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Liechtenstein: approvata la prima lettura del Blockchain act

Il parlamento del Liechtenstein ha approvato in prima seduta il nuovo framework normativo che si occuperà di criptovalute e di blockchain nel piccolissimo stato europeo, piccolo ma molto rilevante nel mondo della finanza, dell’industria, del trading e più in generale della gestione dei capitali. La notizia è stata riportata dalla rivista specializzata ICO.LI.

La discussione è stata portata avanti dal parlamentare Daniel Seger, che ha spinto il parlamento a votare in senso favorevole, con un discorso che, con ogni probabilità, passerà alla storia del piccolo principato europeo.

“Dobbiamo decidere se saremo pionieri o se copieremo le soluzioni altrui”, ha tuonato, poco prima di sottoporre all’assemblea parlamentare il Blockchain Act.

In realtà dietro un’approvazione tanto fulminea c’è stata una discussione che si protraeva ormai da più di 1 anno.

Molti dei parlamentari hanno sottolineato il fatto che nonostante ci siano implicazioni non facilmente comprensibili per i non specialisti, i potenziali vantaggi di diventare pionieri nell’ospitare un framework legislativo che stimoli gli investimenti è una situazione che offre davvero troppi vantaggi.

Necessarie altre due sedute

Vale la pena di sottolineare che il Blockchain Act non è ancora parte del corpus legislativo del Liechtenstein. Sarà infatti necessario avere altre due sedute (che dovranno entrambe chiudersi con un’approvazione, prima che la proposta sia trasformata in legge.

Il paese è concorde: è una grandissima opportunità

Si trovano comunque d’accordo sulle potenzialità offerte dalla tecnologia tutti i partiti che compongono l’arco parlamentare. Secondo quelli intervistati da ICO.li, che ha riportato per prima la notizia, benché ci siano delle criticità ancora importanti, il Liechtenstein dovrà fare di tutto per aggiornarsi quanto prima e prepararsi a ricevere le innovazioni tecnologiche che blockchain garantisce.

Soltanto ieri era stato il momento di San Marino

La rivoluzione blockchain in Europa è guidata dai piccoli e piccolissimi stati. Soltanto ieri vi avevamo infatti raccontato di quanto avvenuto nella Repubblica di San Marino, che si è appunto candidata a diventare uno degli hub più importanti a livello mondiale per le tecnologie basate su blockchain.

Un grande passo per la Repubblica, che segnala comunque la maggiore attenzione di questi stati verso le novità offerte dalla tecnologia, novità che finiranno – e non siamo soltanto noi ad affermarlo – l’interno mondo bancario, finanziario e logistico così come lo conosciamo.

Continueremo a tenervi aggiornati sulle ultime notizie che riguardano il mondo di blockchain e delle criptovalute.

L’adozione di queste tecnologie, ce lo ricordano ancora una volta i parlamentari del Liechtenstein, non è una questione di “se”, ma di “quando”.

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