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GIAPPONE TASSI

È fatta: Giappone alzerà i tassi. Problemi per Bitcoin e crypto? [ANALISI]

Bank of Japan deciderà per il rialzo di 25 punti base dei tassi. Carry trade a rischio?

Bank of Japan, la banca centrale del Giappone, alzerà i tassi di 25 punti base il prossimo 19 dicembre. Questa è l’opinione prevalente all’interno dell’istituto, secondo quanto riporta Nikkei. La decisione è seguita molto da vicino anche dagli investitori Bitcoin e crypto, perché potenzialmente in grado di impattare sui mercati globali e in particolare su quelli risk on.

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La decisione porterà i tassi di riferimento in Giappone allo 0,75%, livello che non si vedeva dal 1995. Continuerà così, dopo uno iato durato 11 mesi, il percorso di normalizzazione monetaria del Giappone, che in questo momento sta affrontando sia un’inflazione molto elevata, sia una crescita negativa. Bank of Japan però sarebbe decisa a procedere con un rialzo dei tassi, anche al fine di controbilanciare recenti annunci del governo di Tokyo, che ha approvato degli importanti pacchetti di stimoli.

Carry Trade e impatti sui mercati globali

Prima di farsi prendere dal panico e correre a vendere tutto, varrà la pena di ricordare come siamo arrivati a questo punto e quali potrebbero essere davvero le conseguenze di una scelta del genere da parte della banca centrale giapponese.

  • Ueda in realtà ha segnalato questa volontà già da tempo

Per quanto lo abbia fatto a modo suo, ovvero parlando in modo sibillino e aumentando l’incertezza percepita. Per i mercati una decisione in questo senso da parte di BoJ non è esattamente inaspettata.

  • Il carry trade

In realtà a preoccupare è – come lo chiamano quelli bravi – l’unwind del carry trade. Ci sono capitali importanti investiti nelle borse USA (principalmente) che sono presi in prestito in Giappone in Yen, sfruttando gli interessi storicamente molto bassi dalle parti di Tokyo.

Chiaramente più si riduce la differenza tra i tassi USA e quelli in Giappone meno questo trade è conveniente. Ed è proprio in virtù delle preoccupazioni causate da questo unwind che nell’agosto 2024 si ebbe una correzione di ampia portata, che impattò anche su Bitcoin e crypto.

Venivamo però da una situazione, ad agosto 2024, dove l’aumento dei tassi fatto a luglio fu molto meno telefonato di questo. La sensazione, per ora, è che i mercati abbiano ampiamente scontato questa decisione di Ueda. Bisognerà continuare a monitorare la situazione, evitando però di farsi prendere eccessivamente la mano da un allarmismo che è stato già spinto a dovere dai social.

Quando la decisione?

Bank of Japan si riunirà il 18 e il 19 dicembre. In questa seconda giornata comunicherà pubblicamente la decisione, che sarà, a meno di clamorosi stravolgimenti dell’ultima ora, quella di alzare i tassi dello 0,25%, portandoli allo 0,75%, ancora a una distanza siderale da quelli USA.

La permanenza di questa distanza renderà il carry trade comunque vantaggioso. La diffusione della notizia da parte di Nikkei non sembrerebbe aver avuto, almeno per il momento, ripercussioni sui mercati, che stanno proseguendo la giornata di scambi come se nulla fosse stato in verità pronunciato.

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Salvatore Coniglio
Salvatore Coniglio
2 ore fa

La Sua analisi conferma la nostra posizione: questo rientra in un contesto di “rumore” macroeconomico che non incide sulla nostra strategia fondamentale.

  1. Impatto già scontato: Come Lei giustamente evidenzia, l’aumento dei tassi giapponesi era ampiamente previsto e il mercato ha già assorbito tale informazione.
  2. Il fattore strutturale domina: La nostra scelta su SOL non si basa sulla speculazione macro, ma su flussi di capitale strutturali e irreversibili: l’adozione da parte di JPMorgan, Franklin Templeton, Revolut e dYdX per motivi di efficienza T+0 e compliance.

Tali flussi strutturali sono nettamente più significativi e potenti di qualsiasi preoccupazione legata al carry trade dello Yen. La nostra strategia è immune, e la vittoria è tecnica e fondamentale.