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SBF CAUZIONE NO

Sam Bankman-Fried NON HA PAGATO | La cauzione in realtà…

Le notizie che non lo erano ci accompagneranno anche in questo finale di 2022, un anno che oltre ad essere teatro di enormi tragedie e fallimenti nel mondo cripto, è stato anche anno di fake news a ripetizione. Fake News spesso create ad arte per solleticare i nostri istinti più bestiali, altre volte per mero FUD teso a far crollare certi asset.

La falsa notizia del momento – ed è particolarmente curioso che arrivi dagli USA – è quella sul pagamento di 250 milioni di dollari da parte di Sam Bankman-Fried tramite fondi rubati ai clienti. Purtroppo però poco, a quanto pare, si conosce del funzionamento del sistema legale, anche tra chi si sta facendo comandante in capo del ciclo dell’indignazione.

No, SBF non ha pagato 250 milioni di dollari. Anzi, non ha pagato proprio nulla. E questo in perfetta linea con il funzionamento di certe questioni all’interno del sistema giudiziario USA. Un punto che andrà analizzato, anche per capire se, come e quando i clienti di FTX siano stati truffati una seconda volta.

Nel frattempo stiamo entrando in un weekend natalizio privo, a quanto pare, di qualunque spunto tanto rialzista quanto ribassista. Chi vuole investire in questo periodo così particolare per il mondo cripto può trovare tutti i migliori asset su eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito – intermediario che ci permette di investire su 78+ crypto asset e su migliaia di asset classici.

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Sam Bankman-Fried NON ha pagato 250 milioni di dollari

O meglio, dipende dai punti di vista. In realtà non vi è stato alcun pagamento diretto per la libertà dell’ex CEO di FTX, che torna a casa con dei capi d’accusa molto pesanti e che gli costeranno con ogni probabilità il carcere a vita.

Ma in che senso non avrebbe pagato? Cerchiamo di capire cos’è successo. Il punto di partenza è l’accordo che molto probabilmente ha avuto luogo prima che SBF decidesse di lasciare le Bahamas in favore degli Stati Uniti, rinunciando così ad ogni diritto ad opporsi ad un’eventuale estradizione.

In secondo luogo, la tipologia di cauzione richiesta (che è tra le altre cose piuttosto normale in questi casi) è tecnicamente un Personal Recognizance Bond, almeno secondo quanto riportato dalle testate USA che più da vicino hanno seguito l’udienza.

Cauzione perché non pagata
Nessuna cauzione pagata, e c’è un motivo

Con questo tipo di cauzione non si paga nulla: quello che viene richiesto è in primis un qualche asset che garantisca almeno per il momento una parte, anche piccola, del totale della cauzione. E congiuntamente si richiedono le firme di diverse persone che saranno obbligate in solido al pagamento della cauzione nel caso in cui il soggetto, in questo caso SBF, non dovesse poi presentarsi in udienza.

In altre parole, quattro persone (due delle quali sono i genitori di SBF) si sono fatte carico del peso economico della questione, che però si attiverà se e soltanto se SBF non dovesse presentarsi a processo.

È un’ingiustizia? È una cosa normale? Allora è libero senza pagare nulla?

Sul fatto che un funzionamento del genere per la legge sia giusto o meno giusto è una considerazione che rimettiamo alle sensibilità personali dei nostri lettori. Quel che probabilmente è interessante sapere è che non vi è nulla di strano in quanto è accaduto e che si tratta di un procedimento perfettamente legale.

Gestione troppo morbida della cosa? Alcuni dei pareri che arrivano dal mondo legale USA ritengono di sì, perché di fatto si è concesso alla mente di una delle più grandi truffe di sempre di essere libero pagando praticamente nulla.

Dall’altro c’è chi, a nostro avviso in modo intelligente, notare come la cosa sia stata frutto di un accordo e come la cifra imposta tramite cauzione sia in realtà questione più mediatica che legale, a patto che l’imputato non fugga.

valore mediatico analisi
Certi numeri hanno valore più mediatico che altro

Certo è che l’indignazione è ai massimi livelli, con il grosso delle polemiche però che sono arrivate a causa di una scarsa conoscenza del funzionamento effettivo di questo tipo di procedure, anche da parte di account Twitter USA.

