Home / Gemini: registrazione italiana per le crypto | E i problemi di Earn…

GEMINI OAM

Gemini: registrazione italiana per le crypto | E i problemi di Earn…

Anche Gemini, exchange forse poco conosciuto in Italia ma molto attivo in altre giurisdizioni, ottiene la registrazione presso OAM, l’Organismo Agenti e Mediatori, nella divisione speciale degli operatori del mondo cripto. La notizia è stata data da Gillian Lynch, che ricopre per l’exchange la posizione di leader della divisione irlandese e europea.

Si allunga dunque la lista degli operatori cripto che hanno deciso di iscriversi al registro, dopo che già eToro, Binance, BItPanda, Coinbase e Kraken avevano già proceduto con la registrazione.

Tutto questo all’interno di una giornata che verrà comunque con ogni probabilità ricordata per altro, anche sul fronte del regolatore. Bitcoin e il resto del comparto rimangono comunque in attesa del discorso di Jerome Powell avvicinandosi però all’appuntamento con un buon livello di prezzo. Possiamo investire in attesa di questa e altre news anche con eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il TOP degli strumenti anche AUTOMATICI – intermediario già registrato all’OAM e che offre il top degli strumenti anche speculativi per operare sul mercato.

Al suo interno un sistema per il trading automatico, ovvero il CopyTrader, che permette di copiare i più bravi e di spiare ogni loro movimento. Con gli Smart Portfolios invece possiamo investire su panieri cripto distribuiti, sempre tenendo conto dei rischi di questo mercato. 50$ sono sufficienti per passare al conto reale, per investire in cripto o altri asset.

Anche Gemini nel registro OAM

Registro OAM che ormai include il grosso degli operatori su scala globale, seppur con ancora qualche assenza illustre. Ultimo ad essersi aggiunto, almeno tra quelli di certe dimensioni, è Gemini, la cui data di registrazione indica il 4 novembre scorso ma con l’ufficialità che è arrivata soltanto oggi, comunicata dalla leader della divisione europea.

Siamo entusiasti di annunciare che Gemini si è registrato come operatore delle Valute Virtuali con OAM, l’Organismo Agenti e Mediatori, e anche come operatore di wallet custodial con HCMC, l’authority greca sui mercati dei Capitali. Queste registrazioni, combinate con l’autorizzazione alle operazioni con valuta elettronica ottenuta in Irlanda, permettono a gemini di offrire servizi cripto sicuri ai clienti di Italia e Grecia.

E continua:

Mentre ci espandiamo in Europa, continuiamo a lavorare in tandem con i regolatori nazionali e internazionali e con i policy maker per essere certi di rispettare tutti i requisiti regolamentare nei nuovi mercati.

Tutto questo in una giornata in cui si è parlato molto di regole europee, anche se in particolare in collegamento con il caso FTX, che pur ha toccato, in alcune delle domande dei parlamentari UE, anche Binance e Coinbase.

Questo il futuro degli exchange?

Probabilmente sì, almeno per quelli che vorranno scrollarsi di dosso lo sguardo del regolatore. Registrazioni che per ora offrono quasi zero garanzie però agli utenti (lo conferma OAM) e che servono più, almeno per il nostro paese, per una sorta di censimento.

Registrazione NEXO OAM
Basterà per calmare gli animi?

La musica, come ci hanno ricordato oggi dall’UE, dovrebbe però cambiare con l’arrivo di MiCA, che renderà i requisiti per operare in Europa ben più stringenti di quelli attuali. Saranno sufficienti per evitare un nuovo caso FTX? Tutto questo in un momento molto particolare dell’esistenza di Gemini, collegata al caso Genesis per i suoi prodotti Earn, per una situazione che andrà forse a risolversi nelle prossime settimane.

Nel registro anche Nexo

Finisce tra i registrati dell’ultima ora in Italia anche Nexo, servizio del quale si discute in modo piuttosto acceso negli ultimi tempi su Twitter. Per quanto sia difficile separare il FUD dalle questioni concrete, non basterà comunque la registrazione OAM a placare gli animi di chi crede che le società cripto siano tutte sospette.

Anche in questo caso, almeno secondo quello che ci dicono da Bruxelles, l’arrivo del MiCA dovrebbe rendere l’intera questione più trasparente per gli utenti. E Nexo intanto si è portata avanti, anche nel nostro Paese.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments