Il prezzo di Bitcoin (BTC) ha intrapreso nuovamente una fase ribassista dai livelli di resistenza, toccando i primi livelli in area 91.000$ la scorsa settimana. Attualmente BTC quota 86.900$ e dicembre è in rosso del -3,70%, un dato che fa seguito al -17,67% con cui si era chiuso novembre. Questa serie di ribassi ha portato l’andamento da inizio 2025 in rosso del -7,40%.
Crollo Bitcoin
Se consideriamo l’andamento di BTC dal suo ATH, registrato precisamente il 6 ottobre, il calo in meno di due mesi è attualmente del 31,70%.
Da sottolineare anche come, osservando il grafico weekly, si possa vedere che Bitcoin sia ritornato a testare l’area di medio periodo degli 84.000$.

Cosa sta succedendo su BTC
Ci sono alcuni fattori che stanno portando a questo ribasso di Bitcoin. Fattori tecnici, quale una crescente necessità di risk off da parte di posizioni in profitto, che sta portando anche a un deleverage delle posizioni a leva, e un sentiment negativo o, meglio, di incertezza su uno scenario economico, anche se i mercati azionari americani sono ancora vicini ai loro massimi storici. A ciò si aggiunge un fattore esogeno principale dato l’attesa delle decisioni della Fed del 10 dicembre.
Open Interest: il mercato era iper-esposto

Il recente calo di Bitcoin, culminato nel -6% di ieri, trova evidenza in un insieme di metriche che descrivono con precisione l’evoluzione della leva sui mercati dei derivati.
L’Open Interest è il primo elemento chiave, dai dati che si possono osservare sul grafico allegato, emerge una crescita costante da aprile fino al picco di ottobre, che ha accompagnato il rialzo di Bitcoin fino all’ATH.
Quando il prezzo ha smesso di segnare nuovi massimi, la struttura è diventata fragile. Da novembre in poi si osserva un crollo netto dell’OI, segnale evidente di chiusure forzate e riduzione dell’esposizione a leva. Il mercato si è “sgonfiato” e rimane oggi più leggero ma ancora instabile.
Anche dal Funding Rate segnali long deboli

Anche il Funding Rate conferma questa lettura. Durante la fase bullish resta positivo, indicando predominanza di posizioni long. Con l’avvio della correzione il funding si appiattisce vicino allo zero, segno che i long in eccesso sono stati progressivamente eliminati. Il piccolo rialzo del funding negli ultimi giorni non era un segnale di recupero strutturale, erano ingressi long speculativi, fragili e privi di convinzione, rapidamente travolti dal calo di oggi.
Long/Short Ratio: i taker short mantengono il controllo

Il Long/Short Ratio mostra un altro aspetto cruciale: per tutto novembre il ratio resta sotto 1. Ciò significa che i taker short hanno mantenuto il controllo del flusso degli ordini. I long hanno provato più volte a rientrare, ma senza forza.
Spesso una struttura debole anticipa movimenti ribassisti più profondi, di cui stiamo avendo conferma.
Estimated Leverage Ratio: la leva si sta decomprimendo
Infine, tramite l’Estimated Leverage Ratio si può vedere come il rialzo estivo-autunnale era fortemente sostenuto dalla leva.

Il picco di ottobre ha segnato il massimo rischio sistemico. Da novembre l’ELR è in calo in modo deciso, che vuol dire, decompressione della leva che porta al calo del prezzo di Bitcoin. I brevi rimbalzi non rappresentava accumulo, ma solo leve deboli che sono state travolte dall’attuale ribasso.
L’attuale ribasso di Bitcoin è la “purga” della leva accumulata nei mesi precedenti. Il mercato mostra ancora segnali tecnici a prevalenza short. Il tutto è accompagnato da una mancanza di nuova liquidità che potrà arrivare (forse) con la Fed.
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Ma non era sempre bullish….difficile trovare un senso a ciò che viene scritto
Guido, non ho capito il destinatario della critica. Se espliciti il tuo pensiero credo che Alex ti risponderà più che volentieri
Ciao, spiega meglio.