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Cynthia Lummis: torna alla carica con Bitcoin! | “Non può essere fermato…”

Cynthia Lummis esorta la classe dirigente statunitense a valutare Bitcoin come rifugio da inflazione e svalutazione del dollaro. La criptovaluta per eccellenza non può essere fermata, secondo la senatrice repubblicana che rappresenta lo stato del Wyoming.

La tenuta economica degli Stati Uniti è a rischio, prova ne sono le condizioni in cui versano le famiglie che devono fare i conti con problemi di liquidità. In un’intervista concessa a Natalie Brunell la Lummis cita i tanti cittadini costretti a lesinare sulla spesa alimentare, e nel frattempo spinge perché si acceleri sulla regolamentazione.

La senatrice che ha associato per sempre e in modo indelebile il suo nome a quello di Bitcoin torna a farsi sentire. Un ottimo segno per Bitcoin, con il re delle criptovalute che è disponibile anche presso la piattaforma sicura Capital.comvai qui per ottenere un conto gratuito di prova con tutti gli strumenti top – intermediario che ci permette di investire su 140+ criptovalute, tutte selezionate tra quelle che possono offrire i migliori rendimenti e maggiore importanza all’interno di un portafoglio.

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Cynthia Lummis vede in Bitcoin il Santo Graal

È solo una questione di tempo, e neanche molto: prima o poi l’economia degli Stati Uniti andrà seriamente in crisi, e i primi a pagarne le conseguenze saranno i cittadini. Cynthia Lummis ha le idee chiare sul quadro macroeconomico del suo Paese, e individua in Bitcoin il principale strumento per salvare famiglie e imprese dalla catastrofe.

Bitcoin non può essere fermato, e questa è una cosa buona. Sono molto preoccupata per l’inflazione, e per il debito pubblico con cui siamo costretti a fare i conti. Molte famiglie del Wyoming sono sempre più spesso costrette a scegliere se fare il pieno di benzina o la spesa, considerando il prezzo dei generi alimentari.

Con le elezioni di metà mandato alle porte i toni potrebbero sembrare gonfiati ad altre, con la riconferma nel mirino. In realtà la situazione descritta dalla senatrice è tristemente ancorata a quanto accade quotidianamente tra un’ampia fascia di popolazione negli Stati Uniti, e non solo. E volendo alimentare con una provocazione le speculazioni dei soliti noti, aggiungiamo che la rappresentante del Wyoming al Senato è una fervente sostenitrice di Bitcoin da sempre. La cosa è sotto gli occhi di tutti, compresi quelli dei colleghi che hanno fatto una levata di scudi contro le sue proposte.

Un tema sempre più politico, anche in vista delle elezioni

A provocare qualche malumore di troppo, oltre alle ormai stantie bordate a tema sicurezza ad opera di politici e speculatori esterni, è la natura stessa di Bitcoin. La cripto per eccellenza esclude per fisiologia la necessità, e la possibilità, di un controllo da parte degli organi centrali.

BItcoin senato usa
Ancora Bitcoin per la senatrice

È intorno a questo aspetto che si gioca la partita, ma Cynthia Lummis non si limita a proclami elettorali confezionati ad arte sul malumore della popolazione. La senatrice è tra le prime e più convinte sostenitrici di una seria e corretta regolamentazione, argomento che anima le poltrone di Washington ormai da tempo.

Dobbiamo superare l’atteggiamento ostracista di certi leader politici nei confronti di Bitcoin. Alcuni colleghi, tra Camera e Senato, vorrebbero eliminarlo completamente dalle nostre agende. Combatteremo queste posizioni e continueremo a spingere per una regolamentazione.

Cynthia Lummis si muove cognizione di causa, e dimostra una visione lucida della realtà mentre nel frattempo qualcosa sembra muoversi, col presidente Biden che avrebbe incaricato le agenzie preposte di studiare l’iter per una regolamentazione in difesa dei consumatori. Anche qui, come al solito, non mancano e non mancheranno le polemiche, in parte strumentali e in parte rivolte a chi cerca di far passare progetti estremamente centralizzati per quello che non sono.

Quello che invece appare evidente è la sofferenza economica di ormai ampie fasce di popolazione. Non serve necessariamente Cynthia Lummis per accorgersene, piuttosto alla senatrice va riconosciuto il merito di proporre soluzioni concrete, seppur evidentemente fastidiose.

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