosamente basso. Nel mezzo, così come anche per quanto riguarda Tether ed OnlyFans, ci sono verosimilmente anche molti collaboratori esterni che non vengono conteggiati in queste metriche, ma che contribuiscono in modo cruciale a mandare avanti la baracca.

Detto ciò, Hyperliquid è anche una delle piattaforme più “self-made” del settore, che non ha mai richiesto il supporto di VC o di altri investitori esterni per posizionarsi sul mercato. Tutto quello che ha costruito, lo ha fatto con le proprie mani, grazie ad una community che è stata messa al primo posto nella lista delle priorità, e con un prodotto incredibilmente “smooth”.

Dunque di fronte a queste revenue, che sia o meno accurato il calcolo con il numero dei dipendenti ed il paragone con OnlyFans ed altre realtà, Hyperliquid resta comunque caso di successo più unico che raro.

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