Conferma del Fondo Monetario: El Salvador mente su acquisti Bitcoin

Il giallo degli acquisti di Bitcoin da parte di El Salvador continua. Il Fondo Monetario Internazionale ha infatti confermato a Decrypt che in realtà gli acquisti annunciati di recente dal governo di Nayib Bukele sono – come aveva affermato la stessa istituzione in precedenza – meri spostamenti tra wallet che sono sotto il controllo dello stesso governo.

In altre parole, se dovesse essere vero quanto riportato dal Fondo Monetario Internazionale, quanto affermato dal Bitcoin Office di El Salvador e anche dallo stesso presidente Nayib Bukele sarebbe falso. Il paese ha siglato un accordo con il Fondo Monetario Internazionale per un importante finanziamento, accordo che prevedeva lo stop a diverse attività che coinvolgono Bitcoin, tra i quali appunto gli acquisti periodici da parte del governo, utilizzando tra le altre cose fondi pubblici.

Chi mente? E perché non arrivano spiegazioni da El Salvador?

La situazione è la stessa che avevamo raccontato a agosto. El Salvador continua infatti a comunicare acquisti periodici di Bitcoin, che però secondo la documentazione ufficiale del Fondo Monetario Internazionale sarebbero in realtà soltanto spostamenti interni tra wallet. Il documento ufficiale del FMI si può leggere qui.

Decrypt ha contattato Meera Louis, che gestisce le comunicazioni del Fondo, che ha confermato (fonte):

L’ammontare totale di Bitcoin detenuto dal governo [di El Salvador, NDR] non è aumentato e l’incremento del Bitcoin Reserve Fund corrisponde a movimenti interni tra wallet del governo.

Il FMI si è poi rifiutato di rispondere ad altre domande (non sappiamo quali), poste dal giornale.

Rimane aperta la questione degli annunci da parte non solo del Bitcoin Office, ma anche del presidente Bukele stesso:

Compiamo 21 Bitcoin per il Bitcoin Day.

Il verbo non lascia adito a dubbi – e forse servirebbe una risposta ufficiale, chiara e possibilmente accompagnata da prove inoppugnabili. Cosa che non è stata mai fornita, con tanti degli appassionati di Bitcoin che inizialmente avevano offerto sostegno a El Salvador e alla sua operazione che ora si sentono, per utilizzare un eufemismo, traditi.

Don’t trust, verify – anche quando si tratta di un capo di governo amico

Rimane al centro l’intera filosofia Bitcoin, quella del verificare e di non prendere per buono nulla. Qualcosa che può essere fatto onchain e che forse si muove davvero troppo in alto per il basso livello alla quale la politica ci ha abituato.

Staremo a vedere come evolverà una situazione che più che una tragedia sembra una farsa – e che probabilmente porterà in molti a non fidarsi mai più di proclami governativi a favore del comparto.