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FISCAL DOMINANCE

Le due PAROLE che terrorizzano i MERCATI: Bitcoin e crypto nella FOLLIA Fed

Se sei nel canale VIP ne hai sentito parlare da tempo. Ora ne parlano tutti ed è una questione effettivamente preoccupante. Si chiama fiscal dominance, è qualcosa che non si vede da parecchio tempo, ha delle conseguenze assai nefaste se investi in Bitcoin, crypto o in qualunque altro asset, ti consiglio di leggere fino in fondo.

Ieri Jerome Powell ha promesso un cambiamento della traiettoria della politica monetaria. Roba noiosa, se non fosse che avrà un enorme impatto sulle decisioni di investimento di tutti.

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Fiscal Dominance: si torna ai tempi di guerra

In condizioni normali le banche centrali dei paesi economicamente sviluppati:

  • Cercano di mantenere l’inflazione stabile (target al 2%);
  • Cercano di massimizzare l’occupazione;

Il cercano è d’obbligo, perché non essendo onniscienti e non potendo governare tutto il ciclo economico, spesso falliscono miseramente nel loro obiettivo. Dato che stiamo parlando di Stati Uniti, basta guardare al grafico dell’inflazione negli USA. Siamo sopra il target del 2% dal 2021.

PCE: l’indice dell’inflazione preferito da Fed

Ti invito a leggere l’apertura di questo paragrafo: in condizioni normali. Condizioni che vengono chiamate monetary dominance. Ovvero i periodi in cui la banca centrale agisce in indipendenza in virtù dei due mandati di cui sopra.

Ora questo periodo potrebbe essere giunto al termine. E potremmo passare a quella che si chiama fiscal dominance.

Che cos’è la fiscal dominance?

È un periodo durante il quale la banca centrale non decide più autonomamente la propria politica monetaria. Non modifica tassi e acquisti di asset a mercato per ottenere:

  • Inflazione intorno al 2%
  • Massima occupazione

Ma piuttosto per far fronte a questioni più pressanti che riguardano il governo:

  • Sostenibilità della spesa pubblica
  • Sostenibilità del debito

Questioni che non sono nel mandato delle banche centrali, ma che lo diventano perché… la questione sul fronte fiscale è assai preoccupante.

Cosa ha fatto ieri Powell e perché gli asset corrono (Bitcoin compreso)?

Jerome Powell ha lasciato intendere ieri che siamo pronti a un cambio di politica monetaria. Dato che il personaggio in questione si esprime per enigmi e indovinelli come la Sibilla, lo ha affermato con una lunghissima perifrasi, che potremmo riassumere in a Settembre ci saranno dei tagli.

  • Perché è fiscal dominance?

Perché entrambi i mandati di Fed non stanno andando benissimo. L’inflazione sta rimbalzando e non vede il 2% di target da 53 mesi circa. I dazi peggioreranno la situazione (per stessa ammissione di Powell) e non vi è certezza che avranno un effetto di breve periodo.

In breve: la prima parte del mandato di Fed, quello della stabilità dei prezzi, viene completamente ignorato. Poco male se l’inflazione tornerà a correre, c’è bisogno di condizioni economiche più favorevoli ai mercati, all’economia e al debito pubblico USA.

Perché non è normale? Perché nell’ordine:

  • La disoccupazione è ancora intorno al 4%, percentuale molto bassa che potrebbe anche raddoppiare senza apocalittici disastri. Il buon padre di famiglia dovrebbe preferire anche una brutta recessione alla possibilità che l’inflazione vada di nuovo fuori controllo.
  • L’inflazione non accenna a diminuire e ci sono altri fattori che potrebbero spingerla di nuovo al rialzo.

Possiamo essere d’accordo sul fatto che il mercato del lavoro comincia a mostrare scricchiolii, ma non riteniamo che far finta che l’inflazione non esista sia un modo normale di procedere. È fiscal dominance dura e pura.

È Powell che si arrende a Trump e che preferisce evitare qualunque tipo di difficoltà economica e finanziaria anche se la cosa sarà pagata a carissimo prezzo in futuro.

