Panico nel Crypto Market: le Altcoin sanguinano | Occhi puntati sui 100.000$ di Bitcoin

Per il mercato crypto, così come per i mercati tradizionali, la situazione al momento di questa stesura appare decisamente negativa, in armonia con quello che è venerdì 17. Nelle prime battute di ottobre il mercato aveva iniziato con qualche segno di contrazione, ma nulla di oggettivamente preoccupante sino a una settimana fa, quando le crypto hanno subito un flash crash che ha generato high volatility e movimenti intraday anche tra il -60 e -80% nei casi più estremi.

Calo per Bitcoin e Ethereum

Come abbiamo scritto più volte, in questa settimana, non sono episodi che si cancellano con un tratto di gomma: restano, aprono la strada a ulteriori ribassi, incertezza e timori diffusi a livello di sentiment.

Oggi Bitcoin è in calo del 3% ed è sceso nuovamente sotto i 105.000$, evento già verificatosi venerdì scorso ma non su tutti gli exchange. A livello daily, una chiusura sotto i 105K non accade dal 23 giugno. Il ribasso di ottobre si sta attestando intorno al –8%.

Anche Ethereum si trova in forte contrazione e si sta avvicinando all’area di supporto compresa tra 3.600 e 3.520 USDT, con un ribasso in ottobre vicino al –10%.

Panoramica sulla Top 20

L’andamento delle principali crypto della Top 20 è illustrato nel grafico allegato, che offre una visione su base mensile dei movimenti di ottobre. Si evidenziano ribassi generalizzati, con minimi significativi per Avalanche (–36%), Sui (–34%), Polkadot (–31%), Cardano e Chainlink (–29%).

L’unica eccezione in positivo nel mese di ottobre è BNB, che pur in lieve contrazione rispetto ai massimi, registra ancora un +6%.

Rotazione di mercato e contrazione market cap

L’attuale quadro del mercato crypto evidenzia una netta rotazione verso Bitcoin dopo le forti tensioni delle ultime settimane. I dati mostrano come la Market Cap totale abbia perso circa il 17%, mentre la TOTAL3 — che esclude Bitcoin ed Ethereum — abbia registrato un calo più marcato, pari al –18,47%, accentuato dallo spike del flash crash di venerdì scorso che ha portato temporaneamente il valore a 765 miliardi.

Bitcoin tiene meglio del mercato

La Market Cap di Bitcoin, invece, è arretrata del solo –15,98%, dimostrando maggiore tenuta rispetto al comparto altcoin.

Questa dinamica trova conferma anche nell’Altcoin Season Index, ora a 41 punti, valore che segnala il ritorno in una fase di Bitcoin Season: la liquidità si concentra sulle criptovalute principali, mentre i progetti minori perdono trazione e volumi.

La correlazione è chiara: durante le correzioni di Bitcoin, le altcoin amplificano i movimenti, subendo una pressione maggiore a causa della minore liquidità e della leva più alta.

La contrazione della capitalizzazione complessiva riflette dunque un flight to quality in piena regola, dove Bitcoin torna a essere l’asset rifugio del settore. Finché la Market Cap totale resterà sopra area 3,4 trilioni, il mercato potrà considerarsi in una fase correttiva, non ancora d’inversione strutturale.

Panoramica crypto e del ribasso

Nel grafico allegato riportiamo una panoramica di un insieme di crypto, senza entrare nel dettaglio di ognuna, ma da cui emerge chiaramente una fotografia del ribasso. Tutte presentano un elemento comune: l’indicatore RSI nella parte inferiore dei grafici entrato in area di ipervenduto.

È utile ricordare che l’ingresso dell’RSI in questa zona rappresenta un segnale di debolezza, non un’indicazione automatica di inversione. Per ipotizzare movimenti rialzisti, è necessario individuare configurazioni grafiche o pattern che ne confermino la possibilità.

Strategia e gestione del rischio

In queste situazioni è consigliabile mantenere la massima prudenza, utilizzando leve moderate o evitandone l’uso. Purtroppo, come sappiamo e come molti ci segnalano, nelle fasi di correzione del mercato sono ancora troppi i trader e gli investitori — anche con  esperienza — che si trovano eccessivamente esposti sulle altcoin, con wallet che iniziano a sanguinare.

Errori a monte e gestione delle posizioni

In questi casi c’è poco da fare: quando si è in gioco bisogna accettare di subire la perdita o avere la disciplina di impostare uno stop, cosa più facile da scrivere che da applicare.

Tuttavia, il problema reale nasce a monte, nel momento in cui si decide di acquistare, scegliere quella specifica altcoin, e soprattutto nel determinare quanto capitale esporre. Se ora ci si trova in difficoltà, è probabile che le scelte iniziali siano state troppo aggressive. Anche se il mercato è in rosso, non siamo in bear market, fatta eccezion per qualche altcoin che lo è da anni o mesi.