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HONG KONG DELUSIONE

Hong Kong delusione per Bitcoin e Ethereum? La mala-informazione danneggia le crypto. Tutte le bugie QUI

Grande delusione a Hong Kong? In realtà erano le aspettative ad essere false. Bitcoin e Ethereum in difficoltà

Bitcoin fiacco dopo che la prima giornata di trading a Hong Kong per i sei diversi ETF lanciati (di cui 3 su Ethereum) si è chiusa con volumi tutto fuorché entusiasmanti. Qualcosa che era lecito aspettarsi – come abbiamo anticipato sia qui sia sul nostro Canale Telegram.

La depressione post lancio degli ETF è dovuta all’aver fatto eccessivo affidamento sulla FOMO innescata dai soliti tra influencer, analisti dell’ultima ora e di chi più in generale tende, purtroppo, a ingigantire le notizie e la loro importanza.

Qualcosa che da queste parti, è nel nostro Codice Etico d’altronde, non è mai successo e mai succederà. E proprio su questo spirito proveremo a fare un’analisi di quanto avvenuto dalle parti di Hong Kong.

Niente cinesi, ma lo sapevamo. E allora? Che succede a Hong Kong?

Tante delle fantasie più… fantasiose degli influencer si sono dimostrate per essere quello che erano. Questioni poco fondate, fatte solo per alimentare la FOMO e che i numeri si sono preoccupati, come sempre fanno, di smentire.

Ma andiamo con ordine: oggi è stato il lancio di sei diversi ETF a Hong Kong, di cui tre su Bitcoin e tre invece su Ethereum. E fin qui nulla da commentare.

Da discutere però c’è la grande attesa che è stata generata sui social su questi prodotti, nonostante tutti gli specialisti che seguono effettivamente questi mercati – tra i quali ci consideriamo senza alcuna modestia – avessero avvisato del contrario.

Parliamo di volumi di poco superiori ai 11 milioni di dollari, cifra lontana anni luce dal giorno di lancio negli USA, che però poté contare anche su quanto era in fuoriuscita molto rapida da Grayscale.

Ad ogni modo, come avevamo segnalato qui questa mattina, la taglia del mercato di Hong Kong, in particolare per quanto concerne gli ETF, è parecchio più piccolo sia dei mercati USA, sia di quelli europei.

È motivo di preoccupazione?

Alla chiusura della seduta di Hong Kong il prezzo di Bitcoin si è mostrato molto debole, qualcosa che probabilmente – almeno in parte – è dovuto al fallimento delle aspettative di cui sopra.

Aspettative però – e parliamo con i colleghi – non andrebbero affatto alimentate, se non dopo aver studiato accuratamente come funzionano certi mercati. E anche dopo aver scontato le ovvie mosse pubblicitarie di certi gestori, che avevano parlato di cifre ben diverse.

Per il resto, saremo sempre qui a seguire da vicino ogni evoluzione di questo mercato, cercando di raccontarvi sempre la verità, cercando di tenere a bada FOMO e FUD, cosa che purtroppo non vediamo fare negli altri lidi dell’informazione.

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