Il mese di ottobre ha mostrato un ribilanciamento nel panorama delle crypto. Dopo settimane di volatilità accentuata e un flash crash che ha colpito l’intero comparto, il mercato sta evidenziando una chiara distinzione tra le principali aree: Bitcoin, Ethereum, stablecoin e il comparto altcoin.
Ribilanciamento del mercato dopo il flash crash
L’analisi della dominance mensile e dei flussi di capitalizzazione mostra infatti come i capitali si stiano muovendo in modo selettivo, premiando i progetti più solidi e le stablecoin.
Stablecoin in crescita: rifugio durante la correzione
Le stablecoin stanno registrando una fase di crescita significativa. Secondo i dati aggiornati di DeFiLlama, la loro capitalizzazione complessiva è aumentata di circa +4% nell’ultimo mese, raggiungendo 300 miliardi di dollari.
Questo incremento avviene a fronte di un calo generalizzato del mercato crypto, suggerendo che molti investitori, di fronte alla correzione, abbiano liquidato posizioni rientrando in stablecoin, piuttosto che effettuare un vero cash-out in valuta fiat.
Questa dinamica è stata confermata anche da un’analisi della Federal Reserve Bank di New York, pubblicata a fine 2024 la quale evidenzia come durante le fasi di stress di mercato si osservino flussi netti positivi verso le stablecoin “sicure”, in particolare quelle ancorate al dollaro statunitense e garantite da riserve trasparenti.
La liquidità stablecoin torna a crescere
Il mese di ottobre ha registrato un nuovo incremento nella capitalizzazione complessiva delle stablecoin.
Il mese di ottobre ha registrato un nuovo incremento nella capitalizzazione complessiva delle stablecoin. Come mostra il grafico, la dominance è di Tether Dollar (USDT) in testa a 181 miliardi, seguito da USDC a 75 miliardi ed Ethena USDe con 12 miliardi. A completare il gruppo DAI (5,3 miliardi), WLFI USD1 e PYUSD (2,6 miliardi ciascuna).
Dominio di Tether

Il grafico allegato di DefiLlama evidenzia la netta predominanza di USDT, che detiene il 59,3% dell’intero comparto stablecoin, seguito da USDC con il 24,6% e USDe con il 3,4%. Oltre l’83% del mercato resta quindi concentrato su due sole stablecoin, confermando l’importanza di Tether e Circle come pilastri di stabilità e riserva di liquidità nel settore crypto.
Dominance: Bitcoin in attesa di conferma
A livello di dominance Bitcoin resta in una fase di test, con resistenza chiave tra 60,65%. Durante il flash crash di ottobre questa soglia è stata momentaneamente superata, ma per confermare la forza relativa serve una chiusura mensile sopra questi livelli. Ovviamente un breakout indicherebbe un rafforzamento di BTC ai danni di chi attende ancora un’altseason.

Ethereum e TOTAL3 sotto osservazione
Ethereum mostra un comportamento simile, con resistenza in area 14,7%, dove il rimbalzo partito dai minimi di inizio anno si è arrestato. Più fragile la situazione della TOTAL3 dominance, scesa fino a 4,84%, un livello che non si registrava dal novembre 2019, prima di un modesto recupero.
La resistenza principale resta a 8,6%: solo un superamento deciso di questa soglia riaprirebbe spazio a un ritorno di capitali verso le altcoin, dopo mesi dominati da Bitcoin ed Ethereum.
La liquidità resta nel sistema
Nel complesso, il mercato delle crypto sembra attraversare una fase di redistribuzione: la liquidità rimane nel sistema, ma viene ridistribuita tra gli asset a maggiore stabilità e liquidità.
In questo contesto si colloca anche il post pubblicato dal nostro direttore Alessio Ippolito, nel suo profilo eToro, dove opera come Popular Investor. Nel post sottolinea come sia fondamentale privilegiare progetti trasparenti, sostenibili e basati su reale creazione di valore.
In sintesi possiamo dire che: Bitcoin conserva la leadership, Ethereum tenta un recupero, e le stablecoin si affermano come l’elemento di equilibrio tra rischio e protezione.
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