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Bitcoin Bond ritardo

El Salvador: Bitcoin Bond rimandati a Giugno | Ecco il motivo

Ritardo per i Bitcoin Bond ad El Salvador? È quanto ha riportato da diverse testate specializzate in finanza, che fissano anche una futura data per quanto riguarda l’emissione dei titoli di debito del primo paese al mondo che ha accettato Bitcoin come valuta avente corso legale.

Ci sarebbero diverse questioni sul tavolo, a partire dalla situazione geopolitica che è rapidamente scemata a causa dell’invasione russa dell’Ucraina con i conseguenti problemi a livello commerciale su scala mondiale. Una situazione troppo complessa da gestire per El Salvador che avrebbe pertanto deciso di giocare d’attesa.

Bitcoin Bond, ecco perché sono stati rimandati
El Salvador rimanda a data da destinarsi i Bitcoin Bond

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La situazione internazionale mette i bastoni tra le ruote ai Bitcoin Bond

Dovevano essere questione di pochi giorni, come negli annunci del ministro dell’economia del piccolo stato centro-americano. E invece sembra che ci sarà un ritardo importante, che dovrebbe spostare l’emissione tra giugno e settembre 2022. Il tutto, parrebbe almeno sulla carta, dovuto ad una situazione internazionale particolarmente complessa, che renderebbe molto difficile raccogliere i capitali necessari per l’intera operazione. Tutto questo, aggiungiamo, nonostante fossero già arrivate adesioni entusiastiche anche se soltanto sulla carta.

Sarà il contesto internazionale a darci l’input.

Questo avrebbe il ministro Alejandro Zelaya, parlando con una TV Locale. Lo strumento sarebbe infatti pronto, anche se mancherebbe l’approvazione del Parlamento, ma a fermare la macchina sarebbe appunto l’incertezza nel quale è piombato il mondo finanziario in seguito al conflitto in Ucraina. Scusa? Probabilmente no, ma è altrettanto vero che immaginiamo che il paese abbia questioni molto più pressanti, in un mondo finanziario dove il credito potrebbe farsi decisamente più caro, in particolare se espresso in dollari.

Cosa ne sarà della Bitcoin City? Le dietrologie del FT

Questo è il vero interrogativo, dato che parte della costruzione della città doveva essere appunto finanziata con questi bond. L’elemento decisivo al quale guardare è a nostro avviso il coupon del 6,5%, che nel nuovo contesto finanziario internazionale potrebbe essere una cedola troppo bassa per gli investitori.

Secondo quanto è stato invece riportato dal Financial Times, potrebbero esserci dei problemi per quanto riguarda l’emittente: non sarà lo stato di EL Salvador, ma la compagnia energetica nazionale La Geo, che poi è la stessa che starebbe curando il mining di Bitcoin tramite energia geotermica. Una situazione complessa che si sbroglierà soltanto con il tempo, ma che almeno a nostro avviso non dovrebbe essere fonte di eccessiva preoccupazione.

Se è vero che forse il ministro avrebbe fatto bene a non dare date che non fossero certe, è altrettanto vero che le scuse per il ritardo sono più che credibili. E che un contesto internazionale di questo tipo sicuramente non avrebbe aiutato. Poco male, l’esperimento è solo rimandato e non annullato.

Ma il cammino verso la liberazione dal debito classico e istituzionale si dimostra per quello che è: un cammino difficile, in particolare per un piccolo stato come El Salvador, tra le altre cose da qualche tempo ai ferri corti con gli USA, anche per la questione che riguarda più da vicino Bitcon.

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