Come ci sta trattando Wall Street? Risposta breve: male. Nella giornata di ieri, martedì 16 dicembre, ci sono state fuoriuscite di capitale nette dagli ETF su Bitcoin e Ethereum, comparabili con quelle di lunedì 15 dicembre. Continua dunque un disimpegno dalle posizioni sulle criptovalute, all’interno di un clima di ansia generalizzata, dovuta sia al ritorno di certe narrative nefaste sul ciclo AI, sia a preoccupazioni (esagerate) su una decisione di politica monetaria in Giappone per venerdì prossimo.
Nella giornata di ieri sono fuoriusciti dagli ETF Bitcoin circa 277 milioni di dollari, mentre da quelli Ethereum ben 224 milioni di dollari, cifra che è certamente più rilevante, data la minore capitalizzazione di mercato di $ETH rispetto a Bitcoin.
Wall Street, ma cosa fai?
Sono ormai settimane che manca uno dei sostegni fondamentali per il prezzo di Bitcoin e Ethereum. Parliamo degli ETF quotati negli USA, che continuano a mostrare segni importanti di debolezza. Debolezza che nella giornata di ieri si è riflessa, di nuovo, in una fuoriuscita netta di capitali.
Sul fronte Bitcoin pesano maggiormente i -210 milioni fatti registrare da BlackRock, con Fidelity che ha aggiunto alle sue dotazioni solo 26,7 milioni di dollari.
Sul fronte Ethereum i numeri non sono molto diversi. Dei 224 milioni di capitale in uscita ben 221 sono infatti di BlackRock. Non è chiaro per il momento di che tipo di segnale si tratti. Difficile pensare per il momento a un disimpegno degli istituzionali, che hanno in genere orizzonti di periodo più lungo.
C’è la seria possibilità che si tratti di un graduale disimpegno di trader che sono più sensibili alla variazione del contesto di rischio dei mercati.
Questo perché venerdì si attende una decisione in Giappone sui tassi di interesse che potrebbe cambiare leggermente la configurazione di mercato. Trattandosi di una decisione che però è attesa e anticipata, ci sono ottime probabilità che i mercati si stiano muovendo… prima.
La situazione nel mondo alt
Musica ancora diversa nel mondo altcoin, dove abbiamo Ripple XRP che continua a accumulare (+8,54 milioni di dollari ieri). Per quanto riguarda Solana, anche qui dato positivo, per quanto più modesto (+3,64 milioni di dollari).
Chainlink porta a casa 1,38 milioni di dollari, testimoniando un interesse per il momento relativamente scarso per questa categoria di ETF, che per il momento è offerta soltanto da Grayscale. Fermo Dogecoin, fermo Litecoin e fermo anche HBAR, per quelli che sono di gran lunga i peggiori 3 ETF del giro.
Oggi si apre un’altra giornata molto interessante, di quelle che potrebbero dare ulteriori segnali a un mercato che sta soffrendo, seppur con una certa dignità.
Per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, non possiamo che chiedere: se ci avessero detto che per 2 mesi gli ETF sarebbero mancati di fatto all’appello, ci saremmo mai immaginati di vedere Bitcoin sopra gli 85.000$?
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