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FANTASMI MERCATO

Bitcoin e crypto: DOMINA la PAURA. Dal 2022 e senza CROLLI mai così male

Ancora fantasmi di mercato che dominano la scena. Cosa sta succedendo? Mai così male da...

A dominare i mercati crypto è ancora la paura, che dopo la giornata di ieri arriva a toccare 15, livello che tra oggi e l’anno orribile del 2022 abbiamo raggiunto soltanto una volta. Tutto questo mentre – in modo invero incredibile – Bitcoin rimane comunque sopra i 100.000$ e il resto del settore, pur con qualche difficoltà, tiene comunque sui supporti.

Una situazione inspiegabile? In parte sì, ma che va comunque analizzata, anche alla luce della live di giovedì scorso, dove avevamo affermato che in realtà questa paura è forse un ottimo segnale.

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Paura: tanta. Ma ha davvero senso?

Non è una domanda che può offrire risposte semplici. Partiamo dunque dal dato: i principali indici sintetici tra avidità e paura fanno registrare un sentiment di mercato che non si vedeva così in basso dal 2022 – anno del fallimento di FTX e di diversi grandi operatori del settore crypto.

Da qui al 2022 una sola volta si era stati più in basso, a fine febbraio 2025 – e neanche con il crollo del 10 ottobre avevamo toccato dei livelli così bassi. È un segnale forte, in parte incomprensibile – e che però poggia su alcune considerazioni tipiche più che dei momenti di ribasso, dei lunghi momenti di lateralizzazione all’interno di un range ristretto.

Altra paura dallo shutdown

Va segnalato il fatto che lo shutdown – come riportato qui da Alex Lavarello in mattinata – è riuscito a dare una spinta positiva al grosso dei mercati, mancando però di aiutare un mondo crypto e Bitcoin in cerca d’autore.

In realtà anche gli effetti sui mercati tradizionali – basti guardare ai futures USA dopo l’apertura della sessione europea – non sembrerebbero granché in forma. Ma la reazione immediata alla votazione ha dato comunque adito a nuove paure. Se le azioni sono pimpanti, perché il mondo crypto non lo è?

Dominio dei doomers

Andando oltre i movimenti di prezzo di breve periodo, è chiaro che anche nel settore azionario, in particolare quello growth e legato all’AI.

Farà la storia l’ennesimo sconvolgente short di Michael Burry. Proprio lui, quello che puntò contro il mercato dei mutui USA, vincendo una scommessa che sembrava impossibile da vincere.

Al netto della posizione di Burry, rimane l’indicazione di un periodo dove essere short fa apparire più alla moda. Anche qui, questione di sentiment. Perché se è vero che in diversi cominciano ad avere dubbi sulla tenuta del settore AI (il che vuol dire sulla tenuta dell’intero trend positivo dei mercati), è altrettanto vero che tali preoccupazioni sono emerse ciclicamente.

Bloomberg lancia allarme sugli istituzionali

Bloomberg intanto lancia un allarme sugli istituzionali: manca – ed è chiaro anche dai numeri sugli ETF, quella spinta che è stata decisiva durante tutto il 2024 e anche il 2025. È la spinta degli acquisti arrivati principalmente tramite gli ETF di BlackRock, che in questa fase – vedi grafico – stanno facendo non poca fatica.

Anche qui però, prima di trarre delle conclusioni definitive, sarà bene aspettare di vedere il trend di breve trasformarsi in qualcosa di più ampio. E ci vorrà del tempo, nel caso.

$MSTR sotto attacco

La capitalizzazione di mercato delle azioni di $MSTR Strategy, la società di Michael Saylor che investe in Bitcoin, è ora inferiore al controvalore dei Bitcoin detenuti dalla stessa azienda.

Anche questo è un segnale di fatica importante di uno dei vettori della corsa degli ultimi mesi. Con prezzi del titolo così bassi, dovrebbe essere fuori discussione l’emissione di nuove azioni ordinarie per l’acquisto di $BTC. Altra fonte di preoccupazione, magari meno momentanea delle altre.

Ad ogni modo, al contrario di quello che si legge sui social, Strategy non ha problemi di liquidazione, se non a prezzi molto più bassi di quelli attuali.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 mese fa

mi pare che gli istituzionali abbiano già fatto la loro parte e ora hanno in pancia un numero importante di quote ETF SPOT. E’ probabile che attendando un calo del prezzo per acquistarne ancora. E’ sempre questione di tempo, il mercato si riprenderà. Chi invece aspettava di vedere ETH sopra i 5.000 Dollari per adottare delle prese di beneficio è rimasto deluso. Non guardiamo al breve tanto entro fine anno BItcoin a 250K. Come disse l’allora mio professore di economia “bravi ad aver preso chi il diploma e chi la laurea ma non serve a nulla se nella vita non avete culo”