Siamo di nuovo negli anni ’60-’70?

Così come è impossibile immergersi per due volte nello stesso fiume, è impossibile avere due condizioni economiche e macro in due periodi diversi della storia.

I più cinici e spaventati dalle mani bucate di Jerome Powell ricordano però molto bene un periodo che fu caratterizzato da due ondate di inflazione incredibile:

  • 1965-1974 condizionati dalla spesa per la guerra in Vietnam e dai programmi Great Society di Lyndon Johnson, che avevano l’ambizioso obiettivo di eliminare povertà e ingiustizia razziale e che finirono per sconquassare i conti pubblici americani.
  • 1977-1981 condizoinati anche dalla crisi in Iran e da politiche monetarie dissennate da parte degli allora presidenti di Fed Arthur Burns e G. William Miller.

Due ondate incredibili che furono arrestate soltanto da provvidenziale intervento del successivo presidente di Fed, il leggendario Paul Volcker (che portò i tassi al 20% circa nel 1981, causando anche una brutta recessione che però riportò l’inflazione sotto controllo).

Siamo in una situazione simile? Probabilmente in termini di numeri sì. Per chi investe in Bitcoin e crypto ci sono altre considerazioni da fare.

Come si comporteranno i mercati?

I mercati sul breve periodo e sul medio si comporteranno esattamente come hanno fatto ieri: boom per le azioni, boom per Bitcoin, boom per le crypto, boom in generale per gli asset di rischio.

Per quanto riguarda i bond, la fiscal dominance sul breve tende a comprimerne i rendimenti, rendendo il debito pubblico, almeno in termini di servicing più sostenibile.

Tuttavia c’è un piccolo problema, sottolineato anche da diversi di Fed ieri in quel di Jackson Hole: quando i mercati iniziano ad aspettarsi inflazione al rialzo o fuori controllo, si muovono da subito per contrastarla. Come? Chiedendo interessi nominali più elevati, perché dopotutto l’investitore quarda agli interessi reali che incassa, ovvero:

Interessi nominali MENO inflazione

In breve: se ottieni il 6% in rendimenti dai bond ma l’inflazione è al 7%, non stai facendo un grande affare. Perché in termini reali stai prestando denaro pagando inoltre l’1%.

Lo scenario Ken il Guerriero

Con il quale intendiamo uno scenario apocalittico in termini finanziari:

  • Inflazione fuori controllo
  • Debito di breve sostenibile
  • Investitori mangiano la foglia
  • Crescita interessi nominali
  • Ancora più inflazione
  • Ritorni decrescenti politiche Fed
  • Controllo capitali

È chiaramente uno scenario apocalittico che non è detto che si verificherà. In aggiunta Powell ha lasciato intendere ma non ha promesso un taglio a settembre, e comunque potrebbe di nuovo cambiare idea dopo settembre.

Per Bitcoin sarebbe un brutto scenario? Dipende.

  1. Se Bitcoin si comporta da asset di rischio allora in caso dell’inevitabile caos correggerà, dopo aver corso in modo importante in termini nominali;
  2. Se il mondo si accorge di Bitcoin come asset finito e con una politica monetaria prevedibile, tutti gli scenari sono SUPER BULLISH per $BTC.

Da leggere per approfondire:

➡️ Qui il discorso di Powell di ieri

➡️ Qui l’analisi di Alex Lavarello su BTC

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
3 mesi fa

grande articolo egregio Gianluca, come sempre del resto. Ho notato una cosa su cui a mio avviso dovremmo riflettere, stiamo attraversando un periodo di diverse crisi e di nuove ne stanno nascendo, credo che la definizione giusta sia “policrisi”, eppure i mercati sembra che si lascino scivolare i problemi addosso e continuino a macinare nuovi record, che si tratti di un mercato più maturo e meno impaurito dalle situazioni negative? Io comunque tengo fede alla mia strategia e a ogni gain porto a casa i guadagni che investo in altri settori senza uscire dal mercato ovviamente.