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In arrivo Plasma nel 2025: la blockchain RIVOLUZIONARIA nata per le stablecoin, con la sicurezza di Bitcoin

Plasma: la blockchain "purpose-built" per il mondo stablecoin, ideata da Tether e Bitfinex. Ecco tutto ciò che devi sapere su questo progetto.

Nei prossimi mesi dovrebbe sbarcare in mainnet Plasma, un’infrastruttura sviluppata da Tether e Bitfinex, costruita ad hoc per potenziare il ruolo delle stablecoin agganciandosi allo stesso tempo alla sicurezza di Bitcoin. Parliamo di una blockchain L1 altamente scalabile ed interoperabile con il mondo EVM, capace di ridefinire il ruolo dei pagamenti nel mondo web3. Plasma si propone come una sorta di sidechain di Bitcoin performante e modulare, dotata di un meccanismo di consenso proprietario molto interessante.

Sebbene ancora non sia disponibile per gli utenti, possiamo già delineare alcune caratteristiche chiave che  la rendono una delle infrastrutture più promettenti per l’economia digitale on-chain del futuro.

Plasma: la blockchain costruita ad hoc per il mondo stablecoin

È assurdo come, nonostante il settore delle stablecoin sia uno dei pochi ad aver davvero trovato un product-market fit nel mondo crypto, nessuna blockchain è mai stata costruita su misura per loro. Plasma cerca di colmare questo gap, proponendosi come L1 side-chain di Bitcoin, compatibile con il mondo EVM, super performante ed ottimizzato per gli scambi in stablecoin. Il progetto, ideato e sostenuto direttamente da Tether e Bitfinex, dovrebbe entrare ufficialmente in mainnet entro la fine del 2025.

Plasma tether bitcoin
Plasma caratteristiche principaliFonte dati: https://www.plasma.to/

Al giorno d’oggi esistono molte blockchain che supportano stablecoin in modo più o meno efficiente, ma nessuna di loro è stata pensata per soddisfare in modo native le esigenze di questa asset class. Invece, Plasma nasce con l’obiettivo di fornire un layer efficace ed altamente specializzato per i pagamenti stablecoin, rimesse ed applicazioni fintech web3. 

A livello architetturale la catena si distingue per il meccanismo di consenso PlasmaBFT, simile al pre-esistente Fast HotStuff ( usato da progetti come Aptos e Monad) , che permette di offrire finalità rapide un throughput elevato, anche laddove si generi alta frequenza. A questo si aggiunge un client Reth, super performante per il contesto EVM, il quale garantisce una piena compatibilità con l’ecosistema Ethereum, dove si concentrano le Dapps più importanti del settore.

Da sottolineare come Plasma abbia già raccolto ben $24 milioni in seed e round di serie A, guidati da Framework Ventures e Bitfinex. Tra gli investitori che hanno partecipato in questa fase troviamo nomi di spicco dell’industria tech come Peter Thiel, co-fondatore di PayPal, e Paolo Arodino, che guida il comando di Tether, società leader nel mondo stablecoin.

Plasma seed roun e serie A
Plasma investimenti VCFonte dati:https://x.com/PlasmaFDN/status

La stretta integrazione con l’ecosistema Bitcoin

Uno degli elementi più intriganti della struttura di Plasma, oltre che il “purpose-built” per le stablecoin, è la sua integrazione con il network Bitcoin. Come abbiamo citato in precedenza, questa rete rappresenta una sidechain (anche se non in senso stretto) che utilizza Bitcoin come appoggio per la sicurezza e l’immutabilità delle transazioni. Il fatto che sia compatibile con l’EVM non significa che funzioni come un rollup dove la validazione dei blocchi ed il consenso avviene su Ethereum.

