Lo shutdown è iniziato il 1° ottobre e a oggi siamo al 42° giorno consecutivo. Nella giornata di domenica è stato trovato un accordo, che però, per la sua serie di passaggi legislativi, verrà probabilmente ratificato solo tra oggi e venerdì dal presidente. Nel pomeriggio di oggi è prevista la votazione della camera.
Shutdown ancora attesa sui mercati
Pertanto, il mercato crypto, così come gli indici azionari tradizionali, restano in una fase di stallo e di attesa, vivendo un momento di limbo. Questa fase di attesa è evidente anche dall’andamento degli ultimi due giorni soprattutto sulle crypto.
Mercati in attesa dopo il rialzo di inizio settimana
Dopo l’accelerazione rialzista delle crypto, avvenuta nella serata di domenica e proseguita lunedì, si è successivamente registrato un rallentamento, seguito ieri da una contrazione.
Per quanto riguarda i mercati azionari, in particolare l’S&P 500 ma anche quelli europei, l’accelerazione si è manifestata con l’apertura di lunedì, accompagnata da chiusure ampiamente positive. Il Nasdaq ha chiuso con un rialzo del +2,18%, segnando la migliore performance giornaliera dal 12 maggio, quando aveva registrato un +4,1%.

Ieri S&P 500 dopo una giornata per lo più negativa, ha registrato in serata un’accelerazione chiudendo con un contenuto + 0,22% e rimanendo sopra il suo supporto di breve a 6.760 punti.
Invece il Nasdaq ha registrato un -0,28% con il supporto di breve che passa in area 25.245. In ottica settimanale è importante che entrambi comunque restino sopra le rispettive medie mobile (Sma 50).
Bitcoin scenario di breve
Passando ad analizzare l’andamento di Bitcoin sul grafico daily, ci si focalizza sulla panoramica che parte dall’ATH di ottobre, seguito da una fase discendente, dal flash crash e dall’ulteriore ribasso nella prima parte di novembre, fino al minimo a 98.947 USDT.

Allo stato attuale BTC quota 103.400 USDT e ha chiuso ieri il suo 187° giorno sopra il livello dei 100.000 USDT.
Resistenze e livelli tecnici
Osservando il grafico, dalla zona dei minimi, ha costruito una base di quattro giorni prima di avviare un tentativo di rimbalzo che ha portato anche al breakout della resistenza di breve in area 105.000 USDT. Ieri il prezzo ha toccato un massimo a 107.553 USDT.
La giornata di ieri si è chiusa con un calo del – 2,79%, senza riuscire a raggiungere la zona di resistenza compresa tra 108.500 e 109.500 USDT.
Questa fase di ribasso è legata all’attesa per la votazione formale che sancirà la fine dello shutdown. Sul breve periodo, il primo supporto passa in area 103.100 USDT. La perdita di questo livello riattiverebbe un ribasso con attenzione rivolta all’area compresa tra 100.500 e 97.000 USDT.
Ethereum rimbalzo più debole rispetto a Bitcoin
La fase di rimbalzo di Ethereum dal suo supporto in area 3.150 USDT sta risultando più debole rispetto a quella di BTC. ETH ha toccato un minimo a 3.057 USDT e, la settimana scorsa, ha costruito una base sopra il supporto per quattro giornate consecutive, prima di avviare un movimento rialzista che si è fermato al centesimo sulla prima area di resistenza a 3.650/60 USDT. Attualmente ETH quota 3.500 USDT.

Segnali di indecisione e possibile inversione
Due giorni fa il titolo ha generato una candela doji, tipica di incertezza, che assume anche valenza di possibile inversione quando si forma in un contesto di uptrend. Attualmente ETH si trova in una fase di contrazione del prezzo, con il primo supporto che passa in area 3.355 USDT.
Livelli tecnici di breve per ETH
La perdita di questo livello riaprirebbe le porte a un possibile ribasso, con focus sul supporto principale a 3.150 USDT. La resistenza principale, necessaria per uscire dallo scenario ribassista, resta collocata in area 4.000 USDT, zona che interseca anche la media mobile (Sma 50).
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