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I mercati crypto, che piaccia o no, mostrano un legame stretto e sempre più evidente con la finanza tradizionale, con i dati macroeconomici e con l’andamento degli indici azionari statunitensi. Questo rapporto è diventato il vero termometro del sentiment globale, perché Bitcoin e le principali altcoin reagiscono in modo più volatile agli stessi fattori che influenzano Nasdaq e S&P 500.
Correlazioni e comportamento di Bitcoin nel 2025
L’andamento del 2025 sta evidenziando un cambiamento tra i coefficienti di correlazione con progressivo indebolimento del legame tra Bitcoin e gli indici americani.
Sul grafico allegato si può osservare come la correlazione con il Nasdaq è scesa fino a -0,36, mentre quella con l’S&P 500 ha toccato -0,40. Questi valori indicano addirittura una relazione inversa, segnale che Bitcoin si sta comportando in modo divergente rispetto a S&P500 e Nasdaq che sono vicini ai loro massimi storici.
Divergenza di BTC anche in fase di recupero
Sulla view grafica weekly si vede come l’uscita dalla correlazione positiva sia avvenuta per Bitcoin nell’ultima decade di ottobre, prima del breakdown dei 100.000$. Dal minimo in area 81.000$ c’è stato un recupero di BTC fino agli attuali 91.325$ ma non ci sono ancora evidenti miglioramenti della correlazione.
Dollaro in indebolimento in attesa della risposta di Bitcoin
Il rapporto inverso tra Bitcoin e il Dollar Index rimane uno dei segnali più rilevanti del quadro macro, ma l’ultima fase mostra una dinamica meno sincronizzata rispetto al passato.
Il DXY ha segnato i minimi a metà settembre, mentre Bitcoin ha toccato il proprio minimo soltanto una settimana fa, con circa due mesi di ritardo rispetto al movimento del dollaro. Storicamente, nelle fasi in cui il Dollar Index si indebolisce, Bitcoin tende ad attivare un recupero significativo, come mostrato più volte nel grafico allegato.
Ora il punto chiave è verificare se questa relazione tornerà a manifestarsi. Se la debolezza del DXY dovesse persistere, il mercato si aspetta da Bitcoin un ciclo rialzista coerente con lo schema storico.
Focus verso la riunione Fed del 10 dicembre
Powell e la Fed (Federal Reserve) restano centrali in questa prima parte di dicembre. I mercati stanno mettendo molte aspettative su questa decisione (forse troppa).
In allegato il grafico storico di come i cicli monetari abbiano scandito anche i movimenti di BTC, il taglio dei tassi del marzo 2020 ha preceduto uno dei rally più intensi della storia del mercato crypto, mentre la fase di rialzi iniziata a maggio 2022 ha coinciso con un lungo periodo di debolezza. Nella parte evidenziata in verde, i tassi stabili sopra il 5% hanno accompagnato una fase di costante crescita di Bitcoin, l’avvio dei primi tagli un’accelerazione con nuovi ATH.
Ora l’attenzione è sulla riunione del 10 dicembre, dove il mercato attende un taglio. In allegato le attuali aspettative con il barometro pro-taglio.
Volatilità e VIX: una correlazione secondaria
L’indice VIX misura l’avversione al rischio ed è riconosciuto come l’indicatore della paura nei mercati. Quando il VIX sale rapidamente, la pressione ribassista aumenta anche su Bitcoin, che tende a risentire dei picchi di volatilità.
Quando invece la volatilità implicita si riduce, il contesto diventa più favorevole a fasi di recupero. È una relazione irregolare, ma rilevante durante gli shock di mercato.
Oro e Bitcoin correlazione ballerina
Il grafico weekly degli ultimi due anni mostra una correlazione altalenante tra oro e Bitcoin, con fasi di avvicinamento seguite da divergenze. Il coefficiente settimanale evidenzia valori negativi, attualmente a -0,62 segnale di una relazione inversa nel breve termine.
Tuttavia, osservando la prospettiva su un setup mensile, la correlazione cambia in modo significativo e il rapporto risale a 0,80, un valore fortemente positivo, seppur in flessione rispetto ai picchi raggiunti nell’estate del 2024. Questo dato conferma che, nei cicli di lungo periodo, oro e Bitcoin tendono a muoversi in maniera più coerente rispetto a quanto appare nelle oscillazioni di breve.
