Usualmente è più semplice scrivere quando i mercati sono positivi. Oggi, invece, la constatazione per quanto riguarda le crypto è che non si salva nulla. Quando l’orso graffia lo fa con aggressività e lo sta facendo in un Q4 che storicamente è positivo per il settore. A tal proposito potete leggere l’articolo Bitcoin: se chiudiamo così il 2025, questo sarà il SECONDO Q4 più BEARISH della storia!
Profondo rosso per le crypto
Non si salva Bitcoin, che sorprendentemente si sta mostrando più debole di alcune altcoin, né tantomeno Ethereum, che rimane più volatile di BTC. Manca la liquidità e soprattutto arriva il panico da chiusure delle posizioni ancora in gain, che su Bitcoin non sono poche.
Panoramica delle top 20
In allegato riportiamo una panoramica dell’andamento delle Top 20 da inizio 2025, dalla quale emerge che in territorio positivo è rimasto soltanto uno sparuto drappello, capitanato da Hyperliquid con un +43% e da Binance Coin (BNB) con un +18%, seguite da Tron, Bitcoin Cash e Uniswap. Il resto del listino è scivolato in rosso, con ribassi del -65% per SUI e del -73% per Toncoin ormai rotolato fuori dalla Top 20.

La debolezza di Bitcoin
In questo mese di novembre si sta evidenziando uno scenario non usuale, caratterizzato da una forza ribassista molto rilevante di Bitcoin, che attualmente quota 83.400$ e sta perdendo più di alcune altcoin, con un calo del -24% che sta risultando il peggior mese dal 2018.
Se questo non è così evidente osservando la Top 20, lo si può invece notare con un livello di sorpresa maggiore considerando le crypto superiori alla top 10, cioè quelle che si collocano tra la 10ª e la 50ª posizione, riportate nel grafico allegato. In questo grafico abbiamo rappresentato l’andamento del mese di novembre, evidenziando le dinamiche meno intuitive di questa fase.
Andamento delle altcoin

All’interno di questo segmento spiccano i rialzi di ZCash e di Internet Computer, rispettivamente del +68% e del +50%, a cui si aggiungono le performance di Aster e Uniswap. Si tratta di movimenti che contrastano con la debolezza generale del mercato e che emergono in modo netto rispetto alla struttura ribassista più ampia.
Osservando questo andamento su base mensile si può vedere come Bitcoin si collochi con il suo -24%, in linea con i ribassi di Dogecoin e di Stellar, mostrando quindi una debolezza inusuale.
Allo stesso tempo, fanno meglio Polkadot e Shiba Inu, che rimangono comunque in territorio negativo con -16% e –20%. Il quadro generale resta quindi ampiamente in rosso, confermando un contesto che rientra pienamente nelle dinamiche già delineate nelle settimane precedenti, con una pressione ribassista diffusa.
Crollo della Total Market Cap
In questo scenario ne consegue anche il crollo della Total Market Cap del mercato crypto che, rispetto al suo ATH del 6 ottobre pari a 4,27 triliardi di dollari, è attualmente in calo del -33,55%, con una perdita complessiva di 1,428 triliardi.

In allegato riportiamo il grafico della Total con il Crypto Breadth Engine che è un indicatore progettato per misurare la partecipazione effettiva del mercato crypto. Non valuta la direzione dei prezzi, ma quanti asset, all’interno di un paniere definito, si trovano in condizione positiva o negativa. L’obiettivo è capire se i movimenti del sono sostenuti in modo ampio oppure se derivano da pochi leader.
Nel grafico emergono due letture, il Top 40 senza ETH e BTC mostra un deterioramento più rapido e profondo, con una struttura ribassista netta che indica debolezza diffusa tra le altcoin. Il Top 40 con ETH e BTC appare leggermente più stabile, ma resta comunque orientato al ribasso, indicando che neppure i due leader riescono a sostenere la struttura.
Lo spread tra i due panieri misura la divergenza interna: il suo ampliarsi conferma la perdita di forza del comparto altcoin e la crescente pressione ribassista sull’intero settore.
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