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Michael Saylor telefona a MSCI: Bitcoin deve restare negli indici

Il leader di "bitcoin in borsa" prende il telefono e prova a limitare i danni.

Secondo quanto è stato riportato da Reuters, Michael Saylor di Strategy sarebbe in contatto con MSCI per discutere l’eventuale rimozione della sua società dagli indici gestiti dal gruppo. Una decisione che eventualmente verrebbe presa a metà gennaio e che sarebbe nefasta per le quotazioni dei titoli $MSTR.

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I contatti con MSCI sono forse da interpretarsi all’interno di un più ampio movimento di Saylor teso a tranquillizzare gli investitori in uno dei momenti più difficili per Strategy sui mercati. Il titolo continua a performare al di sotto delle aspettative e soltanto ai inizio settimana è stato annunciato un cuscinetto di 1,44 miliardi di dollari per pagare i dividendi delle azioni speciali.

Saylor prova a limitare i danni

È lo stesso Michael Saylor a comunicare a Reuters l’avvio di contatti con MSCI, al fine di valutare quale sia la posizione effettiva di Strategy negli indici del gruppo. Per capire l’importanza della questione, sarà il caso però di fare qualche passo indietro.

Chi è MSCI? È una società che è stata fondata da Morgan Stanley e che gestisce degli indici. Nel 2007 tramite IPO è stata separata da Morgan Stanley, che tra 2009 e 2013 si è gradualmente sbarazzata delle quote. Ad oggi gestisce diversi degli indici più importanti al mondo (basti pensare a MSCI World), che tanti gestori di capitali utilizzano per creare e gestire prodotti di investimento.

Perché l’esclusione da MSCI preoccupa: perché ci sono investimenti di migliaia di miliardi in ETF e altri prodotti che replicano gli indici di MSCI. E quindi se un titolo viene escluso da uno o più indici gestiti da MSCI, si perdono quantità importanti di investimenti passivi.

Perché MSCI vorrebbe escludere Strategy? Perché nei suoi indici azionari non include trust e fondi. Strategy è tecnicamente una società quotata per azioni, che però data la preponderanza delle sue attività di acquisto di Bitcoin oggi fattivamente opera come una sorta di fondo.

  • Il contatto di Saylor

Secondo una testimonianza diretta di Saylor il gruppo sarebbe già in contatto con MSCI – mentre dubita delle cifre fatte circolare da JPMorgan sulla quantità di investimenti che si andrebbero a perdere nel caso di esclusione. JPMorgan, in un report fatto circolare a ottobre tra gli investitori – ha infatti parlato di outflow dal titolo di Strategy che potrebbero arrivare fino a 8,8 miliardi di dollari.

Una situazione complessa

La situazione di $MSTR, in una fase molto complicata in generale per il grosso delle DAT, non è delle più semplici. Il titolo ha perso valore in modo significativo nel corso delle ultime settimane e la difficoltà di raccolta dei capitali è evidente.

Una situazione della quale abbiamo parlato qui ieri in un long form per il nostro Substack, che dovrebbe essere utile per tutti coloro i quali stanno cercando di capire se, come e quando intervenire sul titolo.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
23 ore fa

decisioni troppo affrettate per escludere Strategy. Non hanno ancora capito nulla.

Klaus Marvin
Klaus Marvin
7 secondi fa

è vero è un tema che vale la pena discutere ma la decisione di escludere Stategy secondo me è legata certamente al crollo del valore dell’azienda, sempre se di crollo si tratti ma soprattutto alla volatilità di Bitcoin che non è ancora stata capita che è una volatilità “indispensabile”