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Starknet ALLUNGA il passo: STRK +58% nell’ultima settimana, prosegue il RALLY!

Non tutti i token dei layer-2 se la passano male.

È una fase speculativa davvero fenomenale per STRK, token della blockchain L2 Starknet, che riesce a staccarsi dall’andamento choppy del resto del mercato per andare a piazzare performance invidiabili. I numeri parlano chiaro: prezzi in corsa del +30% nelle ultime 24 ore, +58% in settimana e +89% nell’arco del mese.

Dopo una lunga fase di debolezza nel 2024, ed una noiosissima accumulazione nel 2025, ora finalmente STRK sembra riuscire a ritagliare il suo momento di gloria. Momentum che arriva anche grazie ad una narrativa che accomuna in un certo senso il progetto a tutta la filiera delle privacy coin, con ZEC che guida ancora il rally.

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STRK in volo: Starknet piace alla narrativa privacy-focused

Ne avevamo già parlato la scorsa settimana di quanto Starknet stesse facendo bene nell’ultimo periodo, sia da un punto di vista di dati on-chain che dal profilo dell’interesse crescente da parte del mercato. Soprattutto perché gli occhi degli investitori, viste le performance da capogiro di ZEC, sono ora puntati sul meta delle privacy coin, di cui STRK ne fa parte, anche se solo apparentemente.

I più bravi diranno che Starknet è un L2 di Ethereum e che non c’entra nulla con progetti attenti lato opsec, ma sfugge loro un piccolo dettaglio: uno dei co-fondatori di StarkWare (azienda operativa su Starknet), è Eli Ben-Sasson, figura chiave nel mondo delle ZK-proofs e tra i principali ricercatori che hanno contribuito allo sviluppo di Zcash.

Il mercato da parte sua, che cerca sempre di anticipare e pensare a chi sarà “il prossimo token X che seguirà il trend Y”, pare aver premiato STRK per questa…coincidenza.

privacy coin
Privacy coin ArtemisFonte dati: https://app.artemisanalytics.com/home

Un meta spinto anche dalla stessa Starknet

C’è da ammettere poi che anche Starknet, nel suo piccolo, sta facendo credere al mercato di essere ideologicamente vicina a Zcash ed altri progetti privacy-focused. In realtà la sua chain L2 di Ethereum non è in grado di oscurare gli address delle transazioni come avviene altrove, essendo stata pensata esclusivamente per scopi di scaling dalla mainnet.

Piuttosto, il punto in comune è un altro: Starknet è stato uno dei primi rollup a integrare le prove ZK, che rappresentano la stessa tecnologia crittografica alla base di Zcash. Ma, nel primo caso servono principalmente per comprimere e verificare i dati sul L1 principale di Ethereum, mentre nel secondo sono impiegate per nascondere i dati di chi avanza una transazione. 

Logiche forse troppo complesse per i crypto bro, che non capiscono, e spingono STRK come se fosse la cugina di ZEC.

Privacy e Starknet
Privacy metaFonte dati: https://x.com/Starknet

Bene anche sui dati on-chain

Non è comunque solo una questione di narrativa, perché Starknet sta facendo davvero bene anche a livello di numeri e di metriche relative all’attività di rete. Tra i layer-2 di Ethereum è il più in forma dell’ultimo periodo, con il Total Value Secured in crescita del 35,8% in 7 giorni a $1,2 miliardi, e un Total Value Staked che ha appena superato i $300 milioni.

Numeri che tra l’altro trovano un gancio positivo anche grazie alla crescita che sta registrando il protocollo Extended, che è operativo proprio su Starknet. In particolare questo perpetual DEX (sostenuto da ex dipendenti Revolut) sta crescendo molto in termini di utenti attivi e volumi, cosa che indirettamente beneficia l’infrastruttura blockchain su cui si poggia.

L2 Ethereum
TVS L2 EthereumFonte dati: https://l2beat.com/scaling/summary

STRK on-fire: rotti livelli di prezzo che mancavano da febbraio 2025

Oggi STRK piazza un’importante +30% che lo porta al breakout degli $0,25, livello che non veniva raggiunto da molti mesi a seguito del crollo del Q1 2025. Graficamente registra un andamento bullish fatto da massimi e minimi decrescenti, con i prezzi che sono riusciti a rompere con decisione (e forti volumi) le resistenze date dagli spike che si sono formati nelle ultime sessioni.

Da notare come, rispetto a molte altre altcoin, STRK abbia già recuperato completamente il dump causato dall’evento di liquidazione del 10 ottobre, cosa che mette in evidenza una forza relativa non banale. Dal punto di vista dei derivati, anche qui la situazione è molto buona: open interest e volumi in up nelle ultime 24 ore, ed una predominanza di volumi taker in acquisto. Unico difetto: i volumi futures sono 7 volte maggiori dell’open interest, ovvero c’è forse una speculazione troppo aggressiva in questo momento.

STRK prezzo
STRK-USDC grafico dailyFonte dati: https://it.tradingview.com/


Per contestualizzare su un time frame più ampio, STRK arriva da un debutto che lo ha visto presentarsi sul mercato con una FDV altissima, poi scontata dal mercato nel corso del 2024. È stato un token molto escluso dai riflettori nel 2025, ma che ha accumulato a lungo tra gli $0,1 e gli $0,2. Il Q4 potrebbe essere il suo momento, ma tenete comunque presente che in questa fase il grafico è parecchio esteso. 

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