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Giornata di ieri dominata dalla decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi dello 0,25%, scelta che ormai era scontata dal mercato. Ciò che è emerso è stata una significativa divisione interna su questa decisione. È stato inoltre segnalato che potrebbe esserci un probabile stop al ciclo di allentamento dei tassi, indicando una fase di maggiore cautela nella politica monetaria.
Vorrei dirvi che per 48 giorni non si sentirà parlare del prossimo FOMC di fine gennaio 2026, ma probabilmente non sarà così. Diciamo comunque che il tema, fino a fine anno, dovrebbe avere una rilevanza minore.
Acquisti della Federal Reserve sul breve termine
Il dato più interessante è che, Jerome Powell, ha annunciato l’avvio di un acquisto di titoli di Stato a breve scadenza, (un QE mascherato), come avevamo segnalato sul canale telegram VIP di Criptovaluta.it® già ieri mattina. C’è necessità di dare liquidità al mercato obbligazionario, per sostenere le dinamiche del debito in modo immediato
Il punto della liquidità era stato evidenziato in più di un articolo dedicato al mondo crypto, dove in questo momento la mancanza di liquidità rappresenta un elemento critico per il settore.
Impatto sui mercati azionari
A livello di mercati azionari c’è stata una reazione contrastata. Inizialmente positiva e chiusure in verde, ma l’apertura dei future notturni è altamente negativa. Come si può vedere dal grafico allegato, oggi l’S&P 500 sta registrando un -0,84%, mentre il Nasdaq mostra una performance ancora peggiore, segnando un -1,18%. Medesima situazione si per i mercati Europei, con Dax a -0,32% e EuroStoxx a -0,20%.
Risultati Oracle: l’AI non basta
Un altro dato rilevante ieri sera sono stati i dati di Oracle del Q2 2026, rivelando un quadro misto. I ricavi totali (16,06 miliardi $) hanno mancato le stime di Wall Street. Crescono i dubbi sul rallentamento della spesa cloud da parte delle aziende e crescono le preoccupazioni sul debito legato agli investimenti in AI. Il prezzo di ORCL ha reagito scendendo nelle contrattazioni after-hours del 5,5%.
Reazione del mercato crypto
Il mercato crypto ha reagito in modo simile agli indici azionari, con rialzio seguito da virata al ribasso. La contrazione è ben visibile nel grafico 1H che mostra l’andamento della Top 20 dalla mezzanotte di ieri. La virata al ribasso è sostanzialmente iniziata alle 22:00, dopo il rilascio dei dati di Oracle. La maggior parte delle crypto è entrata in contrazione, inclusi Bitcoin ed Ethereum. Resistono invece in positivo solo Monero e Hyperliquid (recentemente analizzato).
Bitcoin ancora bloccato dalla resistenza
Per quanto riguarda Bitcoin (BTC), la situazione ha mostrato nuovamente un contesto tecnico in cui il prezzo si è bloccato sulla resistenza dei 94.000$.
Ieri le aspettative di un possibile breakout di questo livello erano alte, ma al momento sono state deluse. Attualmente BTC quota 90.210$ ed è in ribasso del -1,92%, movimento che azzera il progresso registrato nella prima parte di dicembre.
I livelli chiave di Bitcoin
A livello tecnico è necessario che il prezzo di BTC resti sopra la prima area supportiva di breve termine posta a 87.700$. La tenuta è fondamentale per evitare un deterioramento del tentativo di rimbalzo e discesa verso area 84.000$.
La struttura grafica di Ethereum
Per quanto riguarda (Ethereum) ETH, ieri è arrivato sull’area di resistenza dei 3.430$/3.520$, livello che abbiamo più volte evidenziato nelle analisi precedenti. Qui si è fermato, ha ritracciato e attualmente quota 3.215$, e segna su base daily -3,29%. Questo ribasso oggi fa perdere un po’ di forza relativa rispetto a BTC.
Supporti chiave per Ethereum A livello tecnico Ethereum ha ora un primo livello di supporto che passa in area 3.120$, mentre, a scalare, si trova il supporto principale dei 3.030$. La perdita potrebbe mettere in crisi l’attuale tentativo di rimbalzo in atto da circa tre settimane. Il rischio, in caso di rottura di questi livelli, sarebbe una discesa nuovamente verso l’area dei 2.900
