In una giornata di ulteriori tensioni per il mondo crypto, c’è chi può ridersela di gusto. Sono gli azionisti di Hut 8, miner che tra le altre cose ha una joint venture con una società legata alla famiglia Trump, che oggi guadagna in doppia cifra in borsa. Un guadagno che è legato a un importante accordo in ambito AI con Anthropic, per un lease che durerà 15 anni e che avrà anche l’appoggio finanziario di Google.
Continua l’assalto, se così vogliamo chiamarlo, dei grandi dell’intelligenza artificiale al mondo del mining. Perché, come vi diciamo da tempo, è il bene più prezioso a decidere le sorti industriali del mondo. E quel bene, quella commodity, è l’energia a basso costo.
Balzo in borsa per Hut 8
I miner Bitcoin industriali hanno know-how, hanno tante macchine macina-numeri per proporre il prossimo blocco e incassare cifre esorbitanti. Ma hanno anche tanta energia, e spazio, per installare le macchine utili per processare altri numeri, quelli necessari all’intelligenza artificiale. Ed è in virtù di questo che sono diventati un bersaglio per accordi di leasing e di installazione macchine in sede per i grandi del settore AI.
Ultima in ordine temporale è Hut 8, che ha stretto un accordo con Anthropic, che durerà 15 anni per 7 miliardi di dollari. A fare da intermediario c’è Fluidstack, particolarmente attivo nel settore, per un progetto che complessivamente varrà 2.295 megawatt.
Oltre al boom in borsa di Hut 8, che rispetto all’apertura viaggia ad un ricco +11%, è il segnale che questo sarà il trend che interesserà il grosso delle società che si occupano a livello industriale di mining. Prestare sempre più spazio e energia al mondo dell’AI, dai ritorni certi (al contrario del mining Bitcoin), per il momento meno competitivo e soprattutto con l’appoggio di giganti, come in questo caso, delle proporzioni di Google.
È la fine del mining per come lo conosciamo?
No. Ma come scriviamo da tempo, sono evoluzioni che andranno seguite. Dal boom dell’AI e dei servizi ad essa collegati, c’è un nuovo pretendente per l’enorme quantità di energia che i miner Bitcoin hanno a disposizione. Ha tanto cash da mettere sul tavolo e forse un progetto per il momento più stabile di quello di un mining dal futuro incerto, proprio come nella canzone di Tonino Carotone.
No, non sarà la fine, ma un’industria che si sta già riorganizzando. In diversi tra i top player hanno infatti già deciso di fermare per ora l’espansione del mining Bitcoin, concentrandosi proprio sul mondo AI.
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