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Il mercato crypto sta mostrando segnali di incertezza, accompagnati da un aumento della volatilità, con movimenti alternati tra rialzi e ribassi. Questa dinamica interessa gran parte dell’ecosistema, a partire da Bitcoin, che ieri ha perso 1,40%, ed Ethereum, in calo del 3,50%. Non fanno eccezione Binance Coin, in ritracciamento del -4%, Ripple con –2,70% e Solana in flessione del -3,60%.
Ethereum perde slancio dopo il massimo
In questo contesto, il token che probabilmente ha illuso è stato Ethereum (ETH), che aveva fatto pensare ad un allungo verso un nuovo ATH. Su base weekly, infatti, ha toccato un picco a 4.758 USDT, ma qui il movimento si è arrestato. Attualmente ETH quota 4.335 USDT, mentre la candela weekly registra un calo del -4%, confermando una perdita di slancio nel breve periodo.
Andamento delle Top 20 in ottobre
Tuttavia, nel mese di ottobre Ethereum mantiene ancora una performance positiva del +4,45%, mentre da inizio anno registra un progresso complessivo di circa +35%.
In allegato riportiamo l’andamento delle principali crypto Top 20 su grafico 2H, con i movimenti registrati nel corso di ottobre. Si osserva come la fase di ribasso sia iniziata intorno alle 14:00 del 7 ottobre, segnando l’avvio della correzione in atto.
Spiccano tuttavia alcuni asset ancora in rialzo, tra cui Binance Coin, che mostra un guadagno del +23%, seguita da Litecoin con +23% e da Bitcoin con +5,9%. Nel complesso, la maggior parte delle principali criptovalute rimane ancora in territorio positivo, a testimonianza di un mercato che, nonostante la volatilità, conserva una struttura di fondo rialzista.
Nuovi massimi sugli indici azionari
La giornata di ieri è stata caratterizzata da nuovi record sui principali indici azionari. L’S&P 500 ha segnato un nuovo massimo storico a 6.812,25 punti, per poi chiudere in lieve ritracciamento dello –0,33%. Anche il DAX ha toccato un massimo a 24.891 punti, terminando la seduta sostanzialmente invariato, ma disegnando una candela doji, tipica di incertezza. Questa configurazione assume potenziale valenza di inversione se si forma su un top di un trend rialzista consolidato.
Il segnale del VIX e la percezione del rischio
Chi segue il nostro canale Telegram Premium VIP sa che da tempo evidenziamo la risalita del VIX, il cosiddetto “indice della paura”. Ieri ha chiuso poco sotto i 17 punti, un livello elevato se rapportato a un S&P 500 che registra nuovi massimi. Questo scenario, ci dice che gli operatori istituzionali stanno progressivamente coprendosi tramite opzioni.
Panoramica del rialzo di Ethereum
Osservando il grafico weekly di Ethereum, i primi quattro mesi del 2025 sono state fortemente ribassista, culminate ad aprile con un minimo a 1.385$, da cui è poi partita una fase di recupero che ha spinto il prezzo fino al massimo di agosto, l’ATH a 4.955 dollari.
Dal massimo c’è stata una contrazione con massimi decrescenti ha condotto due settimane fa a un minimo di 3.820$. In questa discesa, ETH ha toccato il primo supporto rilevante in area 3.850$.
I livelli supporti successivi si collocano tra 3.590 e 3.520$, mentre il supporto principale rimane in area 3.150$, corrispondente al 50% di Fibonacci del vettore che unisce il minimo di aprile al massimo storico.
Nella settimana corrente, il prezzo ha segnato un massimo a 4.758$, fermandosi esattamente sulla resistenza già evidenziata nella nostra analisi del 7 ottobre.
Scenario di breve di Ethereum
Sul grafico daily si osserva il rimbalzo di Ethereum avvenuto a fine di settembre, che ha spinto il prezzo fino alla resistenza in area 4.720$.
Ieri il prezzo è sceso sul supporto di breve periodo, compreso tra 4.250 e 4.270$, ma ha poi chiuso sotto la media mobile (Sma50), segnale tecnico che evidenzia una perdita di forza nel breve termine. Un’ulteriore calo può portare ETH verso area 4.000$.
Indicazioni dagli indicatori e dai volumi
L’RSI mostra un chiaro segnale di debolezza, essendo sceso al di sotto della propria media mobile. Anche i volumi di scambio restano sopra la media a 20 giorni, indicando una forte presenza sia di compratori che di venditori.
