Nel mondo delle treasury dedicate alle crypto, le società che investono capitale in criptovalute e sono quotate in borsa, c’è chi si vuole occupare di $TON, la criptovaluta che è legata a Telegram. Verb Technology ha infatti comunicato la raccolta di 558 milioni di dollari – in collocamento che però deve ancora avvenire – per quella che diventerà la prima società quotata a investire in $TON.
Dietro la mossa, che prevede anche il cambiamento del nome in Ton Inc. ci sono più di 100 investitori istituzionali, il grosso dei quali del circuito crypto e molti dei quali nomi che si sono già visti per operazioni del genere anche se su altre crypto.
Ei fu VERB: arriva Ton Strategy Co.
Ci sarà anche un cambio di nome conseguenza di questo cambio di piani. Quella che fino ad oggi era la semi-sconosciuta Verb diventerà Ton Strategy Co., scimiottando operazioni di renaming già viste negli USA anche se su altre criptovalute.
Lo strumento utilizzato è sempre quello del PIPE, ovvero dell’investimento privato in società quotate, con una vendita complessiva di 58,7 milioni di azioni ad un gruppo molto articolato, con diversi nomi storici del settore crypto, tra i quali Blockchain dot com, Ribbit, Animoca, l’exchange Kraken, BitGo, Falcon X e Hivemind. Nel complesso parliamo di oltre 100 società che avrebbero contribuito, per una raccolta di capitale che dovrà superare i 500 milioni di dollari.
500 milioni di dollari che verranno investiti nell’acquisto a mercato di TON, che è il token di The Open Network, legato da sempre a Telegram e che però sta vivendo qualche difficoltà in termini di prezzo anche dopo questo annuncio.
Va inoltre segnalato che a capo di Kingsway Capital, che ha condotto e organizzato l’intera operazione, c’è quel Manuel Stotz che è diventato anche presidente della Ton Foundation e che era arrivato proprio allo scopo di costruire ponti tra TON e il mondo di Wall Street.
Operazioni già viste, ma che funzionano, per ora
Sono operazioni che sono molto interessanti e che stanno per ora offrendo dei frutti molto interessanti a tutte le società coinvolte, nonché alle crypto che diventano oggetto di acquisti periodici, che spesso incontrano un’offerta sul mercato non eccezionale.
I mercati per ora non hanno avuto una grande reazione, in quello che è altrimenti un pomeriggio piuttosto positivo per tutto il comparto, almeno dalla riapertura degli scambi negli USA alle 15:30 ora italiana.
Seguiranno aggiornamenti sulle modalità di raccolta del capitale e sul suo eventuale impiego futuro.
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