Tra i token che stanno registrando quello che si può definire un crollo, soprattutto rispetto al massimo annuale raggiunto ad agosto, c’è Cronos (CRO).
Attualmente quota 0,1064 USDT e sta segnando un calo del -72,5% in tre mesi rispetto al suo massimo annuale registrato a 0,38786 USDT in agosto.
Cronos: calo del 72% dal massimo annuale
Il mese di novembre si è chiuso con un ribasso del 27,35%, segnando il terzo mese consecutivo in territorio negativo. Nel mese di dicembre, invece, il risultato è sostanzialmente leggermente positivo, con un +0,51%. L’andamento di Cronos da inizio 2025 rimane comunque in rosso, con una variazione pari a -24,70%.
L’accelerazione estiva di Cronos
Durante l’estate Cronos ha registrato un’accelerazione significativa, con una chiusura di agosto pari a +86,89% dopo aver toccato un massimo a 0,3878 USDT. Questo rally era stato innescato dalla grande partnership da circa 6 miliardi con la Trump Media & Technology Group, che prevede la creazione di una dotazione di tesoreria strategica basata su CRO.
Il ruolo di $CRO: panoramica nel 2025

Attualmente $CRO, token di riferimento dell’ecosistema Crypto.com, ha una market cap di 3,9902 miliardi di dollari e occupa la posizione numero 26 del relativo rating. Sul grafico weekly si può osservare una panoramica del movimento degli ultimi 12 mesi, periodo in cui aveva toccato un picco a novembre del 2024 a 0,2353 USDT.
Dalla contrazione alla congestione
Nella prima parte del 2025 c’è stata una rapida discesa da questo picco, seguita da una lunga fase di contrazione durata diversi mesi e poi da una fase di congestione, ben evidente sul grafico.
Rally di agosto e ribasso per Cronos
A inizio luglio si è verificato il primo breakout della congestione, con un successivo allungo verso la resistenza in area 0,1550 USDT, fino al rally di agosto che ha spinto il prezzo sui massimi annuali, vicino alla resistenza principale di 0,3940 USDT. Agosto ha visto segnare a $CRO un + 110%, da dove poi è iniziata la fase di contrazione.
Il ribasso che ne è seguito ha portato $CRO a un’evidente discesa, nella quale, nelle ultime dodici settimane, ha chiuso in positivo solo due volte, rispettivamente con +7,90% e +4,50%. La pressione ribassista è quindi rimasta dominante per tutto l’ultimo trimestre.
Cronos al test del supporto chiave
Nella discesa, CRO è arrivato da tre settimane a testare l’area supportiva degli 0,1050 USDT, che oltre a essere un livello estremo di Fibonacci dell’88,2% rappresenta anche la vecchia zona di resistenza della congestione durata da febbraio fino a luglio. Anche nella settimana attuale CRO si sta appoggiando su questo livello.
Tuttavia, per poter valutare un reale rimbalzo sarà necessario il superamento della resistenza vettoriale in area 0,1320 USDT. Solo oltre questo livello si potrebbe considerare un’inversione credibile della dinamica discendente.
Panoramica daily sui movimenti di Cronos

Passando a una view sul grafico daily di Cronos, abbiamo una panoramica dei movimenti dell’ultimo mese, dove si può vedere che una dozzina di giorni fa CRO aveva toccato un minimo a 0,09121 USDT, formando una candela hammer da cui è iniziata una fase di rimbalzo.
La prima resistenza frena il recupero
La fase di rimbalzo si era fermata sulla prima resistenza di breve termine a 0,1155 USDT, tratteggiata in arancione, e da qui CRO ha ripreso a ritracciare fino all’accelerazione odierna, in cui segna un +6%.
Allo stato attuale deve riuscire ad andare sopra questa prima resistenza in area 0,1155 USDT, per poi puntare alla successiva in area 0,1210 USDT e infine alla resistenza principale situata a 0,1320 USDT.
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