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GERMANIA STABLE

Due stablecoin nella borsa tedesca. Sono della banca francese Societe Generale

La Germania continua a accelerare nel mondo delle stablecoin: lo fa con l'apertura a due stablecoin... francesi.

Deutsche Börse – che già in passato aveva aperto le porte a Circle, integrerà le stablecoin di Societe Generale, gruppo bancario francese che tramite la controllata FORGE emette e gestisce sia EURCV – ancorata all’euro – sia USDCV, che è invece ancorata al dollaro. Due stablecoin con riserva che sono il primo esperimento di un grande gruppo bancario europeo nel mondo delle stablecoin.

Si tratta di un’apertura importante, dato che parliamo della più grande e liquida borsa europea, che sta tra le altre cose guidando questo processo di integrazione, con la Germania che più in generale sembrerebbe essere il paese più avanti in questo comparto. L’integrazione, secondo quanto viene riportato, sarà per le operazioni post-trade e includerebbe Clearstream.

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Asset di settlement

La prima fase dell’integrazione vedrà EURCV e USDCV utilizzati come asset per il settlement delle posizioni e anche come collaterale. Successivamente dovrebbe esserci, sempre secondo i programmi del gruppo, l’integrazione anche in funzione patrimoniale.

La liquidità sarà inoltre supportata in futuro con l’integrazione delle due stablecoin nella piattaforma che Deutsche Börse offre per il trading di criptovalute.

  • Passi graduali

Siamo ancora in piena fase esplorativa e dovranno essere testati anche aspetti collaterali, come ad esempio la custodia e anche la raccolta dati, nonché le operazioni di clearing che utilizzeranno questi asset.

Si tratta comunque di un importante passo avanti per i gruppi coinvolti, che potranno così avere un pubblico più ampio – e di carattere istituzionale.

Capitalizzazione langue

Per ora però le stablecoin europee, o meglio, di emittenti europei, sembrano avere difficoltà ad affermarsi.

USDCV vale infatti una capitalizzazione di circa 16,5 milioni di dollari, somma molto esigua se paragonata a quella non solo dei top player USA, ma anche dei player di dimensioni più ridotte.

Fa meglio EURCV, ancorata all’euro, che al momento ha una capitalizzazione di 65,8 milioni di euro, somma più importante e che però rimane molto lontana dai numeri fatti registrare dagli operatori internazionali e/o americani.

Sono in realtà diversi i grandi gruppi bancari che sono interessati comunque all’ingresso in questo comparto: abbiamo infatti Unicredit con ING, all’interno di un più ampio consorzio.

A livello mondiale si stanno muovendo anche Santander, BoA e altre, segnale che questo viene considerato essere uno dei settori più interessanti che per le banche, che temono di rimanere fuori da un business potenzialmente molto redditizio – e comunque di perdere depositi consegnandoli a operatori esterni.

L’integrazione nella principale borsa europea fa ben sperare – anche se non saranno questi i passaggi fondamentali. In Europa infatti si continua a giocare una partita a tre: vecchi depositi bancari, stablecoin e euro digitale, che pur non essendo ancora pronto (non lo sarà fino al 2029), vorrebbe occupare una posizione di relativo rilievo nei pagamenti digitali.

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