Il 2025 si sta caratterizzando per il tema, dell’intelligenza artificiale e tutto ciò che ruota attorno alla sua espansione, dai modelli ai data center. In questo scenario un ruolo centrale lo svolgono le cosiddette Mag 7 (Magnificent Seven) della borsa americana (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Meta, Tesla, Nvidia), che pesano per circa il 35% dell’intero S&P 500.
Divergenza indici azionari e crypto
Da inizio anno S&P 500 segna un +15,50%, mentre il Nasdaq registra un +19,50%, confermando la fase di forte espansione del comparto tecnologico.
Il movimento contrasta nettamente con il mercato crypto, in contrazione ormai da un paio di mesi. A questo si aggiunge la perdita dei 100.000$ di Bitcoin, che da inizio 2025 mostra un –2,85%. La divergenza tra tecnologia tradizionale e crypto è dunque uno degli elementi più marcati dell’attuale contesto finanziario. In allegato riportiamo l’andamento delle crypto Top 20 per market cap.

Alphabet e Nvidia i due motori principali
All’interno delle Mag 7 emerge come alcune azioni stanno letteralmente dominando il 2025. Alphabet (ex – Google) guida il gruppo con +68% YTD. Il suo rafforzamento deriva soprattutto dalla spinta dell’AI nel settore cloud e nei modelli linguistici avanzati, anche se il tema dei costi operativi rimane cruciale. Gli investimenti in data center e infrastrutture stanno crescendo e questo aspetto inizia a riflettersi nei margini.
Nvidia, con un +30,33%, rimane una delle forze più solide del mercato. La domanda per GPU, acceleratori per AI continua a essere consistente, anche se l’andamento dell’azione è meno esplosivo rispetto agli anni precedenti anche a causa del suo peso. Alla quotazione attuale di 180,26$ ha una market cap di 3.200 miliardi di dollari

Microsoft, Apple e Tesla crescono meno
Andamento più contenuto per Microsoft (+15,99%), Apple (+13,82%) e Tesla (+12,47%). Questa dinamica evidenzia una fase di normalizzazione dopo anni di sovraperformance. Nonostante restino centrali nell’ecosistema tech, il loro contributo alla crescita complessiva degli indici è più moderato rispetto al passato.
Meta e Amazon sono il freno delle Mag 7
Da inizio 2025 Meta (+5,74%) e Amazon (+4,06%) rappresentano le componenti più deboli del gruppo e sottoperformano gli indici. Entrambe stanno affrontando costi molto elevati legati agli investimenti nell’AI, che stanno appesantendo i bilanci. Inoltre, il ritorno economico generato dai nuovi progetti AI risulta ancora lontano.
Crypto e DAT il fenomeno controverso del 2025
Invece il mondo crypto è stato caratterizzato dal dilagare delle DAT (Digital Asset Treasury), un modello in cui società quotate detengono una parte significativa della propria liquidità direttamente in Bitcoin o in Altcoin.
A differenza dei miner, che producono BTC come attività operativa, le DAT costruiscono un vero e proprio “Crypto Treasury”, trasformando la tesoreria aziendale in un veicolo esposto alla volatilità del mercato.
Questo approccio ha attirato grande attenzione perché consente agli investitori tradizionali di ottenere esposizione indiretta a Bitcoin attraverso azioni quotate, creando un ponte tra equity market e crypto. In origine tutto ciò era nato con MicroStrategy (oggi Strategy).
Fragilità del modello DAT
Il ribasso crypto sta mettendo in evidenza i limiti strutturali del modello DAT. Soprattutto occorre distinguere tra le DAT e le società che operano invece come miner.

Le DAT più note e quotate negli USA sono Strategy e Marathon, entrambe basate sull’accumulo di Bitcoin. Le due azioni mostrano flessioni rilevanti, con MSTR a –41,46% e MARA a –35,44%. La causa è intrinseca al modello, quando Bitcoin (o altcoin) scende, il valore delle treasury si comprime e amplifica le perdite, soprattutto quando le riserve sono state costruite con leva.
A ciò si aggiungono criticità legate alla trasparenza e alla sostenibilità finanziaria di un modello interamente legato a un singolo asset estremamente volatile.
La distinzione tra DAT e miner quotati
Accanto alle DAT compaiono società come Hut 8, Riot Platforms e CleanSpark, che pur mostrando movimenti marcati non sono DAT ma miner industriali. Il loro andamento, incluso il +93,56% di Hut 8, dipende da fattori operativi come hashrate, costi energetici e capacità produttiva, non dalla gestione di una tesoreria in Bitcoin.
Per chi vuole investire azioni legate al settore crypto potete approfondire l’articolo Le 7 Migliori Azioni Crypto 2026 da Tenere nel RADAR.
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