Se dovessero servire altri esempi del discostamento di sentiment tra istituzionali e retail, basterà guardare a quanto stanno facendo le grandi DAT, quelle più solide, ovvero le società quotate che hanno come unico scopo l’accumulo di criptovalute. Oggi è arrivata notizia di un altro acquisto da parte di Bitmine, società guidata da Tom Lee, che tra le altre cose ha recentemente iniziato anche a fare staking dei propri $ETH.
Bitmine ha infatti comunicato l’acquisto di altri 44.463 $ETH, che portano il totale a 4.110.525 ETH, per un controvalore superiore ai 12 miliardi di dollari. Una somma importante e che rende questo specifico gruppo quotato il più rilevante del mondo ETH e il secondo più rilevante nel mondo delle DAT, dopo appunto soltanto Strategy.
Prezzo non fa paura?
Sembrerebbe di no, dato che per l’appunto anche in un dicembre contraddistinto da una certa fiacca hanno speso somme considerevoli sia Strategy – che oggi ha segnalato un altro acquisto, sia appunto Bitmine, che supera così ampiamente quota 4 milioni di $ETH e poco sotto il 4% totale della supply di questa criptovaluta.
Ricordiamo ai nostri lettori che si tratta di una società che ha l’obiettivo ambizioso di raggiungere il 5% dell’intera supply di Ethereum, traguardo al quale contribuirà anche lo staking, al quale ha iniziato a partecipare da poco.
Prezzi delle azioni ancora in difficoltà
I mercati però continuano con un trattamento tutto fuorché di favore per le azioni di questo specifico comparto. Nessuna ad oggi è con un mNAV superiore a 1 (a meno che di non calcolarlo alla Saylor, e a nostro avviso non correttamente) e nessuna dunque ha un valore delle azioni che è superiore al controvalore delle crypto detenute.
Le DAT, partite con gli auspici migliori, si sono rivelate essere in diversi casi una manovra per scaricare su ignari retail vecchie detenzioni crypto – fatti salvi appunto quei casi come Strategy e Bitmine dove il progetto appare come più articolato e soprattutto privo di certi meccanismi. Potranno essere queste le grandi occasioni – o almeno alcune delle grandi occasioni – che potrebbero configurarsi nel 2026? Non lo possiamo sapere.
C’è da dire che almeno Saylor e Lee sembrerebbero essere più che convinti della bontà della loro teoria di investimento, una teoria che passa dall’accumulo maggiore possibile di crypto, costino quel che costino.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
