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Mentre i mercati finanziari classici sono chiusi e in attesa dell’apertura delle contrattazioni asiatiche, Bitcoin e cripto si concedono una giornata di forte crescita. Una corsa importante in attesa di una settimana che sarà tra le più importanti per quanto riguarda le decisioni delle banche centrali.
Il prossimo primo febbraio infatti si decide per i prossimi rialzi dei tassi di interesse negli USA da parte del FOMC, rialzi che il mercato ha già prezzato nell’ordine dei 25 punti base, senza che sembrino possibili, almeno oggi, soluzioni di altro tipo. Tutto questo mentre cresce, seppur lentamente, il fronte di chi non crede che l’inflazione si sia già arreso.
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Corsa di Bitcoin e crypto. Si apre la settimana del FOMC
Si chiude una settimana, la quarta consecutiva, al rialzo tanto per Bitcoin quanto per il mondo delle criptovalute in generale, con ottime performance da parte di diversi progetti.
Un sentimento generale di ottimismo che ormai si protrae da inizio anno e che ha riportato Bitcoin molto al di sopra dei minimi di ciclo, trascinandosi poi dietro tutto il resto del comparto, sempre con un alto tasso di correlazione verso il re del mercato almeno in termini di capitalizzazione.
La settimana che si apre tra poche ore, almeno in termini di contrattazioni, sarà però anche la settimana della riunione del FOMC, ovvero la settimana durante la quale si deciderà negli USA per i prossimi rialzi dei tassi. Il consenso tra analisti e mercati sembra essere di 25 punti base, rialzo leggero dopo la cura da cavallo alla quale è stata sottoposta l’economia USA negli scorsi mesi.
Il peggio è alle spalle? È per questo che brindano i mercati? In realtà i mercati del rischio stanno cavalcando una lettura piuttosto particolare, che tira in ballo anche le possibilità di recessione e soprattutto le possibilità che tale recessione possa essere evitata, o comunque contenuta nel tempo.
Gli ultimi dati
Ci sono diversi dati che aprono a interpretazioni oblique per il futuro dell’economia di breve periodo, futuro che interessa per ovvie ragioni anche Bitcoin e il mondo cripto. A partire da un PIL USA, il prodotto interno lordo, che ha battuto le aspettative. Così come ci sono stati dei dati buoni, o almeno così sarebbero letti in condizioni normali, sulla disoccupazione.
La scommessa dei mercati è duplice: si potrà evitare una recessione di grandi proporzioni, così come si potrà resistere ad una stretta in termini monetari che prevede altri due rialzi da 25 punti base per le prossime due riunioni del FOMC. Teoria piuttosto strampalata per i più conservatori e pessimisti, ma che sta prendendo forma anche sulle piazze europee.
Difficile capire per il momento chi abbia ragione, ovvero se siano i mercati (ottimisti per natura) a vederci lungo, oppure se siano le banche centrali che invitano alla calma ad avere ancora la partita in pugno. Si naviga a vista – e la ripresa di Bitcoin e cripto anche in una giornata durante la quale non hanno l’aiuto, se così vogliamo chiamarlo, dei mercati e degli asset di rischio classici, è sicuramente un ottimo segno.
Anche questa volta chi aspettava con ansia il funerale del comparto dovrà tornarsene a casa triste e insoddisfatto. Sulla tenuta della corsa continueremo ad indagare giorno per giorno, tenendo comunque conto del fatto che siamo sopra a dei minimi raggiunti durante l’inferno FTX. Evento che avrebbe atterrato, se non cancellato, quasi qualunque settore – in particolare se emergente.
