ARRIVANO $50 miliardi di FUOCO su Aave e BRUCIA ogni record!

Aave cresce sempre di più, giorno dopo giorno, ed oggi gestisce numeri che cominciano a somigliare a quelli di una banca commerciale di medie dimensioni. Il protocollo di lending ha appena superato il record storico dei $50 miliardi di prelievi, una cifra che fino a pochi anni fa poteva sembrare impensabile per una piattaforma DeFi.

Oggi il settore dei prestiti on-chain sembra aver trovato un suo ruolo di fiducia nel mondo crypto, con una forte adozione proveniente sia dal pubblico retail che istituzionali. Vediamo più da vicino qualche numero. Tutti i dettagli in questo articolo.

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Giusto per farvi rendere conto di cosa sia diventata Aave: parliamo della maggiore DApp per TVL di tutto l’ecosistema web3, di un attività che genera fees per $600 milioni all’anno, il cui token rappresenta la 29esima risorsa per capitalizzazione di mercato. 

Record di depositi per Aave: in aumento le metriche on-chain

Ad inizio 2020, quando la DeFi iniziava per la prima volta a diffondersi come alternativa al mondo dei servizi bancari tradizionali, le piattaforme di lending come Aave potevano contare su una gestione di poche decine di milioni di dollari. Ora invece solo lo storico protocollo di Stani Kulechov può vantare capitali non indifferenti, pari ad oltre $50 miliardi, distribuiti su 13 chains differenti. Una crescita che testimonia un percorso straordinario, da semplice applicazione decentralizzata a punto di riferimento per il mercato dei capitali on-chain. 

Da cosa è dovuto questo successo? Banalmente dal fatto che Aave consente di ottenere un interesse importante sulle crypto depositate, e parallelamente di prendere in prestito asset con un collaterale a garanzia. Questo sblocca molte opportunità di yield su monete come Bitcoin, Ethereum e stablecoin, oltre a rendere più produttivo  il denaro digitale impiegato su piazze crypto trustless. Spesso e volentieri, i rendimenti ottenibili sui depositi in stablecoin come USDC o EURC superano di gran lunga quelli offerti dai titoli di Stato, sia della Federal Reserve che della Banca Centrale Europea.

Ad oggi Aave è la prima piattaforma DeFi per valore bloccato, pari ad un controvalore di $29,26 miliardi, ad oltre $2 miliardi di distanza da Lido Finance, seconda in classifica. Presenta un pacchetto di oltre 104.000 utenti, con un aumento progressivo di circa 200 nuovi clienti ogni giorno. La sua espansione è stabile e lineare, frutto di un’infrastruttura che raccoglie commissioni ad un ritmo di $2 milioni al giorno. Le revenue, considerando le spese annue di gestione, ammontano a $85 milioni nel 2024, mentre a luglio 2025 contiamo già $54 milioni.

Aave inizia a competere con il mondo delle banche

Fino a poco fa chiamare “banca” un’infrastruttura come Aave poteva sembrare un pelino esagerato, sia considerando l’esperimento del più ampio settore DeFi che era in atto sia per i numeri molti più modesti degli istituti di credito/debito tradizionali. Arrivati a questo punto però, con $50 miliardi di asset in gestione, il confronto inizia a farsi più legittimo.

Se dovessimo considerare Aave come una banca commerciale statunitense, essa ad oggi sarebbe la 46esima per valore dei depositi, secondo i dati del release della FED. Siamo ancora 12 volte più piccoli di Goldman Sachs e 72 volte più piccoli dei JP Morgan (maggiore istituto USA), ma è chiaro che la distanza si sta riducendo drasticamente nel tempo, soprattutto in termini di rilevanza e notorietà. Per fare un paragone all’italiana, Aave si avvicina spannometricamente a realtà come BPER, Credem e Banco Desio, sempre in riferimento al valore depositato.

Gli active loans esplodono sulla blockchain di Ethereum

Uno dei fattori che più stupisce della crescita di Aave è la forza con cui la componente del prestito si sia radicata nel settore on-chain, specialmente sulla blockchain di Ethereum. Come mostrato infatti dal DeFi report offerto dalla società BitDigital, i cosiddetti “active loans” su Ethereum ed i vari L2s hanno superato il valore massimo registrato nel 2021 e si trovano ora ad un nuovo massimo storico vicino ai $24 miliardi.

Rispetto allo scorso anno parliamo di una crescita del comparto del +98%. Rispetto al primo trimestre 2025 ci troviamo ad un +43%, Con Aave che accompagna l’espansione con performance personali del +46%. Ci sono anche protocolli di lending di ultima generazione che hanno fatto addirittura meglio, come Maple Finance ed Euler Finance, entrambi due grosse scoperte del mondo DeFi, reduci da crescite rispettive del +291% e +174% dall’ultimo trimestre.

Ethereum mantiene il primato di chain di eccellenza per contrarre debiti sui money market, vista la sua ampia liquidità e la sua sicurezza interna. i L2s rappresentano ad oggi il 10,8% del totale dei prestiti, un numero ancora piccolo se confrontato ad altre attività come il volume su DEX. Ci aspettiamo che questo trend possa continuare in grande stile per tutto il 2025, e perchè no, anche in un potenziale bear market successivo.