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Nuove regole stablecoin

EBA: nuove regole crypto stable in Europa | Ecco quali

EBA propone nuove regole per liquidità e conversione, anche se non c'è nulla di inaspettato.

Arrivano le prime proposte di EBA per la regolamentazione delle stablecoin in Europa. Si tratta di proposte complementari al nucleo di regole crypto che saranno operative con il MiCA. La questione è rilevante anche perché ha degli impatti indiretti sulle questioni più squisitamente fiscali in Italia.

Il punto chiave delle proposte di EBA riguarda le cosiddette redemption, ovvero la possibilità che sarà concessa ai detentori di certi token di avere l’asset sottostante in cambio praticamente in qualunque momento. Nel momento in cui scriviamo nessuno degli stablecoin presenti sul mercato risponde a questi criteri, cosa che però non sarà una novità per chi segue i nostri approfondimenti da tempo.

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Le regole di liquidità e redemption per le stablecoin

Partiamo con una precisazione: ci saranno 3 mesi per valutare le proposte, anche con l’intervento del pubblico. Se ne riparlerà dunque a anno nuovo, con ulteriori 90 giorni di incertezza sul futuro funzionamento di questi asset in Europa.

Cosa c’è in ballo? La compliance dei cosiddetti stablecoin, che sarà basata su certi requisiti di liquidità. Requisiti che EBA ha fissato e continuerà a discutere nel periodo indicato sopra.

  • Redemption

Chi emette stablecoin che sono legati a una valuta specifica dovranno garantire in qualunque momento 1:1. Per quanto riguarda invece le stablecoin su commodity, come l’oro, sarà necessario offrire redemption al prezzo dell’asset nel momento in cui la conversione viene chiesta.

  • Liquidità

I requisiti potranno essere inaspriti, tenendo conto dei risultati anche degli stress test. Ad ogni modo, per ora si parla di avere come riserva non solo cash, ma anche altri asset, che devono rispettare però dei criteri qualitativi: devono essere a basso rischio e soprattutto immediatamente liquidabili a prezzi molto vicini a quello nominale.

Cosa cambia?

Difficile dirlo per adesso: nessuno degli stablecoin che sono attualmente in circolazione rispettano i requisiti di cui sopra – e non potrebbe essere altrimenti, dato che si tratta di regole che eventualmente entreranno in vigore l’anno prossimo.

Ci sarà da attendere l’eventuale reazione dei principali gestori di stablecoin, che per operare in modo compliant in Europa dovranno modificare in modo importante il funzionamento quantomeno della possibile conversione dei token.

Non si tratta di questioni che possono essere risolte in modo semplice e senza costi aggiuntivi per i gestori. Sarà pertanto importante valutare quanto avverrà durante la fase di consultazione pubblica sulle regole che sono state proposte.

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