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Ethereum: tre IPOTESI per gli ETF tra POCHE ORE. Cosa può succedere e come può CAMBIARE il mercato crypto

Ipotesi ETF Ethereum: ce ne sono tre in ballo, con probabilità però molto diverse tra loro. Ti spieghiamo noi come funziona

Le ipotesi per gli ETF Ethereum questa settimana sono tre. Una pessima, una ottima e una così così. Ed è questo l’ordine di probabilità con le quali potrebbero verificarsi. Se non hai seguito da vicino la vicenda, riassumeremo per te tutto quello che c’è da sapere su questo momento epico per Ethereum e che avrà anche delle grosse ripercussioni sul prezzo di $ETH.

Giovedì 23 maggio andrà in scadenza infatti l’ETF Ethereum di VanEck spot. E entro quella data SEC dovrà dire sì o no. Il giorno dopo, il 24 maggio, scadrà invece la richiesta di ARK 21Shares, e il 30 maggio quella di Hashdex.

Sarà il caso più importante della settimana, insieme a quello che coinvolge le crypto AI e vale certamente la pena di spendere qualche minuto per mettersi al corrente della situazione. Come sempre soltanto su quanto c’è di vero, come nella tradizione di Criptovaluta.it.

Le tre ipotesi per gli ETF Ethereum: cosa farà SEC?

Guardiamoci negli occhi e parliamoci senza peli sulla lingua: l’ipotesi più probabile è che SEC decida per il no. Ovvero che rigetti gli ETF di VanEck, 21Shares+ARK e Hashdex, che sono i primi ad andare in scadenza.

Tutto sembrerebbe puntare in questa direzione: non ci sono stati incontri significativi con i gestori, qualcuno ha aggiornato i propri form S-1 eliminando lo staking, cosa che piace molto poco a SEC. Oltre questo però non c’è granché che è avvenuto nel corso degli ultimi mesi. Cosa che è anomala e che non sembrerebbe lasciare speranze per l’ok.

  • Ipotesi minoritaria A

La prima ipotesi strana e poco probabile è quella di un’approvazione già il 23 maggio. Sarebbe molto strano, non solo perché non ci sono stati incontri, ma perché tanti altri gestori sono in attesa, compresa BlackRock, e non hanno mai incontrato SEC.

Sarebbe un’ipotesi ai limiti dell’assurdo, con Gary Gensler che nel frattempo, più di un anno fa, ha attivato delle indagini su SEC nel tentativo di dichiarare Ethereum una security. Situazione che – al netto di quanto dicano ottimisti e pessimisti – è ancora aperta e lontana da una soluzione.

  • Ipotesi minoritaria B

Come sapranno ormai bene i nostri lettori, le approvazioni che devono arrivare per il listing di questi prodotti sono due. Il primo è il form 19b-4, che è quello che autorizza le borse a listare dei prodotti nuovi.

Il secondo è il form S-1, che invece viene inviato dai gestori dell’ETF e che contiene i dettagli del funzionamento del prodotto. Contiene anche informazioni decisive per l’avvio delle trattative, a partire dal seed investor che crea le prime quote.

SEC ha tecnicamente la libertà di approvare i form 19b-4 e poi continuare a negoziare per i form S-1. È l’ipotesi fatta su X da Nate Geraci, che pur ne sa più di qualcosa del funzionamento degli ETF.

Per noi è l’ipotesi più remota – e prima di posizionarsi partendo da questa possibilità, invitiamo tutti a ragionare a lungo e magari a chiederci ulteriori delucidazioni sul nostro Canale Telegram direttamente al nostro staff.

L’unica cosa certa: tutti si aspettano il no

E il mercato sembrerebbe essere posizionato di conseguenza, basti guardare all’andamento della coppia BTC/ETH. Ethereum vive da tempo in una situazione di debolezza, sulla quale riteniamo che abbia impattato proprio la questione legata alla mancata approvazione degli ETF.

Bitcoin ethereum
Bitcoin in chiaro trend positivo contro Ethereum

Noi continueremo a seguire quella che è la situazione del momento, con tutte le sue evoluzioni e con il commento di SEC che potrebbe arrivare già da oggi pomeriggio.

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