Con la fine dell’anno alle porte, sul mercato crypto si possono iniziare a tirare le somme. Il 2025 si avvia a chiudere con una lunga sequenza di segni rossi, che coinvolge anche Bitcoin ed Ethereum, entrambi attualmente in negativo nel mese di dicembre. Questa dinamica contrasta in modo evidente con l’andamento dei mercati azionari, che restano agganciati ai massimi storici, non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa, con DAX e Stoxx su livelli elevati.
Rosso crypto, forza azionaria
Nella giornata di ieri gli indici azionari hanno registrato una seduta ribassista, sulla scia del pattern di inversione emerso già da venerdì con la formazione di una doji in uptrend.

I ribassi sono rimasti comunque contenuti: l’S&P 500 ha chiuso a -0,35%, mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,48%. La differenza tra i due indici sta nella posizione tecnica: l’S&P 500 era reduce dal test dei massimi storici toccati venerdì, mentre il Nasdaq resta più distante dai massimi di ottobre.
Livelli tecnici di S&P 500 e Nasdaq
Dal punto di vista tecnico, una prosecuzione della fase di contrazione resta possibile. I principali livelli di supporto passano per il Nasdaq in area 25.400 punti, dove transita anche la media mobile (sma 50), e per l’S&P 500 in area 6.680 punti, livello chiave per valutare la tenuta del trend di fondo.
Mercato crypto ricco di false partenze e trappole
Il movimento del mercato crypto nella giornata di ieri è stato ancora una volta disordinato ed erratico, con dinamiche da bull trap, quella che spesso definiamo una “caccia al pirla”. Nella notte si è verificata un’accelerazione rialzista che ha coinvolto l’intero comparto, portando al breakout di diverse resistenze e alimentando aspettative rapidamente disattese.
Bitcoin respinto dalla media mobile
Nel grafico daily su Bitcoin abbiamo una view dai minimi di novembre, dove si osserva la fase di spinta iniziale e il successivo arresto del prezzo sulle resistenze.

Negli ultimi giorni l’area degli 89.500$ sta chiaramente bloccando l’andamento di BTC. Ieri il rialzo si esteso fino a 90.460$, superando temporaneamente la resistenza, ma fermandosi in modo preciso sulla media mobile (SMA 50), da cui è partita una fase di ritracciamento.
Congestione in atto e rischio ritracciamento
La seduta si è chiusa con una contrazione del -0,82%, all’interno di un range massimo-minimo del 4,10%. Oggi il prezzo risulta sostanzialmente invariato, tornando a muoversi in una fase di lateralità già in atto da mercoledì 24 dicembre, come evidenziato nella box di congestione sul grafico. Il rischio resta quello di un ritracciamento verso l’area di supporto degli 84.000$.
Ethereum replica lo schema tecnico di Bitcoin
La situazione grafica di Ethereum è sostanzialmente simile a quella osservata su Bitcoin. Ieri ETH ha toccato un massimo a 3.057$, muovendosi in un range intraday del 4,85%, per poi chiudere in contrazione del -0,45%. Attualmente quota 2.940$, mentre il mese di dicembre è in rosso del -1,86%. Su base annuale la performance resta negativa, pari a -11,85%.

Resistenze e fase di congestione in atto
Anche Ethereum, durante il rimbalzo di ieri, si è fermato con precisione sulla prima resistenza in area 3.030$, livello intersecato dalla media mobile (Sma 50). La resistenza più rilevante passa però più in alto, in area 3.110$. Il prezzo si muove ora in una fase di congestione di breve, in atto dal giorno di Natale.
Supporti chiave e rischio ribassista
Sul lungo periodo Ethereum sta lavorando sul supporto principale del vettore di lungo termine in area 2.900$. Nel breve, una rottura dei minimi a 2.890$ aumenterebbe la probabilità di una nuova accelerazione ribassista, con rischio di ritorno sui minimi di dicembre e su quelli registrati la scorsa settimana.
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