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Altri problemi per OneCoin: ASIC gli rifiuta le licenze e avvisa gli investitori

Anche la massima autorità in tema di finanza e investimenti australiana ha diffuso un comunicato segnalando problematicità per quanto riguarda OneCoin e invitando i potenziali interessati a rimanerne alla larga.

ASIC ha diffuso il comunicato poche ore fa, invitando il pubblico ad evitare operazioni su OneCoin e ad evitare interazioni con il sito internet onecoin.eu.

Non si tratta del primo warning che le autorità australiane rilasciano verso OneCoin. Già 1 settimana fa infatti erano state negate al progetto le licenze necessarie per offrire servizi finanziari in Australia.

Chi è OneCoin

Abbiamo già avuto modo di parlare di OneCoin sulle pagine di Criptovaluta.it

OneCoin ha già raccolto quasi 4 miliardi di dollari con proposte truffaldine di ritorni elevatissimi sull’investimento, seguendo quello che è il classico canovaccio dello Schema Ponzi – o, per dirla all’italiana, delle catene di S. Antonio.

OneCoin è stata fondata nel 2014 e tra gli sviluppi più recenti abbiamo appunto l’arresto di uno dei leader del progetto, avvenuto soltanto 2 mesi fa, senza che questo arresto però abbia fermato le operazioni della compagnia, che stando a quanto riportato sul sito ufficiale, è ancora operativa.

Altri problemi legali per la compagnia e per i suoi membri

Christine Grablis, che aveva avuto modo di investire in OneCoin, ha formalmente denunciato la compagnia nelle persone di Ruja Ignatova, Konstantin Ignatov, Sebastian Greenwood e altri.

L’accusa per i membri del gruppo è di riciclaggio di denaro, frode e frode bancaria.

La denuncia presentata da Christine Grablis soltanto 3 settimane si trasformerà in una class action organizzata da Silver Miller, studio legale specializzato nel difendere appunto gli investitori in criptovaluta, che ha tra le altre cose pubblicato una guida per partecipare appunto alla class action.

OneCoin è una delle più controverse società che si sono affacciate al mondo degli investimenti in criptovalute. Sfruttando la popolarità del settore ha creato uno schema Ponzi su scala globale che è riuscito a coinvolgere migliaia di piccoli, medi e grandi investitori.

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