Un mese SPAZIALE per Hyperliquid: crescono i VOLUMI di trading ed i BUYBACKS

Non che fino ad ora avesse avuto particolari periodi negativi, ma a luglio Hyperliquid ha registrato il suo mese migliore di sempre. Non in termini di prezzo, visto l’apprezzamento modesto del token HYPE che è cresciuto solo del 3%, quanto in attività e partecipazione da parte del pubblico. Nel mese di luglio la piattaforma ha raggiunto un traguardo storico, attirando volumi di trading per ben $320 miliardi di dollari.

Una cifra che distanzia ancora di più Hyperliquid dalla mediocrità dei perpetual DEX e che riduce al massimo il gap con gli exchange centralizzati. Ed in tutto ciò, chiaramente, sono state incassate revenue più alte del solito, di cui la maggior parte sono poi finite sul mercato per acquistare $HYPE e toglierlo dalla circolazione. 

A questo ritmo nel giro di qualche anno potrebbe succedere qualcosa di veramente epico e mai visto nella storia dei mercati crypto. Di cosa stiamo parlando? Lo vediamo in questo articolo.

Hyperliquid: luglio miglior mese di sempre nei volumi perps

Complice anche un movimento prezzi parecchio volatile nell’ultimo periodo, Hyperliquid ha battuto ogni suo precedente record per quello che riguarda i volumi di scambio perpetual, con $320 miliardi negoziati dagli utenti. Si tratta di una valore superiore del 47% rispetto al mese precedente, e di circa il 28% rispetto ai massimi storici di maggio, in cui c’erano stati volumi per $248 miliardi.

Non ci stupiscono in realtà questi numeri, visto l’elevato clima speculativo che ha accompagnato il mese di luglio, con HYPE e BTC che hanno aggiornato i propri massimi di prezzo, assieme ad un ETH che ha avuto una performance piccante. I traders ne hanno approfittato per scommettere in leva sul DEX, e perdere denaro (come al solito), con un PNL negativo di circa $800.000 nella sola prima metà del mese.

Come accennato prima, con questi volumi Hyperliquid di distacca sempre di più dal gruppetto delle piattaforme decentralizzate, che giocano un campionato inferiore rispetto ai colossi CEX che muovono trilioni di dollari ogni anno. Ormai non si compete più con piattaforme come Drift, Jupiter, Apex, GMX, e dYdX, dove il market share supera abbondantemente il 70%.

Ora l’obiettivo è conquistare quote nei mercati futures degli exchange come Binance, dove Hyperliquid ha iniziato a mettere seriamente lo zampino da inizio 2025. Al momento vanta un rapporto del 14,9% rispetto ai volumi perps al competitor, un traguardo che sembrava totalmente impensabile fino a qualche mese fa.

Record anche di revenue per Hyperliquid

Ovviamente il boom dei volumi di trading si traduce di conseguenza in un esplosione dei ricavi per Hyperliquid, che segna un primato anche in questa metrica nel mese di luglio. In totale secondo i dati Artemis, il DEX ha incassato revenue per $91,7 milioni, la cifra più alta di tutte le applicazioni del mondo crypto, fatta eccezione per gli emittenti di stablecoin Circle e Tether che sono su un livello superiore.

A questo ritmo la piattaforma potrebbe generare guadagni netti annualizzati per $1,12 miliardi, con un margine molto ampio rispetto alle fees che ammonterebbero a $1,14 miliardi. Finora, da inizio anno Hyperliquid ha totalizzato revenue per oltre $400 milioni, in un contesto che sembra lasciar intendere un continuum degli ottimi risultati.

Le alte revenue toccano il token $HYPE: i buyback diventano importanti

Le revenue di Hyperliquid si traducono in un evidente supporto speculativo per il token $HYPE, visto che il 97% circa delle fees raccolte vengono impiegate per fare buyback della moneta sul mercato aperto. Si occupa di questo un’entità nota come “Assistance Fund”, che in un automatico va ogni giorno a fare shopping sui mercati. Fino ad oggi ha acquistato 27,9 milioni di $HYPE, per un controvalore di $1,07 miliardi.

Chi ci legge sa bene quanto ci teniamo a prendere con le pinze il termine “buyback”, visto che molti progetti del mondo crypto lo utilizzano solo come leva di marketing piuttosto che come meccanismo con effetti economici rilevanti. Molte piattaforme lo ostentano pubblicamente, ma alla fine dei conti comprano quantità simboliche delle proprie monete.

Hyperliquid invece, rappresenta il primo caso nel settore crypto, in cui i buyback possono davvero fare la differenza sul piano speculativo. Perchè? Perché ogni giorno viene generata una pressione d’acquisto notevole, che riduce allo stesso tempo l’offerta potenzialmente disponibile sulle borse.

Pensate che a questo ritmo, se i volumi e le revenue dovessero rimanere tali e quali all’ultimo mese di luglio, l‘Assistance Fund comprerebbe TUTTA la supply circolante di $HYPE in meno di 4 anni. 

Buon momento per comprare $HYPE?

Al momento della stesura, il token di Hyperliquid viene negoziato ad un valore di $38,3 dollari, a $12,8 miliardi di marketcap. Negli ultimi 7 giorni i prezzi sono scesi del 13,9%, dumpando aggressivamente dai $45 dollari fino alle quotazioni attuali. I traders stanno prendendo profitto ( giustamente) dopo un rally da paura che ha caratterizzato i mesi di aprile, maggio e giugno.

Ora, fermo restando che la price action di $HYPE dipende anche da molti fattori esterni che non possono essere controllati, da un punto di vista prettamente economico-finanziario, possiamo dire che è un buon momento per acquistare. Secondo la metrica “Supply Weighted P/E Ratio”, che mette in relazione la capitalizzazione di mercato con le revenue effettivamente incassate, il token appare sottovalutato rispetto alla media storica.

Ovviamente ciò non significa che non potrebbe continuare a scendere, e non ne sarebbe neanche un dramma, ma sembra più verosimile un ritorno all’outlook bullish nelle prossime settimane. 

Ricordiamo tra l’altro che il business di Hyperliquid è uno dei pochi che potrebbe sopravvivere anche in bear market, visto che gli utenti fanno trading in leva anche quando i prezzi scendono, seppur in maniera meno intensa. È possibile dunque che il mercato stia valutando $HYPE in maniera diversa rispetto alle altre altcoin, con un occhio più orientato alla resilienza futura piuttosto che solamente ai numeri del presente.