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Il prezzo di Ethereum (ETH) è intrappolato in una fascia attorno ai 1800$ da circa 5 settimane. Osservando un grafico su un weekly sono evidenti una serie di candele doji che evidenziano una situazione di incertezza e debolezza.
Dietro le candele grafiche, abbiamo una serie di dati on-chain che ci danno una spiegazione di questa situazione. Un limite dei dati del mondo crypto sono i volumi che vengono scambiati sui singoli exchange e che sono esposti singolarmente da loro in quanto sono centralizzati a differenza dei DEX.
Abbiamo avuto una liquidazione forzata di contratti Future su Etheruem
Prendiamo a riferimento i Future su Ethreum ed il dato aggregato fornito da Glassnode dei 3 principali exchange. A Maggio si deve rilevare quanto riportato da Glassnode Alert, di uno dei più rilevanti incrementi di liquidazioni di posizioni lunghe su ETH. Dal grafico allegato si può vedere l’impennata del 26 Maggio del Futures Longs Liquidations (Means).
Cosa è la Futures Longs Liquidations
Il dato va spiegato e contestualizzato. Nei contratti Future, il volume medio liquidato indica il numero medio di contratti forzatamente chiusi o liquidati a causa dell’impossibilità degli operatori a soddisfare i requisiti di margine. Il margine è la quantità di fondi richiesti dall’exchange a garanzia delle posizioni in essere aperte da un cliente. I margini, sono anche più alti per le posizioni corte.
Quando si aprano posizioni lunghe con contratti Future, vuol dire che si punta sull’aumento del prezzo di ETH. Però se il prezzo scende al di sotto di una determinata soglia specifica, od i margini si rimpinguano con apporti cash, per tenere aperte le posizioni, o ne consegue una liquidazione e chiusura forzata.
Nel caso attuale di Ethereum, il mancato e prolungato raggiungimento della soglia dei 2000$ ha mandato in sofferenza più di un investitore, che si è visto costretto a liquidare o volontariamente o d’ufficio dall’exchange i suoi contratti.
Nuovo minimo storico della volatilità di Ethereum
Per tanto questa fase di lateralità sta iniziando a fiaccare le posizioni di qualcuno. In questa situazione, va rilevato che la volatilità a 30 giorni di Ethereum ha stabilito un nuovo minimo storico questa settimana. Nel grafico allegato di Intotheblock, possiamo vedere l’andamento.
Il concetto di volatilità e legato all’andamento del prezzo e ad una fase di lateralità grafica su ETH che sta durando ormai da tre settimane. Nel grafico del prezzo abbiamo inserito l’indicatore Bollinger Band Width (BBW), che serve anche lui a dare la misura della diminuzione della volatilità in atto.
Da un punto di vista tecnico e pratico la bassa volatilità non è mai amica del trading. Non si sa mai quanto possono durare queste fasi, usualmente poi danno seguito a movimenti violenti.
Gli Ether depositati presso gli exchange ai minimi storici
Se andiamo a scavare un altro dato di Glassnode, può dare una spiegazione sull’attuale situazione. Gli Ether depositati presso gli exchange sono scesi al minimo di cinque anni.
Dai dait on-chain l’importo totale di ETH presso gli exchange è di 17,377 milioni, pari al 14,44%. Osservando il grafico, vediamo che questa discesa ha avuto un’accelerazione a Settembre’22.
Due ordini di fattori hanno influito su questo deflusso. Il primo il fallimento di FTX, che ha portato un crollo di fiducia negli exchange, che sono centralizzati ed i possessori delle nostre coins.
Il secondo fattore è dato dal Merge e PoS (proof – of – stake) ed il successivo aggiornamento Shapella. Sappiamo che questi due passaggi hanno messo al centro il ruolo dei validatori e dello staking, come avevamo approfondito già in questo articolo, Glassnode, dati su Ethereum: validatori, gas fees, penalità e ricompense.
Fattore positivo
La bassa presenza di disponibilità liquide sugli exchange di ETH, è sempre considerata un fattore positivo in quanto, il mercato sta accumulando e non ci sono evidente od imminenti intenzioni di investitori e trader a vendere.
