Un’altra società giapponese, dopo MetaPlanet, ha annunciato la volontà di inserire in portafoglio Bitcoin. L’obiettivo è quello di costruire un portafoglio di almeno 3.000 Bitcoin – controvalore attuale di poco più di 300 milioni di dollari.
La società partirà – con l’approvazione del board che è arrivata lo scorso 23 luglio – da una dotazione di 10 milioni di dollari, che sarebbero stati raccolti emettendo debito. Secondo quanto comunicato dalla società, le operazioni di acquisto avverrà tramite una sussidiaria con sede a Hong Kong.
3.000 Bitcoin, ma con quali soldi?
Siamo forse tra i pochi che non sono sempre convinti, di primo acchito, dai tanti comunicati che arrivano da società più o meno quotate, più o meno liquide, più o meno ricche.
Non ce ne vogliano quelli di Quantum Solutions, che ha annunciato la volontà di acquistare in totale 3.000 Bitcoin, partendo però da un acquisto modesto di 10 milioni di dollari effettuato a debito.
Per gestire i fondi in eccesso che vengono generati dalle nostre attività esistenti, per diversificare il nostro portafoglio e per rafforzare la nostra base finanziaria, per preservare il valore sul medio lungo periodo, e per ridurre i rischi di exchange con le valute estere, abbiamo deciso di aggiungere Bitcoin ai nostri asset di riserva.
Queste sono le motivazioni riportate da Coindesk.
Fame di Bitcoin: quanto durerà?
Sono sempre di più le società che vogliono inserire Bitcoin nelle proprie riserve. Un trend partito con Michael Saylor (a proposito, domani annuncerà altri acquisti?) che però ora ha preso una forma molto diversa da quella originale.
A spingere certe società, quotate e non, è la grande attenzione che certe operazioni sono in grado di raccogliere così come gli investimenti che in genere si palesano sul titolo ad acquisti compiuti.
Per quanto riguarda Quantum Solution, abbiamo una società quotata a Tokyo con una capitalizzazione relativamente modesta. Ad oggi, secondo i dati di Yahoo Finance, vale 24 miliardi di yen, che in euro vorrebbero dire circa 132 milioni di dollari. Il piano di acquisto annunciato, 3.000 Bitcoin da comprare a breve, vorrebbe dire una spesa di quasi 3 volte la capitalizzazione di mercato.
Ci riuscirà? Si è cercato un effetto annuncio? Manca poco per scoprirlo, dato che il gruppo ha dei piani di breve periodo per arrivare a questo importante traguardo.
Intanto i primi 10 milioni, almeno secondo quanto è stato riportato da CoinDesk, sono arrivati con l’emissione di debito.
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