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COPPO INTERVISTA

Bitcoin, stablecoin euro e tasse crypto: intervista all’On. Marcello Coppo

L'Italia è già spacciata? Oppure ci sono margini di miglioramento?

ESCLUSIVA CRIPTOVALUTA.IT®: il tentativo è quello di rimanere al 26% di tassazione delle plusvalenze conseguite tramite trading di criptovalute. Il giro però è di quelli larghi, perché si vorrebbe tentare di offrire in cambio un regime di favore per euro e stablecoin legate all’euro.

Mentre nel mondo impazza la stablecoin mania, potrebbe essere questo il compromesso che verrà raggiunto in Italia, o almeno quello che vorrebbero raggiungere i diversi emendamenti presentati alla Legge di Bilancio. Per i nostri lettori ne abbiamo parlato con l’on. Marcello Coppo, Fratelli d’Italia, che l’anno scorso era stato tra i principali animatori della barricata che ha permesso di ottenere il rinvio di un anno dell’entrata in vigore dell’aumento.

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Catenaccio con contropiede?

L’anno scorso si erano fatte le barricate. Quest’anno si prova a partire in contropiede. L’offerta è articolata e avrebbe come obiettivo il raggiungimento di una sorta di compromesso. Le tasse rimarranno – nel caso – al 26%, a patto però che gli utenti utilizzino per uscire dalle loro posizioni l’euro o stablecoin legate all’euro.

La nostra intervista all’on. Coppo

È questo uno dei temi che abbiamo toccato nella nostra intervista con l’on. Marcello Coppo – che è tra le altre cose animatore di un gruppo parlamentare che si occupa proprio di tematiche legate a Bitcoin e criptovalute.

Non è però l’unico, perché dietro il momento stablecoin si nascondono in realtà diverse altre questioni. Su tutte la mano che questi strumenti stanno offrendo alle casse pubbliche americane (le stablecoin comprano tanto debito a breve scadenza), ipotesi secondo l’on. Coppo ripetibile anche in Italia.

Un’Italia che può recuperare?

La storia d’Italia è anche la storia di abili banchieri, degli inventori della contabilità e di tanti degli strumenti che vengono utilizzati anche oggi dalla finanza. Non siamo esattamente un popolo estraneo a questo tipo di tematiche.

Abbiamo però accumulato dei ritardi importanti – complice anche il regolatore – e che possono essere superati sia con il prossimo cambio ai vertici dell’agenzia che vigila sui mercati, sia con una diversa attitudine da parte della politica.

Il piatto che stanno cucinando a Washington è di quelli ghiotti: difficile pensare che non se ne desideri una fetta.

Euro digitale alternativa di cosa?

Nell’intervista c’è anche spazio per discutere dell’euro digitale, la soluzione progettata dalla Banca Centrale Europea anche per arginare la possibile espansione in territorio europeo delle stablecoin legate al dollaro.

Un progetto però che non piace quasi a nessuno (a partire dalle banche) e che in Italia incontrerà anche delle resistenze di carattere politico. Una buona notizia per i cittadini italiani?

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