Molto male per $XPL, token della nuova blockchain Plasma, ancora purtroppo succube di una price action fortemente direzionale al ribasso. Gli scambi erano partiti in realtà molto bene il 25 settembre, giorno di mainnet della chain e di debutto sui mercati per la moneta, con i prezzi che erano arrivati a raddoppiare nel giro di poche sessioni. Ora invece è tutto da rifare: i guadagni iniziali sono stati completamente azzerati ed il grafico sembra puntare a nuovi minimi locali.
Il progetto rimane valido, anzi uno dei più apprezzati a livello tecnico e di innovazione nel panorama delle stablecoin, tanto da aver attirato parecchi capitali on-chain in questi giorni. Ma dobbiamo iniziare a capire che non sempre i token rispecchiano il successo delle rispettive piattaforme, e soprattutto, per avere successo nei mercati ci vuole una cosina chiamata “timing”, che spesso ci dimentichiamo o diamo per scontata.
Plasma ed $XPL: blockchain da record, token da schifo
Quello di Plasma è stato oggettivamente uno dei lanci più attesi e seguiti degli ultimi anni nel mondo crypto. Il progetto, coordinato dai colossi Tether e Bitfinex, si è presentato come una rivoluzione per il campo stablecoin, con il piano di creare un’enorme infrastruttura dedicata proprio a questo settore. La chain oggi vale già più di $6 miliardi di TVL ed ha stretto accordi con i principali protocolli della DeFi, riscuotendo un enorme successo.
Agli albori della sua nascita, Plasma è riuscito anche a raccogliere $500 milioni per la vendita pubblica di $XPL( fillata tra l’altro nell’arco di pochi minuti) su cui gli investitori si aspettavano grandi cose. Ed infatti, per quelli che sono entrati (al buio) in anticipo, il ritorno è stato più che eccellente considerando un prezzo di vendita iniziale di $0,05 ed un listing a circa $0,8, per un moltiplicatore di 16X.
Il problema è per quelli che hanno deciso di entrare in seguito al debutto ufficiale, mentre molti holder sedevano già su grandi gain non realizzati. Chiaramente molti di questi hanno deciso di prendere profitto, soprattutto dopo la leg up che ha portato $XPL a $1,6, innescando poi un successivo pesante sell-off.

Ed ora $XPL dove è diretto?
Non è semplice in questo momento fare analisi su altcoin come $XPL, mentre Bitcoin si muove con ampia volatilità a due passi dai massimi storici. Possiamo dire che la situazione non sembri delle migliori: la domanda appare incapace di reagire anche dopo uno scarico simile, ed il piccolo pump avvenuto lunedì sopra la soglia di $1 si è poi rivelato come un fake “we are so back”.
Gli orsi mantengono ancora in pugno la situazione con un open interest in aumento che sembra indicare una crescita della pressione di vendita short. A questo punto a dire il vero, sembra anche allettante andare a caccia del long con i prezzi in prossimità del bottom locale, in ottica di potenziale rapporto risk/reward favorevole.
C’è da dire però che il sentiment tra gli holders di Plasma è a terra, e che molti potrebbero vendere in panico in un contesto simile. Tra l’altro $XPL ora pare replicare la stessa price action registrata da $PUMP, moneta che ha avuto una storia simile essendo stata venduta anch’essa tramite una presale, durante le sue prime settimane di vita.
Anche lì, prima c’era stata una salita al listing, seguita da un dump che ha riportato ai prezzi d’ingresso. Poi però, nonostante l’outlook sembrasse favorevole per un entry long, ha continuato a dumpare, sulla scia delle vendite dei presalers.

Tutto finito? $XPL andrà a zero?
Assolutamente no. Per quanto $XPL come token possa avere un ruolo marginale nell’architettura della blockchain Plasma, non possiamo non asserire sul fatto che si tratta di un progetto con molte carte in tavola, e che farà parlare a lungo di sé. Plasma potrebbe attirare parecchio altri billion da qui ai prossimi anni, diventando un pilastro dell’ecosistema stablecoin.
$XPL avrà occasioni per riprendersi e mostrare il suo valore al pubblico, così come fatto dalla stessa PUMP dopo le prime sessioni di price action poco entusiasmanti. Ora probabilmente non è il momento più adatto per cercare play speculative, almeno finché non sarà più chiara la direzione del grafico.
Il discorso è che semplicemente, non basta avere ragione sui mercati per fare dei gain, bisogna anche e soprattutto azzeccare il timing di certi eventi. E questi vi assicuro cari lettori, che è la cosa più difficile di tutte.
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