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Bitcoin vicino al BOTTOM? La metrica on-chain della CAPITOLAZIONE dice di si!

Bottom is in? Forse, ma andiamo con calma.

In genere Bitcoin (BTC) tende ad invertire rotta da un trend dopo che si verificano eventi estremi come grandi prese di profitto o capitolazioni dal panico, proprio quando meno ce lo si aspetta. Spesso infatti, i movimenti più importanti arrivano mentre c’è un eccesso di euforia, o al contrario un’esasperazione della perdita di fiducia, che finiscono quasi sempre per fregare gli animi più irrequieti e gli speculatori orientati al breve periodo.

E proprio in questo momento stiamo vivendo una fase molto incerta sui prezzi, con un sentiment particolarmente negativo che preoccupa gli operatori retail. La criptovaluta sembra voler rompere supporti decisivi per la price action, e in molti iniziano a chiamare al bear market, prima di arrivare a conclusioni affrettate conviene guardare cosa ci dicono i dati on-chain. Una metrica in particolare ci dice che forse il peggio è passato, o comunque non siamo molto lontani dal bottom.

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Capitulation metric: Bitcoin ha raggiunto il bottom?

Il Capitulation Metric è un indicatore Glassnode che misura quanto il mercato sta vendendo in perdita in un dato momento, e quindi quanto è forte la pressione emotiva che spinge gli investitori ad abbandonare le proprie posizioni. Si calcola sulla base della metrica dei profitti/perdite realizzati, aggiustata con altre variabili come la variazione netta del saldo in mano ai miners.

In parole povere, questa metrica ci mostra i momenti in cui gli investitori stanno capitolando, ossia vendendo tutti insieme in perdita. Notiamo a tal proposito che storicamente, grandi capitolazioni hanno spesso portato ad inversioni dei prezzi in concomitanza dei minimi locali. È già successo ad aprile 2025, dopo il crollo del Q1, e nel mezzo della fase estiva del 2024, lasciando poi in ogni caso spazio per un rally al rialzo.

capitulation metric bitcoin
Metrica capitolazione Fonte dati: https://x.com/glassnode/

Certamente non possiamo dare per scontato che d’ora in poi si riprenderà a salire e a raggiungere nuovi massimi in un battibaleno, ma è probabile quantomeno che il bottom di questa fase di debolezza sia vicino.

Grandi inflow di Bitcoin sugli exchange

La capitolazione degli ultimi giorni è stata favorita soprattutto da un forte flusso di Bitcoin in entrata sugli exchange centralizzati, dato che solitamente anticipa una vendita sul mercato. Infatti secondo i dati di TimechainIndex, nell’ultima settimana i maggiori CEX hanno registrato un inflow di 31.989 $BTC, pari ad un controvalore di oltre $3 miliardi.

Questo sicuramente ha creato un terreno fertile per un sell-off profondo, che ha preso alla sprovvista anche quegli investitori di breve che avevano provato ad acquistare più recentemente dopo il crash del 10 ottobre. Non a caso anche l’indicatore SOPR degli short-term holders, che misura se le vendite on-chain degli investitori avvengano in profitto o perdita, è tornato in negativo nelle ultime sessioni.

Bitcoin depositi exchange
Inflow Bitcoin CEXFonte dati: https://timechainindex.com

Sottolineiamo che era da luglio che non si registravano inflow di questa portata sugli exchange, quando si era risvegliata la balena Bitcoin OG con 80.000 $BTC in grembo. Prima di allora, l’ultimo movimento simile risale a fine febbraio 2025, quasi nella parte conclusiva del drawdown del primo trimestre.

E se invece fosse il preludio di un bear market?

Chiaramente tutto è possibile, ma la tesi di un bear market in arrivo non ci convince per una serie di motivi. Prima di tutto perché da luglio in poi, non abbiamo più registrato grossi picchi di prese di profitto, nonostante il raggiungimento di un nuovo massimo, cosa che stona se paragonata rispetto ai top dei cicli precedenti, anche rispetto ai massimi locali di novembre e marzo 2024. 

Sembra come se negli ultimi due mesi ci sia stata un’attività mediocre di profit taking, con anche una ridotta vendita in perdita, se non di recente con la capitolazione delle mani deboli.

Realized profit bitcoin
Profitti realizzatiFonte dati: https://studio.glassnode.com

Inoltre, notiamo curiosamente come anche i flussi di stablecoin sugli exchange siano fortemente positivi in questo periodo, con un dato che va in controtendenza con quello del flusso di $BTC. Ciò lascia intendere che molta liquidità sia finita sui CEX in attesa di essere spesa per accumulare coins non appena verrà toccato definitivamente il bottom.

È comunque strano perché solitamente quando gli inflow di $BTC sono elevati, tendenzialmente il flusso di stablecoin è negativo (quelle stablecoin, provento delle vendite, vengono prelevate). Sarà mica che il mercato è pronto a tirare la trappola a quelli che pensano ad un bear market?

Stable flow
Stablecoin flowFonte dati :https://studio.glassnode.com

È ancora presto per fare i conti

Come dicevamo anche ieri, è comunque ancora troppo presto per fare valutazioni definitive. Siamo al centro di un momentum assai complesso, sia per il contesto macro, sia per l’evoluzione di questioni più interne. Ciò che conta per il momento è che Bitcoin ha retto i $100.000, tenendo botta ad un livello molto importante.

In base a come chiuderemo la settimana e a come si inizierà quella successiva, vedremo di aggiustare il tiro delle nostre analisi. Per il momento ci limitiamo a dire che il mercato sembra vicino ad un potenziale bottom. 

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