In più occasioni vi avevamo parlato di una misteriosa whale di Ethereum che negli ultimi 3 mesi si è fatta notare per le sue operazioni aggressive sul mercato. Oggi finalmente, grazie alle rivelazioni on-chain di Arkham Intelligence, abbiamo un nome per questa entità, che ad oggi controlla la bellezza di 626.285 ETH, per un controvalore che supera gli $1,8 miliardi.
La cosa più curiosa di questa storia è che il patron dei wallet associati alla whale è uscito allo scoperto su X, spiegando a tutti quella che è la sua strategia operativa su Ethereum. Una strategia che, per ovvi motivi, sottende un bias particolarmente bullish, ma che sembra essere impostata in un orizzonte temporale ben definito. Tutti i dettagli in questo articolo.
Ethereum: ecco il nome della balena di ETH
Senza troppi giri di parola, andiamo subito al dunque. La famosa whale di Ethereum che ha accumulato ripetutamente ETH nelle ultime settimane è stata identificata come Trend Research. Parliamo di una società di trading e ricerca attiva nei mercati crypto, con a capo JackYi, fondatore del VC Liquid Capital con sede ad Hong Kong.
Lo hanno scoperto gli analisti on-chain di Arkham Intelligence e di altre aziende di monitoraggio, che hanno ricostruito le transazioni della balena incrociando movimenti con i wallet controllati della società. L’associazione è stata poi confermata dallo stesso JackYi, il quale ha svelato di essere la persona dietro l’etichetta della cosiddetta “Borrowed Whale”.
Da qualche mese Trend Research impegna i propri ETH su Aave per prendere in prestito stablecoin, che utilizza a sua volta per acquistare altre coins, sfruttando il potere della leva finanziaria. Solo nella giornata di ieri ha depositato $35 milioni in ETH per prendere in prestito $20 milioni di USDT.

Audace accumulo di ETH da parte della balena
All’inizio la whale era stata adocchiata dagli analisti per aver preso in borrow 66.000 ETH a metà ottobre, quando le quotazioni erano ancora sopra i $4.000, con l’intenzione di vendere allo scoperto la moneta ed approfittare di un possibile ribasso. Con quell’operazione ha guadagnato quasi $27 milioni in pochi giorni, cambiando però successivamente il suo modo di operare.
Da novembre in poi infatti, l’entità che noi oggi conosciamo come Trend Research ha accumulato senza stop, comprando svariati milioni in Ethereum ad ogni dip. È riuscita anche a beccare il bottom locale del 21 novembre, mettendo in cassa ben 114.684 ETH.
In totale ad oggi possiede oltre 626.285 ETH, per un valore che supera gli $1,8 miliardi, cifra davvero notevole, a cui però vanno sottratti circa $900 milioni di USDT presi in prestito e riutilizzati come base per l’acquisto di ulteriore ether.

In gergo quello che fa Trend Research si chiama “looping”: una strategia dove appunto si fa lending/borrowing utilizzando un asset volatile come garanzia per richiedere stablecoin, con cui acquistare altri asset, ripetendo il processo più volte. Così facendo si aumenta l’esposizione complessiva utilizzando meno capitale, ma si va incontro anche a dei possibili rischi di liquidazione se il valore del debito supera quello del collaterale.
C’è comunque un ampio margine al momento, e le posizioni sono al sicuro con un health factor abbondante, ma rimane comunque un’operatività aggressiva.
Trend Research vuole continuare ad acquistare Ethereum
Jackyi di Trend Research ha spiegato in un post su X che dopo il crash del 10/11 la sua azienda ha scelto di accumulare costantemente Ethereum, in quanto vede un potenziale rialzista della criptovaluta nel 2026. A conti fatti, nell’ultimo trimestre, tramite le nuove partecipazioni, Trend Research è diventata una dei più grandi investitori di ETH. Per dare un’idea delle dimensioni, se fosse una DAT, sarebbe al terzo posto dietro SharpLink e BitMine.
La visione del team è fortemente bullish per il prossimo anno, con diversi fattori positivi che potrebbero spingere al rialzo i prezzi come lo spostamento on-chain della finanza, la crescita delle stablecoin ed un contesto macro favorevole per i mercati. Ad ogni modo come strategia non si cerca di fare market timing puntando al bottom, quanto piuttosto di fare acquisti ricorrenti in stile PAC, anticipando un 2026 che, a detta di Trend Research, sarà esplosivo.
Giudicheremo con i fatti se nei prossimi mesi avranno azzeccato le previsioni o meno. Nel frattempo la società ha rivelato di avere nel proprio portafoglio crypto anche holdings in WLFI, BTC, BCH e BNB.
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