Plasma infatti pubblica periodicamente i propri “state diff”, ovvero riepiloghi compressi dello stato della blockchain, direttamente su Bitcoin. Di fatti la rete sfrutta la proof-of-work della principale catena come un livello di sicurezza esterno, il che garantisce una forte resistenza alla censura e un’indipendenza dai propri validatori. In questo senso Plasma è verificabile anche da light client semplicemente leggendo lo stato di Bitcoin. Tutto questo meccanismo ( compatibilità EVM + sicurezza Bitcoin) viene descritto tecnicamente come trust-minimized”, ovvero in cui la fiducia è ridotta al minimo.

Molto interessante anche come gli sviluppatori di Plasma stiano costruendo un Bitcoin Bridge che permetterà di trasferire BTC nativi in versioni wrappred sulla chain. L’idea è quella di integrare BTC come gas token della rete ( oltre alle stablecoin).  In futuro, si prevede l’implementazione di tecnologie avanzate come BitVM ( contratti Turing-completi su Bitcoin), OP_CAT e ZKPs per aumentare decentralizzazione, sicurezza ed esplorare nuove potenzialità.

Plasma bitcoin sidechain
Plasma settlement BitcoinFonte dati: https://www.plasma.to/about

I vantaggi di Plasma per gli scambi in stablecoin: Tether USDT0 in primo piano

Arriviamo ora al pezzo forte di Plasma, ovvero il suo rapporto con le stablecoin. Partiamo dal dire che Tether ha deciso di sviluppare USDT0, ossia la versione cross-chain di USDT,  nativamente su questa chain.  La nuova moneta, ancorata 1:1 con USDT, nasce dall’esigenza di superare i limiti delle infrastrutture esistenti: su Ethereum l’uso di USDT è costoso e lento, mentre su Tron l’efficienza è subordinata ad una eccessiva centralizzazione. Su Plasma, invece, USDT0 troverà finalmente un contesto ideale per risplendere.

In particolare, insieme a BTC la stablecoin fungerà da gas token della blockchain. Da sottolineare come gli utenti non dovranno preoccuparsi di acquistare queste monete per pagare le commissioni, ma il processo verrà gestito in automatico da oracoli con conversioni on-chain. A questo si somma anche la grande feature, che vede i trasferimenti in USDT0 completamente gratuiti (zero-fee)per operazioni di natura “semplice”. Questo è un vantaggio enorme perché incentiva gli utenti ad utilizzare la stablecoin direttamente su Plasma piuttosto che altrove.

Infine tra le altre cose troviamo anche l’implementazione di transazioni “private”. In pratica gli utenti potranno cambiare stablecoin  senza esporre pubblicamente i dettagli della transazione come mittente, destinatario o importo, il tutto in un ambiente “compliant-friendly”. Ciò significa ( non piacerà ai Bitcoin maxi) mantenere la privacy on-chain, pur garantendo la possibilità di rispettare la norme AML e le richieste delle autorità in caso di necessità

La roadmap futura di Plasma e le partnership già tracciate

Nonostante non sia ancora stata lanciata in mainnet, Plasma si è già assicurata una serie di collaborazioni importanti per fortificare il proprio ecosistema verticale sulle stablecoin, così da essere pronti a dominare sin dal primo giorno. Tra le partnership più interessanti troviamo quella con Curve Finance, con cui è stato già annunciato il lancio futuro di alcune pool proprio su Plasma. Un’altra chicca è l’integrazione di Ethena, che fornirà un ruolo centrale grazie alla sua stablecoin USDe. Altri nomi di spicco includono Yellow Card per i pagamenti P2P ad altra frequenza ed Uranium Digital per il trading on-chain di commodities.

Plasma ethena
Plasma partnership EthenaFonte dati: https://x.com/PlasmaFDN/status

Per quanto riguarda la roadmap, entro il 2025 si prevede il lancio in mainnet in versione beta, con il rilascio del PlasmaBFT e del client EVM Reth. Poi in una seconda fase Plasma introdurrà il Bitcoin Bridge per poi completare le restanti feature come le transazioni zero-fee per la stablecoin USDT0 ed altri supporti essenziali. Infine Plasma svilupperà una propria library di strumenti per gli sviluppatori, così da spingere la creazione di nuove Dapp interoperabili basate sulla propria infrastruttura.

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