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Elon Musk, Tweet contro Bitcoin Maxis! Intanto Bukele…

Ancora Elon Musk su Bitcoin, questa volta in veste privata e, finalmente, senza che ci siano ripercussioni sul mercato. Il CEO di Tesla continua a trollare massimalisti di Bitcoin, per strappare qualche risata, ma al tempo stesso innescando di nuovo uno scontro molto aspro, segno che ormai il rapporto con la community di Bitcoin è irrimediabilmente compromesso.

Un tweet che, nonostante la sua leggerezza, può portare a diverse e importanti considerazioni, sia sullo stato di Bitcoin, sia sullo stato di Musk nella community e sui mercati. Con un punto di partenza molto importante: il fatto che Musk non possa più agitare spettri sul mercato è segno della maturità raggiunta da Bitcoin, un affrancamento dalle bizze di Musk che era quanto attendevano moltissimi investitori.

Finito il potere magico di Musk su Bitcoin e sulla community?

Nel frattempo Bitcoin continua, anche se lentamente, a recuperare terreno, in una giornata che si preannuncia ancora una volta di grinding e scenario per l’ennesimo scontro frontale tra orsi e tori. La stessa lotta che sta andando ormai avanti da qualche tempo e che sembrerebbe essere il lietmotiv per la prima criptovaluta al mondo per capitalizzazione.

Possiamo intervenire su un mercato dai volumi molto bassi, ma dalla volatilità di brevissimo ancora relativamente alta, sulla piattaforma cripto eToro (qui puoi ricevere una demo virtuale gratuita), che offre Bitcoin sia in accesso diretto, sia tramite i suoi CopyPortfolios, all’interno dei quali troviamo sia BTC sia le azioni delle aziende che ci hanno investito. E potremo anche fare trading copiando i migliori con il CopyTrading – che permette anche di spiare nelle loro posizioni aperte.

Cosa ha twittato Musk e perché i massimalisti di Bitcoin non l’hanno presa bene

Quella tra Musk e i massimalisti di Bitcoin è ormai una guerra aperta, dove non si fanno prigionieri – e nella quale il CEO di Tesla continua a navigare con l’atteggiamento di sempre. Trollare, ridere e cercare di far saltare i nervi a qualche personaggio famoso della community.

Quanti massimalisti di Bitcoin servono per cambiare una lampadina? “Non è divertente!” – i massimalisti di Bitcoin.

Un inside joke che in molti avranno qualche difficoltà a comprendere. Musk si riferisce a quelli che vengono chiamati i massimalisti di Bitcoin, ovvero i membri della community che sono fortemente concentrati su BTC e che rifiutano qualunque tipo di compromesso, anche in termini di altcoin. Gli stessi, per intenderci, che si sono trasformati (a nostro avviso a ragione) nei più feroci critici di Musk e del suo atteggiamento altalenante nei confronti di Bitcoin.

Le risposte non si sono fatte attendere, alcune delle quali ai limiti dell’offensivo, segno che sono rimasti ormai in pochi ad accettare di buon grado le escursioni di Elon Musk nel mondo di BTC. Con qualche risposta, in realtà molto pacata, che è arrivata anche da Michael Saylor.

“Se ci dai 10 minuti, potremmo hashare la risposta”

Riferendosi al tempo necessario a BTC per creare un blocco e per risolvere appunto un hash. Non tutti però sono stati al gioco – e sono ripartite le solite accuse (in parte fondate) di voltafaccia a Musk – che riguardano in larga parte la questione ecologica relativa a BTC e al suo mining. Questioni che, come vedremo, potrebbero trovare a breve una soluzione – non soltanto grazie all’intervento del Mining Council.

Intanto il presidente di El Salvador…

Il mondo di Bitcoin, dopo aver messo alla porta Musk nel ruolo di eroe, ne ha rapidamente scelto un altro. Si tratta di Nayib Bukele, il presidente di El Salvador che è l’artefice della legge che ha portato all’accettazione di BTC come valuta legale nel suo paese. A poca distanza dal tweet di Musk, Bukele – con una maestria nella gestione dei social che difficilmente si trova in un politico, ha twittato laconicamente.

Il riferimento ovvio è all’energia rinnovabile che il paese produce in modalità geotermica tramite i vulcani – e che secondo i piani del presidente sarà utilizzata per fare mining green. Una risposta concreta ai dubbi – fondati e non – non solo di Musk, ma di un grande movimento di opinione che pone l’accento su quanta energia viene utilizzata dal protocollo di Bitcoin per la validazione delle transazioni.

La buona notizia: Musk è diventato irrilevante per i mercati

L’ultimo screzio di Musk con la community dei duri e puri aveva portato Bitcoin a correggere per circa 1 punto percentuale. Sembra passata un’era geologica da quel periodo. Oggi il mercato non ha accennato a modificare il suo andamento, segno che una certa maturità è stata raggiunta.

O meglio, che in realtà il trading tecnico la sta facendo da padrone. Con volumi relativamente bassi – basti pensare che la mempool di BTC è praticamente vuota, segno di un bassissimo numero di transazioni – sarà difficile muovere BTC con notizie che arrivano dall’esterno.

Certo, ci apprestiamo a vivere un weekend di ulteriore incertezza – con quanto abbiamo fissato nelle nostre previsioni Bitcoin che continua ad essere valido. Il canale tra i 30.000$ e i 40.000$ continua ad essere quello decisivo – il terreno di battaglia sul quale si giocherà una guerra molto aspra tra tori rialzisti e orsi ribassisti.

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