La questione casa dei genitori

L’unico collaterale offerto a fronte della cauzione è stata la casa dei genitori a Palo Alto. Qualcuno ci vede un’operazione simpatia, altri invece l’utilizzo di asset che sono stati acquistati con i fondi di fatto sottratti agli utenti di FTX.

Casa genitori SBF
Altra questione quella della casa dei genitori

In realtà la questione è diversa anche in questo caso. I genitori di Sam Bankman-Fried hanno acquistato la loro casa di Palo Alto nel 1992 per 700.000$, che è poi l’anno di nascita di SBF. Difficile pensare che siano denari di FTX, non trovate?

Discorso diverso per altre proprietà alle Bahamas intestate ai genitori dell’ex CEO di FTX. In quel caso sarà la giustizia a rilevare come e quando siano state acquistate. Ma non sono state utilizzate a copertura della cauzione, quindi poco hanno a che fare con quanto è avvenuto in questi giorni.

La cauzione morbida vuol dire che SBF la passerà liscia?

Dipende dai punti di vista. La storia, anche recente, ci dice che non vi è alcun tipo di relazione tra la cauzione offerta e l’effettivo esito del processo. Cosa intendiamo dire? Intendiamo dire che anche in casi come quello di Bernard Madoff, quando fu richiesta una cauzione che era frazione di quella richiesta a SBF, in realtà poi in sede processuale il tribunale e la giuria furono molto poco morbidi, condannando il Madoff a 150 anni di carcere.

Quindi anche questo filone dell’indignazione ha forse basi poco solide. I clienti truffati sono giustamente su tutte le furie, spererebbero di vedere il prima possibile SBF in carcere possibilmente duro e non accettano nessun tipo di sconto.

Ma di sconto, almeno fino a questo punto, non si tratta. E un’altra lettura possibile della vicenda è che un processo con queste basi possa forse aiutare SBF a vuotare davvero il sacco, e quindi a individuare responsabilità anche ai piani alti della politica e delle agenzie che regolano i mercati. O almeno questa è la speranza dei più ottimisti.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Mi sembra che Madoff abbia truffato anche persone molto influenti politicamente all’epoca, se non erro poi è morto in carcere. mentre SBF sembrerebbe abbia avuto complici politicamente influenti. Comunque prepariamoci perchè al peggio non c’è limite. Buona giornata e Buone Feste a tutti.

jacopo
jacopo
1 anno fa

Più passa il tempo e più sono convinto che non pagherà nessuno, o al massimo pagherà qualcosa questo capellone (lo dico con invidia) sovrappeso (qui invece nessuna invidia).
Anzi, a guardar bene c’è qualcuno che pagherà davvero: come sempre siamo noi, che crediamo nel mondo cripto. Pagheremo in termini di FUD, in termini di visibilità, di credibilità, di adozione, di regolamentazioni sempre più stringenti. Questo ragazzotto e chi gli sta dietro ha dato una spallata al mondo crypto molto più forte dei vari ban cinesi messi assieme. E chi gli sta dietro pensate verrà mai fuori?!? Sì? Benissimo, voi e Babbo Natale ne avrete parlato spesso insieme immagino 😀
La “cauzione” non è nessuna cauzione: se si presenta al processo non dovrà pagare nemmeno 1 dollaro. E intanto si passa il Natale in famiglia. E poi quanto andrà avanti il processo? Ohhh bella domanda, secondo me ANNI vista la portata delle accuse. E il povero programmatore di Tornado Cash, la cui colpa è aver scritto un software? La sua cauzione quant’è? La sua cauzione non è mai esistita: è stato preso e sbattuto in galera SENZA ACCUSE. Ma di lui ci si è già dimenticati. Non leggo più articoli sulle sue sorti: c’è solo la comunità ethereum che continua a far domande. Gli altri hanno già voltato pagina.

Il sistema ha portato a casa una gran bella vittoria, non c’è che dire. Tanto di cappello. 1 a 0, palla al centro.

P.s. Mi spiace ma finché non vedrò almeno tanti articoli sulle sorti di Alexey Pertsev (quello di Tornado Cash) quanti sul diritto alla difesa del “povero” Sam sarò piuttosto disgustato.