Il mese di novembre sta andando a chiudere in negativo per la maggior parte degli asset finanziari globali. In particolare, il mondo crypto è quello che sta soffrendo maggiormente, dove spiccano le discese di Bitcoin attualmente a -17,10% e di Ethereum a -22,40%.
Mercati finanziari e crypto in rosso a novembre
Se le crypto soffrono, i mercati tradizionali non sorridono, ma registrano cali più contenuti. Lo si può vedere dagli indici americani: l’S&P 500 ha chiuso a -0,23%, interrompendo una serie di sei mesi consecutivi di rialzo, e il Nasdaq ha chiuso a -2,30%, interrompendo sette mesi consecutivi di rialzi.

Eccezioni rialziste di Oro ed Euro
Nel grafico allegato si può vedere che solo un asset a novembre sta sorridendo, è nuovamente l’oro, che ha chiuso con una crescita di circa il +6%. A questo scenario possiamo aggiungere anche l’Euro (EURUSD), che comunque segna un +0,67% con il relativo indebolimento del dollaro. Il Dollaro Index (DXY) ha chiuso in rosso del -0,25%, dopo un mese in cui si è mostrato molto volatile nel suo andamento.

Brutte notizie anche dal dollaro
Tuttavia non è una buona notizia per chi opera in crypto, con stablecoin ancorate al dollaro, come USDT e USDC, in quanto il guadagno nominale in USDT è stato eroso dalla svalutazione del dollaro/USDT rispetto all’euro. Per questo motivo, il rafforzamento dell’Euro è spesso percepito negativamente dagli investitori europei che usano stablecoin ancorate al dollaro. Questo è un dato che andrà osservato nel corso del 2206 una rottura della prima resistenza vettoriale in area 1,20€ potrebbe vedere un’ulteriore accelerazione rialzista dell’euro, come si può osservare nel grafico allegato.
Il novembre rosso dello shutdown e l’incertezza della Fed
Novembre ha avuto due eventi particolari, quali lo shutdown più lungo della storia americana, durato 43 giorni, e alcuni elementi di incertezza, in particolare derivanti dalla questione del taglio dei tassi: Sì o No. Questa situazione si protrarrà ancora fino al 10 dicembre, data di riunione della Fed.

In allegato si può vedere quali sono ad oggi le previsioni che stanno cambiando con una certa velocità: 15 giorni fa eravamo a oltre un 50% di “No” (al taglio), ora siamo a un 83% di “Sì”.
Indici azionari vicini ai massimi
Gli indici azionari americani, ma anche quelli europei (in particolare il Dax, lo Stoxx e l’Eurostoxx), sono in forte up trend e vicini ancora ai loro massimi storici. Nei due grafici monthly allegati si possono vedere i rally in corso sia per l’S&P 500 che per il Nasdaq. Rispetto al minimo registrato in aprile sulla guerra dei dazi lanciata da Trump, il Nasdaq ha recuperato un +54%, mentre l’S&P 500 un +42%.
La debolezza del mondo crypto
A questo scenario si contrappone la debolezza del mondo crypto, che a novembre è sostanzialmente tutto in negativo per quanto riguarda i principali token della top 20. Fanno eccezione le due privacy coin che hanno ripreso a salire da fine settembre. Zcash è in rialzo del +34%, mentre Monero del +27% seguiti da Unus Sed Leo ben distante a circa un +2%.
Bitcoin al test del supporto
Nel grafico monthly di BTC abbiamo una panoramica in cui si vede che c’è stato un test dell’area supportiva tra gli 84.000$ e gli 87.000$, da dove sta provando un rimbalzo. La perdita di questo livello degli 84.000$ farà uscire BTC dalla fase di uptrend.

Per Ethereum scenario più complesso
Per quanto riguarda Ethereum, invece, lo scenario è più delicato e complesso, con il prezzo che è andato a testare quella che è la Linea Maginot dei 2.900$ per un ingresso in area di una possibile partenza di un bear market. Allo stato attuale, ETH è ritornato sopra questo livello. Tuttavia, il rimbalzo al momento lascia ancora perplessità per mancanza di forza.
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