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Criptovalute a Malta

Malta, ecco il nuovo regolamento su criptovalute in vigore da novembre

In seguito all’approvazione da parte del Parlamento del Paese, il governo di Malta ha annunciato che la Legge sugli asset finanziari virtuali (VFA) e la Legge sui servizi tecnologici innovativi (ITAS) entreranno in pieno vigore dal prossimo 1° novembre 2018. Una decisione assunta dopo le deliberazioni tra il Ministro Silvio Schembri, l’Autorità per i servizi finanziari di Malta (MFSA) e Malta Digital Innovation Authority (MDIA), e che comporterà qualche interessante novità al panorama delle criptovalute, degli exchange e delle ICO.

Cosa cambia da novembre

Ma che cosa cambia da novembre? A ben vedere, la legge sull’accreditamento e sui servizi innovativi disciplinerà la registrazione di “accordi tecnologici e servizi tecnologici innovativi” e l’emissione di certificati nei confronti delle società di fornitura di tecnologia che hanno ottenuto la necessaria approvazione.

La Legge sulle attività finanziarie virtuali regolerà in particolar modo la discussa emissione di Initial Coin Offerings (ICO) nel Paese e, tra gli altri requisiti, imporrà che un emittente debba prima pubblicare un whitepaper facilmente comprensibile nei confronti dei potenziali investitori, firmato come assunzione di responsabilità da parte di tutti i membri del Consiglio di amministrazione dell’emittente stesso.

Cresce l’attesa per il Blockchain Summit

Non è probabilmente una coincidenza che la data di inizio di questi provvedimenti coincida con la data di lancio della prima edizione del Malta Blockchain Summit, un vertice di settore che si terrà proprio il 1° e il 2 novembre.

Il chief executive officer del Summit, Eman Pulis, ha ovviamente commentato in maniera molto soddisfatta quanto avvenuto in sede parlamentare, affermando di esser lieto che i tempi coincidano perfettamente, e che gli operatori sono lieti di recarsi nell’isola europea per poter sostenere gli sforzi compiuti a livello governativo per rendere il Paese la giurisdizione principale per la blockchain. Pulis ha poi commentato di sperare che il Summit sulla blockchain possa servire da vetrina per l’intero ecosistema e che possa giustificare gli sforzi compiuti dal governo maltese sul fronte legislativo.

Al summit dovrebbero essere presenti circa 5.000 delegati.

Malta sempre più isola della blockchain

Mentre Paesi come la Cina e gli Stati Uniti hanno assunto una posizione ben più severa nei confronti delle criptovalute, abbracciando magari la tecnologia che li alimenta (la blockchain), ma chiudendo le porte a ICO e riconoscimenti di tali asset virtuali, Malta sembra aver assunto un atteggiamento ben più progressista nei confronti del mercato della tecnologia criptovalutaria.

In particolare, non sfugge come gli exchange di criptovaluta a livello globale abbiano costantemente espresso la loro volontà di collaborare con i governi nazionali per garantire un ecosistema regolamentato ai propri asset. E che per questi exchange, il regolamento del governo maltese conferisce loro credibilità che garantirà la fiducia degli investitori nel mercato criptovalutario. Malta, con la sua progressiva attitudine verso la criptovaluta e verso la Distributed Ledger Technology, si è da tempo imposta come il nuovo hub per aziende del settore.

Ricordiamo infine come Malta sia anche sede di vari exchange, in particolare BitBay e Binance. Il Paese sta altresì collaborando con OKEx per lanciare un nuovo exchange di criptovalute e, nella sfera DLT, ha firmato un memorandum d’intesa con Binance per creare la Blockchain Charity Foundation, per sviluppare soluzioni a blockchain per attività locali e regionali nel Paese.

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