Siamo arrivati a poco più della metà di ottobre e dobbiamo constatare che il mese non si sta rivelando troppo “uptober” per il mercato crypto, né per Bitcoin.
Attualmente Bitcoin (BTC) registra una contrazione mensile del -6,20% e quota 106.690$. Questo ribasso segue la chiusura positiva di settembre (+5,35%) e, su base annua, il prezzo si mantiene comunque in rialzo del 14,50%. Va inoltre sottolineato che l’inizio del mese ha segnato il nuovo ATH a 126.272$, da cui ora si registra una contrazione di circa 20.000$, pari a un -15%.
Bitcoin ottobre passa in rosso
Una delle preoccupazioni più diffuse tra trader e analisti riguarda la possibilità dell’avvio di un bear market. Al momento, però, non ci sono elementi concreti che lo confermino, e possiamo dirlo in modo piuttosto netto. Osservando il grafico monthly, si nota come Bitcoin sia ancora ampiamente positivo da inizio anno e lontano da livelli di supporto rilevanti (area 84 – 88.000$). Pertanto, allo stato attuale, nulla lascia presupporre uno scenario ribassista strutturale.

Bear market? Nessun segnale strutturale
Per quanto riguarda l’andamento di ottobre, la situazione resta sostanzialmente invariata. Il mese potrebbe chiudere ancora in modo neutro o lievemente positivo. È vero che si registrano elementi di debolezza nel breve termine, ma si tratta di una fase temporanea e non ancora di un segnale di lungo periodo.
Congestione e movimenti di breve termine
Sul medio termine, il prezzo di BTC si trova ancora all’interno di un’area di congestione, limitando l’osservazione ai corpi delle candele degli ultimi quattro mesi. Questa valutazione, tuttavia, va considerata su un orizzonte di lungo periodo.
È evidente che, all’interno della candela di ottobre, si siano verificati ampi movimenti di breve termine, che hanno generato difficoltà a molti trader: chi era entrato in short nella prima parte del mese e poi si è girato long, ora si trova nuovamente in una fase di ribasso.
Volatilità implicita delle opzioni in forte rialzo

Questa tensione sta prezzando un netto rialzo della volatilità implicita delle opzioni su Bitcoin, come si vede dal grafico di The Block che alleghiamo. Dopo mesi di bassa volatilità, con valori compresi tra il 35% e il 45%, l’indicatore ATM a 7 giorni è risalito oltre il 55%, segnalando un ritorno di incertezza sul mercato. Anche le scadenze a 30, 90 e 180 giorni mostrano un andamento crescente, confermando un aumento della domanda di copertura e una rinnovata attività speculativa sui derivati.
Analisi del grafico weekly di Bitcoin
Passando all’analisi del grafico weekly, si può osservare l’andamento del prezzo di Bitcoin dal minimo di aprile fino al recente ATH. Anche su questo timeframe emerge chiaramente un’ampia area di congestione, all’interno della quale il prezzo continua a muoversi. Nelle ultime due settimane si è notata una lieve violazione al ribasso della zona di supporto di breve periodo: attualmente il prezzo sta lavorando in prossimità del primo livello significativo in area 106.800$, già testato e temporaneamente rotto in un paio di occasioni.

Area di supporto chiave e media mobile
L’attenzione principale va ora posta sull’area compresa intorno ai 100.500$, già evidenziata in precedenza. Questa zona è particolarmente delicata poiché corrisponde all’intersezione con il vettore rialzista che parte dal minimo di aprile e raggiunge l’ATH, e si trova in prossimità della media mobile semplice (SMA). Storicamente, un taglio della SMA weekly ha spesso anticipato inversioni di tendenza: l’ultimo incrocio al rialzo risale a marzo 2023, e da allora il prezzo è rimasto sopra la media per oltre due anni e mezzo.
Indicatori e setup tecnici
A livello di indicatori e setup weekly, nella parte inferiore del grafico si nota che a metà agosto era comparso un segnale di uscita. Anche nel recente tentativo di rialzo di due settimane fa, il setup non è riuscito a rientrare in area di acquisto, mantenendosi quindi su una configurazione neutra o leggermente short.
Criptovaluta.it® Ultime Notizie Bitcoin e Crypto News | Criptovalute Oggi
